Tre clamorosi errori dell'interbase Rafael Furcal, due addirittura nella medesima azione. E' il quinto inning, siamo più o meno a metà gara, ma per i Phillies la strada verso le World Series 2008 è ormai tutta in discesa. La vittoria per 5-1 segna la fine delle Championship Series della National League. Philadelphia espugna il Dodger Stadium (56.800 spettatori presenti) e conquista il pennant con un secco 4-1: non c'è bisogno di spostarsi di nuovo in Pennsylvania.
A far capire ai Dodgers che aria tirava ci aveva pensato subito in apertura Jimmy Rollins: lo shorstop dei Phillies lascia di sasso il lanciatore partente californiano Billingsley costretto a subire un fuoricampo dal primo battitore dell'incontro.
Ed è ancora Rollins protagonista al terzo inning. Si prende una base per ball, ruba la seconda e vola a casa sfruttando una valida di Howard. Sempre in questa frazione di gioco, Utley segnerà il terzo punto grazie ad una valida di Burrell. Il successivo lancio pazzo decreterà la fine della partita per Billingsley che risulterà il perdente dell'incontro dopo solo 2.2 riprese.
Cole Hamels, sul mound avversario, lancerà per 7 riprese concedendo 5 valide e 3 basi per ball che frutteranno ai Dodgers un solo punto in tutto il match (solo-homer di Manny Ramirez, il 28esimo nei playoff in carriera). La serie contro i Dodgers è sempre stata nelle mani di Philadelphia che, dopo aver vinto le prime due sfide interne (3-2 e 8-5), aveva perso la prima sfida in California (7-2) salvo poi restituire pan per focaccia con il 7-5 di gara-4. E adesso, dopo il tentativo fallito nel 1993 quando Philadelphia venne sconfitta 4-2 da Toronto, la squadra di Charlie Manuel tenterà di rivivere i fasti del 1980 quando Mike Schmidt e compagni si imposero per 4-2 sui Kansas City Royals.
I Phillies dovranno però attendere gli esiti della serie tra Tampa Bay e Boston per conoscere il nome dell'avversario con cui dovrà contendersi l'anello. Al momento sono incredibilmente avanti (3-1) i Devil Rays che, dopo aver perso la gara d'esordio al Tropicana Field per 2-0 complice un superlativo Matsuzaka, non si sono più fermati. In gara-2 dopo quasi 5 ore e mezza di gioco si impongono all'undicesimo inning per 9-8 e, quando la serie si trasferisce a Boston, massacrano il "Green Monster" con una incredibile serie di fuoricampo. Alla fine se ne conteranno ben 7 nelle due partite fin qui disputate al Fenway Park e precisamente 4 in gara-3 (terminata 9-1) e 3 in gara-4 (13-4 il finale). Sotto i colpi dell'attacco dei D-Rays (la squadra della Florida ha un payroll inferiore ai 50 milioni di dollari), la difesa di Boston (oltre 190 milioni di dollari il monte salari della franchigia del Massachusetts) è letteralmente crollata ed i partenti Lester e Wakefield non potevano che uscire sconfitti. Adesso le speranze dei Red Sox sono riposte tutte in "Dice-K" Matsuzaka, l'unico finora in grado di lasciare a secco le mazze dei Devil Rays. Il lanciatore nipponico sarà il partente in gara-5 (play-ball stasera alle ore 20 locali di Boston) contro Kazmir in quello che è il primo dei tre match-point a disposizione di Tampa. Per riuscire a conquistare, per la prima volta nella sua giovane storia, il pennant della American League e le World Series.
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