Ultimi giorni di "passione" prima del verdetto finale di domenica prossima a Bellaria quando si riunirà la 33esima Assemblea Ordinaria per eleggere il Consiglio ed il Presidente Federale per il quadriennio 2009-2012. Riccardo Fraccari, numero uno della FIBS, contro lo sfidante Tonino Micheli, candidato alla Presidenza. Fraccari festeggerà il suo sessantesimo compleanno l'anno prossimo, Micheli ha compiuto 62 anni nel giugno scorso. Li abbiamo voluti mettere a confronto, in un'inusuale "faccia a faccia virtuale". Si sono sottoposti volentieri al fuoco di fila di domande di Baseball.it, ben 50, tra il personale ed il professionale, tra il serio ed il faceto. Queste le loro risposte.
Per lei il baseball/softball è…
FRACCARI: Non solamente un gioco ma una cosa molto importante che ha certamente segnato la mia vita
MICHELI: 50 anni della mia vita
Attuale stato d'animo
FRACCARI: Preoccupato per la situazione economica che potrebbe avere conseguenze negative sul movimento sportivo in generale e sul nostro in particolare
MICHELI: Sereno
Sua qualità principale
FRACCARI: Sono un inguaribile ottimista
MICHELI: Schiettezza
Suo peggior difetto
FRACCARI: Cocciutaggine
MICHELI: Schiettezza
Ultimo film al cinema
FRACCARI: "La giusta distanza" di Mazzacurati
MICHELI: "Il Padrino (il primo…)"
Il film preferito
FRACCARI: "2001 Odissea nello spazio"
MICHELI: "I magnifici sette"
Il miglior film sul baseball
FRACCARI: "L'uomo dei sogni"
MICHELI: "L'uomo dei sogni"
Attore preferito
FRACCARI: Robert De Niro
MICHELI: Robert Redford
Ultimo libro letto
FRACCARI: "Gomorra"
MICHELI: "Centomila gavette di ghiaccio"
Il libro preferito
FRACCARI: "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Kundera
MICHELI: "La raccolta di Topolino"
La canzone preferita
FRACCARI: Ne ho molte che mi piacciono, ma la mia preferita in assoluto credo sia "Moonlight shadow" di Mike Oldfield, una delle canzoni più belle degli anni '80
MICHELI: "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli
Il cantante preferito
FRACCARI: Vado a momenti, adesso Ligabue
MICHELI: Mina
Ultime vacanze a…
FRACCARI: Koh Samui, Thailandia
MICHELI: Sardegna
Il piatto preferito
FRACCARI: Funghi
MICHELI: Peperoni con ripieno di aragosta
La bevanda preferita
FRACCARI: Vino bianco
MICHELI: Prosecco
Nel tempo libero…
FRACCARI: Visto che ne ho molto poco lo trascorro con i miei familiari
MICHELI: Curo il mio orto
La prima volta nel baseball ricordo che…
FRACCARI: Ero confuso, impacciato ed intimorito, era la mia prima partita arbitrata
MICHELI: Usavo un guanto da neve con pezza
Chi o cosa ha cambiato la sua vita nel baseball e softball?
FRACCARI: La mia prima elezione a Presidente Federale
MICHELI: Mio padre
Il momento più bello della sua carriera?
FRACCARI: La designazione nella gara di finale alle Olimpiadi di Los Angeles e l'induzione nella Hall of Fame degli arbitri americani
MICHELI: Sfilata olimpica a Sidney
E quello più brutto?
FRACCARI: L'esclusione del baseball e del softball dai giochi olimpici
MICHELI: Anno 1995, eliminazione per tradimento
Meglio l'avvento della IBL o l'Italia che vince il WBC?
FRACCARI: L'avvento della IBL mi sembra più probabile….
MICHELI: Tutte e due e nessuna
Miller, presidente CEB, ha preannunciato la partenza European Baseball League: se fosse così non c'è il pericolo di un isolamento del baseball italiano rispetto a quello continentale che pare invece puntare alla costituzione di una lega europea?
FRACCARI: Non vedo perché. Nel calcio non è che la Champions League sia antitetica al campionato italiano o inglese o spagnolo. E io credo che quando si parla di Lega Europea di baseball si debba pensare a qualcosa tipo la Uefa Champions League
MICHELI: Olanda docet
Il "rebus degli oriundi": andrebbero tolti, gestiti o incentivati? E in che modo?
FRACCARI: Più che incentivare o limitare i cosiddetti "oriundi" (non dimentichiamolo: sono cittadini italiani a tutti gli effetti), dobbiamo ribaltare il problema e sviluppare giocatori di scuola italiana. La strada tracciata dalla federazione è molto chiara ed esiste una normativa sulla scuola italiana che è un fatto concreto, esiste un'Accademia per i top prospect, stiamo lavorando alle Accademie regionali per dare ancora più sostanza al progetto della scuola italiana: credo che questo sia una risposta concreta, e non demagogica, per ricostituire il patrimonio atletico italiano
MICHELI: Vanno gestiti insieme alle società
Tre cose concrete per aiutare le società minori
FRACCARI: In questo momento, viste le difficoltà economiche del paese, dobbiamo pensare a tutto ciò che diminuisce i costi societari e quindi riuscire a svolgere campionati a costi inferiori, continuare ad investire nei progetti scolastici e incentivare il miglioramento dei tecnici a livello decentrato
MICHELI: Invio tecnici all'altezza, materiali, incentivi a risultato
…e tre per lo sviluppo dell'attività giovanile
FRACCARI: Little League promozionale per il reclutamento, il varo di un'attività invernale per le scuole per la fidelizzazione, progetto quantità per la nascita di nuove squadre
MICHELI: Nuove società con esonero tasse, coinvolgimento genitori, materiali didattici e da campo
Come pensa di rilanciare l'attività più critica, quella dai 17 ai 21 anni?
FRACCARI: Stiamo dando un'attenzione senza precedenti a questa fascia di età con i progetti delle Accademie. Dallo scorso anno è a regime l'Under 21 Elite del baseball e lo stesso progetto lo stiamo seguendo per il softball
MICHELI: Con una più intensa attività agonistica
E' giusto nella Little League far giocare tutti obbligatoriamente?
FRACCARI: Certo, se non vogliamo perdere atleti per strada, con la mania di voler vincere a tutti i costi
MICHELI: Dipende dall'intelligenza dell'allenatore
Concorda con il conteggio dei lanci nei giovani pitcher del baseball per la salvaguardia del braccio?
FRACCARI: Sicuramente, se vogliamo veramente salvaguardare il braccio dei nostri giovani lanciatori
MICHELI: No. Comunque dipende sempre dall'intelligenza dell'allenatore
Tema comunicazione: come e dove farla, quali i migliori strumenti per massimizzarla?
FRACCARI: Siamo abbastanza soddisfatti della comunicazione verso i media: i giornali locali dedicano ampio spazio alle nostre discipline, più faticoso e complesso è il rapporto con i media nazionali, ma anche lì siamo andati avanti anche se molto c'è da fare. I risultati comunque miglioreranno se migliorerà il prodotto. Dobbiamo invece riflettere su come migliorare la comunicazione verso il movimento, creando un rapporto diretto con le società: il sito federale non è ancora sufficiente
MICHELI: Riviste in genere, giornali più prestigiosi, anche con pagine a pagamento
Progetto Franchigie: si procede, è da bocciare oppure?
FRACCARI: Da bocciare? Perché? C'è qualche altra proposta concreta alternativa? Il progetto franchigie è in piena evoluzione
MICHELI: Perché, qualcuno in Italia sa di cosa si tratta?
Quale città le piace e intenderebbe far crescere?
FRACCARI: Le grandi città sono importanti per il baseball e il softball, ma non cadremo nell'errore di forzare a tutti i costi la loro presenza. Servono progetti e strutture
MICHELI: Tutte quelle che mi daranno la possibilità
Meglio puntare su un baseball più di spettacolo (inseguendo campioni stranieri) o affidarsi solo ai migliori giocatori di nazionalità italiana?
FRACCARI: Se si vuole attirare pubblico, si deve giocare del buon baseball. Avere spettacolo e produrre giocatori a volte sono obbiettivi inconciliabili in uno stesso club, per questo il baseball e il softball italiani hanno bisogno di cooperazione e di progetti paralleli gestiti da gruppi di società.
MICHELI: Tutte e due con prevalenza italiana
Quale squadra per il WBC?
FRACCARI: La migliore possibile
MICHELI: Sappiamo tutti a cosa serve
L'allenatore dei sogni…
FRACCARI: Quelli che ho scelto: Marina Centrone e Marco Mazzieri
MICHELI: Joe Torre
Il giocatore più ammirato nel baseball
FRACCARI: Joe Di Maggio
MICHELI: Jeter
E nel softball?
FRACCARI: Donna Lopiano
MICHELI: Lisa Fernandez
La ISF, la federazione mondiale del softball, ha preso una posizione netta rispetto al baseball. Dietro questo gesto c'è la consapevolezza da parte del softball che il baseball non faccia a sufficienza per rientrare nel giro olimpico?
FRACCARI: Più che altro, credo che la ISF ritenga di essere danneggiata se il softball viene considerato la versione femminile del baseball. Credo che sfugga alla ISF la fragilità del softball europeo e non è certo proponendo la separazione dal baseball che si risolvono i problemi del softball
MICHELI: E' un falso problema per noi
Perché il softball fatica di più a trovare giovani?
FRACCARI: E' un problema comune a tutti gli sport femminili, soprattutto di squadra, e non solamente del softball
MICHELI: Non è vero
Cosa ne pensa del lavoro che sta facendo Marina Centrone?
FRACCARI: Sta facendo un lavoro capillare su tutto il territorio, non solamente rivolto alle atlete di interesse nazionale, ma anche con le atlete di base: sono orgoglioso di averla scelta
MICHELI: No comment
E di quello che sta facendo Marco Mazzieri?
FRACCARI: Oltre al lavoro tecnico con gli atleti, sta lavorando per ricostruire la voglia di appartenenza alla Nazionale, sta spingendo molto sul gruppo e sull'orgoglio di indossare la casacca azzurra
MICHELI: No comment
Mondiali 2009, l'Italia è la nazionale principale. La formula va bene così o è da rivedere? E a 10 mesi dal via perché siamo l'unico paese a non aver ancora comunicato le città ospitanti?
FRACCARI: Questa formula va vista come una scelta contingente, ma certo fa capire che la fase di qualificazione ad un Mondiale va rivalutata e può coinvolgere veramente più paesi. Il nodo sulle città italiane che ospiteranno le partite sarà sciolto presto, sarebbe stato facile scegliere solamente due o tre città, la volontà della federazione invece è stata quella di usare questa manifestazione cercando di coinvolgere il maggior numero di città possibili, rinnovando strutture e di impianti che da anni non vedevano interventi, lasciando così come eredità una ventina di campi di alto livello
MICHELI: Si commenta da solo
Cosa si può fare per aumentare il numero degli arbitri?
FRACCARI: Il CNA sta ottenendo risultati importanti ma il problema arbitrale deve coinvolgere e di interessare tutti, non solamente l'organismo nazionale
MICHELI: Migliore e incentivante ricerca tra gli ex-giocatori
Se potesse cambiare qualcosa del nostro movimento, cosa modificherebbe?
FRACCARI: Una certa tendenza all'autolesionismo
MICHELI: L'attuale Consiglio Federale
Quel che apprezza di più del nostro baseball e softball?
FRACCARI: La passione
MICHELI: Lo spirito di sacrificio dei dirigenti
E quello che detesta maggiormente…
FRACCARI: La mancanza di memoria storica
MICHELI: L'arroganza e la maleducazione di alcuni consiglieri federali
Personaggio più ammirato del nostro movimento?
FRACCARI: Alfredo Meli per ciò che ha messo su e sta facendo con il baseball per ciechi
MICHELI: Guido Occidente
E quello che proprio la urta …
FRACCARI: Non saprei rispondere, non c'è una persona in particolare
MICHELI: Schiroli
Rimpianti?
FRACCARI: Nessuno: guardo sempre avanti
MICHELI: Nessuno
Speranze
FRACCARI: Che tutti si lavori veramente per il bene dei nostri sport
MICHELI: Chi vive sperando…
Certezze
FRACCARI: Che siamo nella direzione giusta
MICHELI: Del doman non v'è certezza
Riccardo Fraccari è nato a Pisa nel 1949. Eletto per la prima volta Presidente Federale l'8 dicembre 2001 e confermato nell'ottobre 2004, è stato il più celebre arbitro italiano. Ha ottenuto l'abilitazione a dirigere le gare nazionali nel 1975 e quelle internazionali nel 1977. Ha diretto gare del Campionato Europeo in Olanda nel 1977 e nel 1981. Ha arbitrato la finale del Mondiale del 1982 in Corea ed è stato nominato miglior umpire del torneo. Designato a casa base per la finale delle Olimpiadi di Los Angeles, fu premiato come miglior arbitro del Mondiale cubano del 1984 e dell'Olimpiade di Seul nel 1988. Nel 2001 è stato indotto alla "Hall of Fame" dell'ABUA (Amateur Baseball Umpire Association). Come dirigente ha riorganizzato il settore arbitrale della FIBS, della quale è stato vice presidente dal 1984 al 2000. A livello internazionale ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione Tecnica CEB e Vice Presidente della Commissione Tecnica IBAF. Attualmente è Vice Presidente Continentale per l'Europa dell'IBAF. E' stato docente di biochimica all'Università di Pisa.
Antonio "Tonino" Micheli, nato a Rivadutri (Rieti) il 23 giugno 1946, ha iniziato a giocare giovanissimo a baseball praticandolo per 17 anni prima di diventare allenatore. Ha vestito la maglia dei Romans del compianto Guido Occidente, del San Saba e dell'Edipem poi Pouchain Roma sfiorando la serie A (è stato ricevitore di Carlo Tagliaboschi nello spareggio per la promozione alla massima divisione disputato a Grosseto contro il Modena e perso 2-1). Undici anni come catcher, sei anni in tutti gli altri ruoli, ad eccezione del lanciatore ed esterno destro. Nel 1980, quasi per scommessa, ha cominciato ad allenare la squadra di softball della Lazio. Ed è stato l'inizio di una lunga carriera: in 9 anni vince 6 Campionati italiani ed una Coppa dei Campioni. Nel 1989 viene nominato manager della nazionale di softball. Manterrà quell'incarico per 12 anni vincendo i Campionati Europei del '92, '95, '97 e '99 e parteciperà a tre campionati Mondiali. Ottiene la qualificazione alle Olimpiadi di Sidney del 2000 dove le azzurre, che nel 1989 occupavano la dodicesima posizione del ranking mondiale, si piazzeranno quinte dopo aver gareggiato ad armi pari con le più forti squadre mondiali. Nel 2005 è stato ammesso alla "Hall of Fame" della Federazione Mondiale, unico tecnico italiano ad aver ottenuto questo riconoscimento. E' socio in un'azienda di Acilia (Roma) che fornisce macchine per ufficio.
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