TORONTO – Dentro o fuori. Si sapeva che non era facile, si è sperato nell'impresa prima di crollare contro il Venezuela ma la bella Italia dei primi quattro inning contro la formazione sudamericana servirà a pieno regime per l'icontro di stasera.
Si va in campo contro i padroni di casa del Canada, (alle 18:30, in Italia saranno le 23:30 dopo l'arrivo dell'ora legale in Ontario) e chi perde è eliminato. La formazione guidata da Ernie Whitt ha ancora il dente avvelenato per come è uscita battuta dal "derby" con gli Stati Uniti ma non c'è tempo per recriminare. Dall'una e dall'altra parte. Gli azzurri devono compiere il miracolo se vogliono giocarsi la chance di andare avanti nel torneo. Archiviati i complimenti ricevuti dagli avversari e dalla critica, Marco Mazzieri e i suoi ragazzi sono alla ricerca del risultato di prestigio. Per centrarlo il manager dell'Italia si affida al braccio di Dan Serafini, 35 anni compiuti meno di due mesi fa, un mancino con esperienza da vendere. Nelle sette stagioni di major league, intervallate con due esperienze nella massima lega giapponese, Serafini è stato schierato in 104 partite, 33 come partente, ha lanciato 263.2 inning lasciando al piatto 127 avversari e concedendo 118 basi, la media pgl è stata di 6.04. La scorsa stagione ha lanciato con i Monterrey Sultans nel triplo A della lega messicana, partendo in nove incontri e chiudendo con 6 vittorie e 2 sconfitte. In 54.1 riprese 29 strike out e 23 basi concesse, la media pgl è stata di 3.48.
L'Italia oggi si è allenata al Rogers Centre, prima di assistere alla sfida tra Usa e Venezuela. Tutti a disposizione per Mazzieri che non dovrebbe apportare modifiche alla squadra schierata contro i sudamericani. "Se dovessimo farcela mi piacerebbe rincontrare il Venezuela" – afferma Peppe Mazzanti. E se fra gli azzurri hanno brillato nel box proprio Mazzanti (2 su 4 con un doppio), Catalanotto (2-4) e Chiarini (1 su 3 con un doppio), nel Canada da tenere particolarmente d'occhio sono Joey Votto e Russel Martin. Insieme hanno battuto 6 delle 7 valide della loro squadra, il primo con un perentorio 4 su 5 nel quale spiccano anche un doppio e due punti battuti a casa, il secondo con un 2 su 4 fatto di un fuoricampo e un doppio oltre ad aver segnato tre punti.
Sul monte per il Canada salirà Vince Perkins, destro, 28 anni, dell'organizzazione dei Cubs ma senza esperienza in major durante la sua permanenza nell'organizzazione dei Brewers dove è arrivato fino al doppio A. Nella scorsa stagione 61 inning in tutto nella Indipendente league, un record di 3-0 con i Joliet (2.43 di pgl, 19 basi e 31 k) e di 0-1 con i Camden (7.97 pgl, 22 basi e 20 k) . Adesso, parola al campo.
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