Era nell'aria ed ora c'è la conferma. Miguel Tejada, interbase in forza agli Houston Astros, è stato condannato ad un anno di reclusione con il beneficio della condizionale per avere fuorviato il Congresso degli Stati Uniti nell'inchiesta sul doping anche nel baseball.
A conferma che negli Stati Uniti la lotta agli steroidi ed altre sostanze dopanti non ammette "perdite di memoria a breve termine" e che le sentenze non risentono della popolarità dell'atleta in questione, il verdetto, emesso dal giudice federale Alan Kay, prevede per il 35enne asso dominicano un anno di libertà non vigilata, cento ore di servizi sociali ed una multa di 5.000 dollari.
Tejada, selezionato cinque volte in carriera per l'All-Star Game, in aula si è scusato con il Congresso e con la corte affermando di avere "imparato una lezione molto importante". Lo scorso mese Tejada si era dichiarato colpevole ammettendo di avere tenuto nascoste – nel corso di un'audizione, sostenuta nel 2005 di fronte alla commissione d'inchiesta istituita dal Congresso – informazioni relative all'uso di steroidi ed ormoni della crescita da parte di un suo ex-compagno. Il giocatore degli Astros ha riconosciuto inoltre di avere acquistato l'ormone della crescita quando militava negli Oakland Athletics, ma ha precisato di avere gettato il farmaco senza averne mai assunto alcuna dose. Gli inquirenti hanno fatto sapere di non essere in possesso di prove per dimostrare il contrario.
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