Gerali: "Line-up consistente, obiettivo minimo playoff"

A pochi giorni dal debutto della Cariparma in campionato contro la Fortitudo Bologna, analizziamo la squadra 2009 insieme all'allenatore ducale – Bene l'attacco, qualche dubbio sul mound, difesa sicura con qualche alternanza

E' una Cariparma che ha cambiato i connotati quella che tra poco meno di una settimana inizierà la sua nuova avventura nella IBL. Rifatto il monte di gara1 e 2, aggiunto un giovane ed interessante virgulto, il tasso di esperienza è aumentato parimenti alla potenza nel box. Quest'ultimo aspetto, unitamente alla continuità, è stato uno dei grossi problemi della passata stagione, disputata senza hitting e pitching coach. Quest'anno la situazione è mutata. Joel Lono, neo allenatore dell'Under 21, si è calato anche nella veste di hitting coach della squadra seniores ed intanto che c'è, dà un'occhiata anche ai lanciatori.
MONTE DI LANCIO. Al momento è il reparto su cui si addensa qualche dubbio, specie sulla scorta del purtroppo unico test col Rimini. La società in origine era propensa ad uno straniero e tre oriundi, ma con la rinuncia a Mike Natale per i propositi di ritiro di quest'ultimo (al momento la decisione è quella di fermarsi per un anno), la strategia è cambiata. Anche se, al momento, gli oriundi sono comunque tre. Due pitcher stranieri dunque, mancino e destro, non di gran nome e passato (ma la recente storia ducale insegna che l'abito non fa il monaco) come Palma e Lira. Dopo le prime amichevoli, più in palla il rilievo, Lira, che il partente mancino: palla pesante il primo, maggior varietà il secondo, ma poco controllato e troppo "visibile". Per gara-2 "Gibo" Gerali si affiderà al rumeno Mihai Burlea, che ha mostrato buone cose in Olanda, ma dalla fine di maggio: per ora deve contare sul lanciatore di college USA Marco Grifantini e sul redivivo Brian Scarcella, preso "a gettone" per coprire il temporaneo buco di Burlea ma con una lunga sosta alle spalle. Per il primo mese, questa è la gara con più incognite. L'abbondanza di gara-3 (Corradini, Mori, Salsi, Newman) potrebbe spingere Gerali a qualche variazione sul tema. «Da rivedere Palma e Lira – conferma il manager della Cariparma – specie il primo che è mancato anche nel controllo. E' anche quello più indietro, perché Lira ha giocato fino a poco prima di arrivare a Parma. Sì, l'incognita maggiore è per gara-2 nel senso che il meteo non ci ha consentito di rivedere all'opera Grifantini; lo vedremo cammin facendo, ma i quattro italiani mi offrono diverse possibilità».
ATTACCO. Carvajal e Balentina sono stati i più performanti finora insieme al solito Munoz ed il loro apporto sarà fondamentale per la produttività del box. Col ritorno di Chapelli, per lui forse ci vorrà qualche settimana in più di rodaggio, l'arrivo di Dallospedale e le augurabili, riconferma di Zileri e crescita di Bertagnon e De Simoni, il line up acquista anche profondità. Senza dimenticare Alessandro Sambucci. Il giovane prospetto dell'Accademia di proprietà Latina ha fatto vedere ottime cose in A2; lo stacco è consistente, ma lui è un buon lavoratore e potrebbe non sentire troppo il salto. «Senza dubbio abbiamo un line up più lungo e consistente – ammette "Gibo"-. Quello del Rimini si è dimostrato più potente, per ora; dobbiamo sicuramente lavorarci su ancora ma siamo fiduciosi».
DIFESA. La rinuncia a Gomez per motivi economici, non gli unici, ha messo in pole Scalera per il ruolo di interbase, già occupato nelle giovanili. La dirigenza ha rinunciato ad un ottima mazza (.360 di media) ma anche a 14 errori in stagione (non è un caso che nella "temporada" colombiana, Gomez si sia disimpegnato in seconda). Quel ruolo, però, avrà più coinquilini: «Avrei voluto provare Carvajal e Munoz all'interbase, ma vuoi per un piccolo infortunio del secondo vuoi per le amichevoli annullate non è stato possibile. Un po' di alternanza comunque ci sarà». L'arrivo di Dallospedale dà sicurezza alla cerniera, mentre in prima si alterneranno Munoz e Sambucci. La linea di esterni è senza dubbio ben coperta con Zileri, che all'occorrenza può avanzare in terza, Chapelli, De Simoni, Michele Gerali eventualmente Balentina e, se serve, Vasini.
L'obiettivo minimo dichiarato, e non potrebbe essere altrimenti, sono i playoff; Parma ha delle credenziali e le misurerà tutte nelle prime cinque giornate di scontri diretti «Quelle che hanno giocato in Coppa saranno sicuramente avvantaggiate rispetto a noi col ritmo partita e avranno il monte più rodato, ma il calendario lo preferisco così – conclude il manager ducale – Se le cosiddette piccole ti fanno lo scherzetto, se ne può risentire maggiormente. In questi giorni lavoreremo duramente e che arrivi giovedì».

Informazioni su Paolo Mulazzi 42 Articoli
Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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