Alla prova del nove, pare proprio che solo alla Telemarket Rimini stiano tornando tutti i conti. Tre turni di campionato non costituiscono certo un campione rappresentativo per fare analisi tecniche approfondite, ma offrono indicazioni utili su chi e cosa sta caratterizzando questo avvio di IBL 2009. Così mentre i Pirati veleggiano tranquilli davanti alle altre contendenti in virtù di una doppietta strappata nella tana della Danesi, dietro si è già scatenata la bagarre con appunto Nettuno, Grosseto (che ha avuto ragione seppur di misura per due volte del Cariparma), Bologna (bella di notte ma solo nel weekend) e San Marino (doppio tonfo interno vedi Fortitudo), staccata ma di pochissimo la squadra di Gerali che conserva uno stretto margine su Godo, capitolato nelle prime due gare a Reggio Emilia e riuscendo rocambolescamente a portarsi a casa almeno il terzo match.
Rimini, si diceva. 3-0 al Grosseto. 2-1 al Parma. E infine due successi (3-1 e 4-3) su tre a Nettuno, allo Steno Borghese, impresa che non è cosa comune. Soprattutto contro "questa" Danesi Nettuno che lo stesso Mazzotti, allenatore dei romagnoli, ha definito squadra tosta, ma che "può capitare che lasci qualcosa causa infortuni o recuperi". La Telemarket ringrazia Ivanon Coffie per il fuoricampo da 3 punti e l'ottimo rilievo di Martinez che valgono la vittoria venerdì sera, ma anche Michele Quattrini, lanciatore vincente sabato sera, che ha annebbiato la mente ai nettunesi senza concedere una valida. Gli uomini di Faraone si aggiudicano gara-2 nel penultimo inning quando prima un lancio pazzo di Gutierrez a basi cariche poi un singolo di Imperiali sbloccano una situazione di equilibrio (7-4).
"Eravamo ben consci del calendario che ci metteva alcune delicate trasferte subito all'inizio contro le più forti – dice Mazzotti – ma siamo comunque partiti bene. Ci stiamo imparando a conoscere meglio giorno dopo giorno, è un work in progress, ma Rimini è una squadra con grandi prospettive. Abbiamo certamente margini di miglioramento soprattutto in fase offensiva dove dobbiamo cercare di produrre più punti. E' una squadra quadrata con una difesa che non fa regali, lanciatori che danno nulla agli avversari, rilievi che fanno il loro dovere. Una squadra che va fino in fondo. Finora quello che ci aspettavano è successo: Rios e Coffie sono due colonne portanti del line-up d'attacco, Gonzalez una cerniera difensiva perfetta, i lanciatori offrono maggiori garanzie soprattutto nelle gare del sabato dove dovevamo essere più competitivi. Sì, il ciclo terribile prosegue… San Marino è una tra le più potenti che c'è in circolazione, saranno tre sfide difficili. Ma quest'anno niente è facile per nessuno. Non ci sono squadre inferiori, basta guardare il Godo che è molto più forte del passato". Nel box la Telemarket batte .251 di media contro i .290 della Fortitudo ma i suoi slugger si fanno sentire: 11 i fuoricampo finora battuti, 5 firmati da Eddie Rios. E' in difesa e sul mound che i romagnoli sono assoluti dominatori: 4 errori su 9 partite, 2.85 di media pgl, 80 k totali, solo 30 basi e 61 valide concesse.
Dopo essersi lasciata tramortire in casa nell'anticipo infrasettimanale (6-2), la Fortitudo Bologna si è prontamente riscattata ai piedi del Titano (3-2 e 15-6). Sarà stato contento venerdì sera il ptiching coach Roberto Radaelli mentre assisteva al lavoro di costruzione della vittoria contro la T&A San Marino ad opera di Ribeiro e Milano. Molto più larga la vittoria del sabato sera grazie ad un terrificante big-inning in cui i felsinei toccano ben 8 volte il piatto di casa base. Da registrare il grande slam del venezuelano Infante sull'appena entrato Lucena.
Come il Bologna, fa anche il Montepaschi Grosseto. Lascia spazio al Cariparma in garauno (6-2), ma rimonta e difende il vantaggio nei successivi due incontri (4-3 e 2-1). Venerdì allo Jannella, mentre Ricardo Palma si destreggiava sul monte tenendo botta fino al settimo – sostituito da Lira – nel box i compagni già alla prima ripresa avevano messo una seria ipoteca sul match (sugli scudi Munoz e Chapelli). Anche in gara-2 i ducali erano partiti fortissimi ma al settimo, complice un vistoso calo di Grifantini, hanno saputo prendere il sopravvento agguantando la prima vittoria interna del 2009. Combattuta fino allo stremo anche gara-3 risolta dalla premiata coppia Oberto-Ginanneschi sul monte di lancio ed in attacco grazie ad un solo-homer dell'interbase Marval su Newman, appena entrato in campo.
Infine il duplice trionfo della matricola Reggio Emilia sul De Angelis Godo che non è riuscito a ripetersi come nel turno precedente contro i campioni d'Italia del San Marino. Due shutout per la Palfinger, anche'essa bravissima contro la T&A e Montepaschi, e Saccardi può festeggiare le prime vittorie della IBL 2009. Abe Alvarez e William Juarez, con i loro lanci, difendono la prima affermazione (2-0), realizzata grazie a Santaniello e Lee in occasione di entrambi i punti. Reggio Emilia bissa il successo (3-0) nella seconda sfida con due inning che segnano la svolta: al quarto è Macaluso ad aprire le danze, imitato all'ottavo dai suoi, capaci di piazzare due singoli pesanti. Gli emiliani hanno subito il ritorno dei ravennati nel terzo incontro, quando il Godo ha dovuto rimontare ben 7 punti nelle ultime due riprese in concomitanza con l'ingresso del 48enne Cabalisti: "braccio di gomma" si districa bene ed è anche vincente. Decisivo al nono l'homerun da 3 punti di Danilo Sanchez che insieme ad Escalona e Connell (migliori battitori del torneo insieme a Camilo con .429 di media) rappresentano autentiche spine nel fianco degli avversari di turno.
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