Ciak, si gira. L'Italian Baseball League 2009 vira e si lancia verso il traguardo.
Quest'ultimo turno d'andata ha visto un succoso antipasto di playoff tra Rimini e Bologna e dà l'opportunità di trarre un primo bilancio. Il girone d'andata ha detto, ad esempio, che Garcia (6-0, 0.57) è uno dei migliori lanciatori stranieri approdati in Italia negli ultimi anni e che con il line up che si ritrova, Rios e Chiarini le bocche da fuoco, Rimini può essere considerata, come era d'altronde nelle previsioni della vigilia, la candidata numero uno… e mezzo al titolo. La sfida con Bologna, il cui attacco cresce (quasi 300 di media) e con lui Stocco autore del grande slam decisivo in gara-2, è stata però vinta dai felsinei che così agganciano proprio i riminesi in vetta: saranno scintille anche in post season. Bene Patrone e Betto in gara3, ma Ularetti e Milano hanno fatto meglio di Quattrini.
Le triplette "di diritto" non esistono, chiedere a Nettuno e Parma. Laggiù, Reggio Emilia e Godo si divertono a fare sgambetti e la corsa parallela per un posto all'inferno durerà fino in fondo. I ragazzi di Saccardi sono riusciti a portare via gara2 al Nettuno sfruttando meglio il primo tie-break dell'Italian Baseball League, mentre Godo ha sorpreso, sempre in gara2, un Parma che ha pagato un paio di errori difensivi di Munoz ma anche un approccio non ottimale nel box. Gara3 invece è stata pari ad una gara di slow pitch sia nei numeri che nei contenuti: 33 valide equamente distribuite, ma ben 14 sono state le basi ball concesse dai cinque lanciatori del Godo contro le 7 degli altrettanti ducali per un 23-11 che per gli esteti del baseball è un colpo al cuore. Gerali, al momento, deve capire cosa sta succedendo a Corradini. L'azzurro da tre partite parte ad handicap e non riesce a superare la metà gara. Oltretutto il bullpen negli ultimi due weekend ha scricchiolato e Burlea avrà probabilmente bisogno ancora di un paio di settimane per essere al top.
Il quarto posto per ora regge, ma San Marino, che ha presentato il neo acquisto olandese Snijders, si candida come unica alternativa credibile dopo aver vinto la serie, 2-1, contro una diretta concorrente come Grosseto. Ancora una volta, Bindi perde la partita in cui Da Silva è il partente ma non per colpa dell'azzurro. Cinque riprese molto buone, poi sono Gregorius e Crudale che consentono ai maremmani di girare la partita a proprio favore. Esorcizzato, invece, il tabù gara-3, vero tallone d'Achille finora, con un discreto Martignoni e con gli ottimi rilievi di Lucena e Schiavoni. Grosseto, nonostante il ritardo di quattro partite non è ovviamente del tutto fuori dai giochi e spera che De Santis possa arrivare presto a tirare almeno mezza partita e con le stesse performance di prima, per quel poco che ha lanciato negli ultimi due week-end sembrerebbe di sì, anche se in un campionato così corto e con due squadre davanti l'impresa sembra difficile.
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