Quel sogno americano che parte da Verona

Try-out nella città scaligera tra fine giugno e primi di luglio per selezionare promettenti giovani che aspirano a giocare a baseball oltreoceano e a frequentare importanti high-school, college o università

"In Italia, dopo la fascia giovanile dei cadetti, risulta sempre più difficile per i nostri ragazzi trovare spazio all'interno di squadre competitive e adatte allo sviluppo del talento". Una constatazione amara ma realistica quella di Giovanna Armani, Presidente per l'Italia del Centro Frozen Ropes di Verona, una vera e propria scuola del baseball e del softball aperta dal 2005 anche nel nostro paese da uno dei cosiddetti "mostri sacri" nella preparazione atletica dei migliori giocatori di grande lega, Tony Abbatine.
"A parte qualche eccezione, ovvero giovani tra i 16 e i 21 anni che riescono a penetrare all'interno di squadre composte da giocatori esperti e da buoni atleti con passaporto italiano o in qualche formazione di Under21 Elite – incalza Armani – per tanti altri inizia un periodo abbastanza buio: relegati in panchina, giocare in altre Under21 di livello non elevato oppure in squadre seniores di C2".
Una valida alternativa ed al tempo stesso un'interessante opportunità è quella di trasferirsi negli Stati Uniti dove oltre che giocare si possono fare importanti esperienze di studio acquisendo grande padronanza della lingua inglese. Ma, per molti, questo rappresenta più un miraggio che una concreta possibilità, visti i costi da sostenere e la burocrazia da espletare. Eppure… "La Frozen Ropes Verona, in collaborazione con la società padovana MB Scambi Culturali e grazie ad esperienze di ragazzi che già hanno intrapreso questa avventura, ha deciso di mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze dando un servizio ai giovani che intendono intraprendere questa strada" aggiunge Armani.
Martedì 30 giugno e mercoledì 1 luglio a Verona sarà presente Dale Nehls, uno scout proveniente dagli USA che avrà compito di "recruiting". Durante la due giorni di test e dopo aver ottenuto una valutazione relativamente al proprio livello di gioco, sarà infatti prodotta una scheda-giocatore alla quale si allegheranno i filmati per individuare l'high-school o il college/università interessati all'atleta in questione. In caso di risposta positiva da parte dell'istituzione scolastica si inizieranno le pratiche per il visto e l'ottenimento di una borsa di studio volta a coprire parte dei costi relativi alla retta.
"L'High School and College Baseball Evaluation Program – ricorda Giovanna Armani – è rivolto a tutti i nostri ragazzi che abbiano voglia di giocare di più, allenarsi ed impegnarsi maggiormente, mettersi in competizione con forti giocatori di pari età e, ovviamente, vivere un'esperienza formativa ed educativa senza paragoni".
Il termine delle iscrizioni al programma è fissato entro domenica prossima: basta collegarsi al sito ufficiale della Frozen Ropes Italia (www.frozenropesverona.com) ed accedere all'apposita sezione per registrarsi ai try-out e ricevere tutte le informazioni.

 

Informazioni su Marco Micheli 87 Articoli
Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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