Eddy Garabito non ce la fa. Una fastidiosa forma influenzale ha messo ko il polivalente dominicano nativo di Manrreza, giocatore completo che per la sua straordinaria utilità (in difesa e in attacco) era stato preferito a Richard Austin nella scelta dei tre stranieri da portare alle Final Four di Barcellona. Ma Garabito non riesce a muoversi da Bologna.
E Austin, nel frattempo, è in USA e dunque indisponibile: prima che Garabito si ammalasse, la società bolognese aveva concesso al bomber della stagione scorsa (sotto tono fino ad ora nella IBL 2009) di tornare negli Stati Uniti per motivi familiari. E così s'è creata una situazione decisamente beffarda per lo staff tecnico della Fortitudo: la squadra biancoblù viene a trovarsi -improvvisamente e inquietantemente- sguarnita nel cuore dell'attacco. Mancherà un vero "cleanup" nell'ordine di battuta che Marco Nanni proporrà domani a mezzogiorno, nella partita di semifinale contro gli Amsterdam Pirates allo stadio del Montjuic di Barcellona.
In compenso verrà rinforzato il monte di lancio: ai "partenti" Jesus Matos e Victor Moreno si aggiunge nel roster Yulman Ribeiro.
Soltanto lanciatori, dunque. I tre giocatori stranieri (per regolamento nella European Cup se ne possono utilizzare solo tre, e anche i "comunitari" sono considerati stranieri) la Fortitudo Bologna li utilizza sul mound. Scelta tecnica (ed estremamente logica) per quanto riguarda l'affidabile Matos e un Moreno che si sta rivelando pitcher di un'altra dimensione; scelta dettata dalla necessità quella del ripescato Ribeiro (che non è una soluzione di ripiego, considerando che il ventitreenne Ribeiro si è presentato molto bene sulla scena italiana ed è stato in ballottaggio fino all'ultimo con Victor Moreno).
Quale strategia userà Marco Nanni? E' possibile che Moreno, uomo da "palla veloce" e dallo strikeout facile, venga utilizzato come rilievo per entrambe le partite (ovviamente se la Fortitudo si qualificherà per la finalissima di domenica pomeriggio). Oppure: Fabio Milano oggi a chiudere la partita di Jesus Matos e, nell'eventuale finale per il titolo di campione d'Europa, Moreno pitcher partente con Ribeiro rilievo. Tenendo conto che a disposizione di Nanni ci sono anche Betto, Norrito e Ularetti, si può francamente affermare che Bologna si presenta a queste Final Four con un sostanzioso monte di lancio. Però… l'attacco senza Garabito perde in efficacia, creatività, consistenza. Ci fosse stato almeno Austin, il line-up avrebbe potuto contare su un battitore di potenza in più. A questo punto manager Marco Nanni dovrà chiedere i salti mortali ai vari Infante, Mazzuca, Angrisano, Stocco, Frignani, Pantaleoni, Landuzzi.
Non sarà semplice, considerando la grande forza dei Pirati di Amsterdam sul monte di lancio: Adam Blackley (pgl di 1.74 nel campionato olandese, 68 strikeout in 67.1 riprese lanciate) è il "super" del gruppo, un australiano che è arrivato al Doppio A negli Stati Uniti, e poi la squadra allenata dal mitico Rikkert Fanayte si avvale, per la rotazione, di tre nazionali olandesi: Pin Walsma, Nick Stuifbergen e Berkenbosch. Inoltre l'Amsterdam (capolista del campionato olandese con 22 partite vinte e 8 perse, mentre la Fortitudo è seconda nella Italian Baseball League con un decorosissimo 20-10) possiede un attacco di "contattisti" con sette uomini oltre i 300 di media battuta.
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