Il Mondiale è alle porte e per parlarne baseball.it ha incontrato Giampiero Faraone, colonna del batti e corri di casa nostra, una grande esperienza anche alla guida degli azzurri.
Che momento è per il baseball italiano?
"Non molto buono anche se le squadre giovanili hanno ottenuto grandi successi in Europa, però siamo in un momento particolare. Purtroppo ci sono pochi giocatori italiani di livello e dobbiamo aspettare un altro po' per vedere se la nuova generazione ci darà dei campioni. Speriamo siano giovani che possano dare forza a questo sport".
Cosa bisognerebbe migliorare?
"Le cose da migliorare sono molte. E' difficile e ci vuole del tempo. Ne parliamo da tanti anni dovrebbero giocare e quindi essere coinvolte più città, più paesi e più giovani. Maggiore è il bacino d'utenza a cui riusciamo a rivolgerci più riusciremo ad ampliare il nostro sport. Adesso la scelta è ristretta, limitata. Dobbiamo accontentarci e siamo costretti a prendere sempre giocatori stranieri e questo non è certo un bene".
Tra poche ore inizieranno i mondiali cosa si aspetta dalla nazionale Italiana?
"Spero che faccia una buona figura. Certamente non potrà competere con le migliori anche se i mondiali sono sempre un po' meno intensi delle Olimpiadi o del Classic, però le squadre avversarie come Stati Uniti, Corea, Cuba e Giappone portano sempre ottimi organici e sarà difficile arrivare tra le prime quattro. Spero comunque che l'Italia riesca ad ottenere un buon piazzamento".
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