American League, scattano le Division Series

Il drammatico spareggio contro i Detroit Tigers va ai Minnesota Twins che se la vedranno con i New York Yankees, 5 anni fa l'ultima volta. Per il terzo anno consecutivo Los Angeles Angels-Boston Red Sox, sfida tra paisà

Il singolo di Casilla che porta a casa Gomez al 12esimo inning chiude definitivamente la coda della regular season per l'assegnazione del primo posto nella Central Division della American League. Sono i Minnesota Twins a vincere per la quinta volta il girone sbaragliando la concorrenza dei Detroit Tigers e ad approdare alla post-season dove affronteranno i New York Yankees nelle Division Series di lega. Le American League Division Series nascono ufficialmente nel 1993, anno in cui la MLB ristrutturò i vari raggruppamenti secondo con lo schema attuale (East, Central e West), ma vengono disputate per la prima volta nel 1995. Il "gap" è dovuto al famoso sciopero del ‘94 che impedì il regolare decorso di quella stagione. La franchigia con più presenze è, neanche a dirlo, quella dei New York Yankees con 14 apparizioni. Quella tra Minnesota e Yankees è la replica delle ALDS del 2004 quando, proprio come oggi, Yankees, Angels e Twins vinsero le rispettive division ed i Red Sox approdarono alle post-season grazie alla "wild card".

LOS ANGELES ANGELS – BOSTON RED SOX (5-4 in regular season con 6 gare giocate ad Anaheim): la sfida più attesa nelle Division Series della American League è quella tra Boston Red Sox e Los Angeles Angels of Anaheim che in passato si sono affrontate tre volte (2004, 2007 e 2008). Quella di quest'anno, che scatta giovedì sera, è la terza consecutiva. Tutti i precedenti confronti tra le due franchigie hanno visto come manager Terry Francona per i Red Sox e Mike Scioscia per gli Angels, ed in tutti e tre i precedenti è stata Boston ad uscire vittoriosa. Nel 2004 furono i Red Sox a farla da padroni con uno sweep ottenuto grazie alle due vittorie in California (3-9 in gara-1 e 3-8 in gara-2 con Curt Schilling e Pedro Martinez lanciatori partenti e vincenti dalle rispettive partite) ed al successo interno in gara-3 (8-6 con Derek Lowe vincente). 25 punti per la squadra del Massachussets, 13 per quella californiana, 35 valide per Boston e 12 per Anaheim.
Nel 2007 la storia si ripete ed è ancora Boston ad avere la meglio con l'identico risultato del 2004. Stavolta però le prime due sfide si giocano al Fenway Park: 4-0 in gara-1 con Josh Beckett autore di un "complete game" e 6-3 in gara-2. In quest'ultimo match, perfetto equilibrio (3-3) fino al nono inning quando gli Angels hanno subito 3 punti determinanti (sarà Jonathan Papelbon ad ottenere la vittoria). Psicologicamente, gli Angels accusano il colpo ed in gara-3 in California non entreranno mai in partita: l'incontro terminerà con un laconico 9-1. Più pesante del 2004 il totale statistico che riporta 19 punti per Boston contro 4 degli Angels, 25 valide per i Red Sox contro le 19 degli avversari.
Più combattuta la serie della scorsa stagione, con gli Angels che dopo aver perso le prime due partite in casa, riescono ad imporsi nella sfida inaugurale al Fenway Park, prima di crollare definitivamente in gara-4. Ma andiamo con ordine: in gara-1 Jon Lester (che sarà poi il lanciatore vincente) si trova di fronte John Lackley ed al termine del quinto inning è Anaheim in vantaggio per 0-1. I Red Sox realizzano due punti al sesto ed altrettanti all'ottavo ed il primo round si chiude 4-1 per gli ospiti. In gara-2 Anaheim parte subito male ed alla fine del primo inning si trova sotto 4-1. All'ottavo raggiunge Boston e si porta sul 5-5 ma poi, come era già accaduto in gara-2 nel 2007, subisce il ritorno dei Red Sox al nono. Stavolta saranno due i punti subiti, con Jonathan Papelbon ancora vincente. Segnali di riscossa arrivano in gara-3, l'unica nella storia di questo confronto nelle ALDS che si chiude agli extra-inning. Ci vorranno ben 12 riprese per sbloccare il parziale di 4-4 "congelato" al quinto inning. Alla fine sarà una valida di Erick Aybar a portare a casa base Mike Napoli e ad interrompere una serie di 11 partite di post-season senza vittorie del roster californiano contro i Red Sox (l'ultima volta era stata nel 1986 nelle American League Championship Series, ma la franchigia si chiamava California Angels ed ancora una volta ad avere la meglio furono i Red Sox per 4-3). La gioia degli Angels è destinata però ad essere fugace ed a conoscere un brusco stop al nono inning di gara-4. La partita resta equilibrata fino al quinto inning quando i padroni di casa realizzano due punti. Il pareggio arriva all'ottavo inning grazie ad una valida da due punti di Torii Hunter, ma nell'ultima frazione di gioco sarà ancora Boston a realizzare il punto della vittoria. Il 2008 consegna una vittoria ai punti per Boston (18 contro 13), ma un maggior numero di valide per gli Angels (42 contro 38) che però ha al suo attivo un maggior numero di errori (4 contro 1).

La sequenza della sfida tra Boston ed Anaheim in regular season:
10 aprile BOS@LAA 3-6 (W: Weaver, L: Wakefield, S: Shields)
11 aprile BOS@LAA 5-4 (W: Penny, L: Saunders, S: Papelbon)
12 aprile BOS@LAA 4-5 (W: Moseley, L: Beckett, S: Fuentes)
12 maggio BOS@LAA 4-3 (W: Ramirez, L: Shields, S: Papelbon)
13 maggio BOS@LAA 4-8 (W: Palmer, L: Wakefield)
14 maggio BOS@LAA 4-5 (W: Bulger, L: Delcarmen)
15 settembre LAA@BOS 1-4 (W: Matsuzaka, L: Lackey)
16 settembre LAA@BOS 8-9 (W: Bard, L: Fuentes)
17 settembre LAA@BOS 4-3 (W: Jepsen, L: Wagner, S: Fuentes)

NEW YORK YANKEES – MINNESOTA TWINS (7-0 in regular season con 4 gare giocate a New York): Dopo cinque anni torna la sfida tra Yankees e Twins nelle Division Series della AL. Quella che si giocherà a partire da mercoledì 7 ottobre è il terzo confronto tra queste due franchigie che hanno già disputato le Division Series nel 2003 e 2004. Ron Gardenhire, alla guida di Minnesota dal 2002 ed ex-giocatore dei Mets dal 1981 al 1985, è il veterano di questa serie, mentre per Joe Girardi è la prima apparizione come manager in una sfida di post-season (allora c'era un "certo" Joe Torre, oggi ai Dodgers). Nelle due sfide precedenti è sempre stata New York ad avere la meglio, ed in entrambi i casi per 3 vittorie ad una. Nel 2003 i "Twinkies" spaventarono i "Bronx Bombers" lasciandoli a secco per 8 inning nella prima partita giocata a New York e terminata 3-1 con un eccellente LaTroy Hawkins sul monte di lancio. Difficoltà in attacco anche in gara-2 con il match bloccato sull'1-1 fino al settimo inning quando i padroni di casa riuscirono a realizzare i 3 punti con i quali fissarono il risultato sul 4-1 riequilibrando le sorti della serie che a quel punto si sposta al Metrodome. E qui gli Yankees si scuotono dal torpore che li aveva avvolti e si ricordano di essere i favoriti. In gara-3 affossano subito il partente di Minnesota, Kyle Lohse, e nella parte alta del terzo sono già avanti 3-0. Il fuoricampo di A.J. Pierzynski nella parte bassa della terza ripresa fissa il risultato sul 3-1 che non cambierà più. Forte del sorpasso nella serie, New York domina gara-4 con un "big-inning" (il quarto) che regala agli ospiti ben 6 punti e che si rivelerà determinante per chiudere l'incontro (8-1). I numeri di questa serie evidenziano i problemi in attacco dei Twins: 16 punti per gli Yankees, 6 per Minnesota, 38 valide per New York contro 26 per i Twins.
L'anno dopo è identico a quello precedente. Anche nel 2004 le prime due gare si disputano a New York ed ancora i Twins partono alla grande con un 2-0 che gela il "Bronx Stadium". Alla fine si conteranno 9 valide per i padroni di casa contro le 7 degli ospiti ma il lanciatore partente Johan Santana, il rilievo Juan Rincon, ed il closer Joe Nathan, riuscirono nell'impresa di lasciare a zero il line-up avversario. Una valida di Hideki Matsui al 12esimo inning garantisce ai padroni di casa la vittoria in una gara-2 emozionantissima. Al secondo inning era avanti Minnesota per 1-3, al settimo New York fissa il parziale sul 5-3 a proprio favore per poi farsi raggiungere all'ottavo sul 5-5. AL terzo extrainning il fuoricampo di Torii Hunter che illude i Twins (6-5) ma poi le valide di Alex Rodriguez prima e di Matzui poi chiudono il match a vantaggio dei padroni di casa. La serie si sposta quindi a Minneapolis ed in gara-3 gli Yankees ipotecano l'incontro con due grandi inning: il secondo, dove con cinque valide consecutive (con due out al passivo) realizzeranno 3 punti, ed il sesto, dove Bernie Williams realizza un homerun da due punti e Derek Jeter con una valida ne realizza altrettanti. Il 4-8 finale riporta alla mente dei Twins i fantasmi dell'anno precedente che prendono consistenza in gara-4, anche questa terminata agli extra-inning. Alla quinta ripresa Minnesota era avanti per 5-1, dando l'impressione di controllare al meglio il match. Poi il "suicidio" consumatosi all'ottavo inning quando la franchigia di casa concede 4 punti agli ospiti che rimettono a posto le cose. L'hara-kiri si completa all'11esimo quando A-Rod colpisce Kyle Lohse con un doppio, ruba la terza ed è lesto ad approfittare di un lancio pazzo per toccare casa base. 43 valide a testa, ma i punti realizzati alla fine saranno 21 per gli Yankees contro i 17 dei Twins.

La sequenza della sfida tra Minnesota e New York in regular season:
15 maggio MIN@NYY 4-5 (W: Veras, L: Nathan)
16 maggio MIN@NYY 4-6 (W: Aceves, L:Breslow)
17 maggio MIN@NYY 2-3 (W: Aceves, L: Crain)
18 maggio MIN@NYY 6-7 (W: Pettitte, L: Perkins, S: Coke)
7 luglio NYY@MIN 10-2 (W: Sabathia, L:Baker)
8 luglio NYY@MIN 4-3 (W: Burnett, L: Swarzak, S: Rivera)
9 luglio NYY@MIN 6-4 (W: Albaladejo, L: Liriano, S: Rivera)

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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