Bilancio positivo per il giovane lanciatore nettunese reduce dalla prima stagione da professionista. Da Sarasota al mondiale la crescita del mancino azzurro
Reduce dalla prima stagione di Rookie League a Sarasota e dal mondiale IBAF 2009, Matteo Pizziconi ha fatto un bilancio dopo la sua stagione d'esordio nel mondo dei professionisti: "Sono soddisfatto ed orgoglioso di aver fatto parte della squadra azzurra al Mondiale. Avevo iniziato la stagione non nel migliore dei modi – dice Matteo a BASEBALL.IT – con il passare del tempo però sono andato in crescendo. Anche in rookie league ho fatto un bel finale di stagione e ci tenevo a partecipare al Mondiale". Il manager azzurro Mazzieri ha centellinato l'utilizzo di voi più giovani: "Credo che Mazzieri non abbia voluto caricarci di troppe responsabilità, non voleva metterci troppo sotto pressione visto che noi più giovani eravamo alle prime esperienze internazionali". Te e Luca Panerati, dopo l'avventura nella Rookie league insieme anche in azzurro:"Con Luca ormai siamo fratelli – sottolinea Pizziconi – abbiamo iniziato insieme negli USA e per me avere un amico come lui è stato molto importante in questo primo anno da professionista". Una stagione è andata in archivio, con quale bagaglio tecnico sei tornato da questo anno a Sarasota: "Credo che ho fatto un bel passo avanti nella fiducia in me stesso, cosa fondamentale per un lanciatore. All'inizio ho commesso degli errori, ho capito gli sbagli, ho lavorato molto per recuperare e ci sono riuscito. Tecnicamente ho guadagnato in velocità. Appena partito per Sarasota lanciavo a 83-84 miglia. Sono stato misurato durante il Mondiale e la veloce ha raggiunto le 91 miglia. Sono rimasto sorpreso anch'io. Certo devo ancora lavorare molto sul controllo – aggiunge Matteo – soprattutto della dritta, che ancora non riesco a controllare come dovrei. Mi hanno poi cambiato completamente la meccanica di lancio ed il modo di stare sul monte". Sta cambiando il modo di considerare i talenti italiani negli Stati Uniti dopo la crescita di Maestri e Liddi? "Credo di si. Negli USA comunque tutto è più difficile, e per loro è importante avere del talento". Il futuro? "Ora resto a Nettuno in attesa dei prossimi spring training, li farò il massimo per cercare di passare magari in singolo A basso".
Nato a Nettuno nell'aprile del 1969, Giovanni Colantuono vive nella cittadina del litorale tirrenico insieme alla moglie Clara e ai suoi due figli: Christian, il più grande, gioca nelle giovanili del Nettuno, mentre Sabrina, la più piccola, è appassionata di danza ma segue anche lei assiduamente le partite in diamante. Da sempre appassionato di baseball, inizia la sua carriera giornalistica nell'emittenza televisiva privata. E' stato curatore e conduttore di "Casabase", un settimanale dedicato al massimo campionato di baseball andato in onda tra il 1991 ed il 1995, periodo in cui collabora anche con il settimanale locale "Il Granchio" ed il quotidiano "Il Tempo". Con la testata romana ha collaborato per diversi anni essendone anche inviato alla Coppa dei Campioni nel 1991 a Parigi e nel 1992 a Rotterdam. Per GTV, emittente locale della provincia di Roma, ha curato e condotto numerosi programmi sportivi come "Il Nostro Sport" che trattava di discipline come rugby, pallanuoto, volley e pallacanestro, "Dimensione Sport Giovani" che si occupava dei settori giovanili delle numerose società sportive della provincia di Roma. E' stato inoltre radiocronista di Idea Radio Nettuno con cui ha raccontato gli scudetti vinti dal Nettuno negli anni '90. Il giornalismo è sempre stata la sua grande passione che ha appagato con le numerose collaborazioni con testate nazionali e locali, ritagliando spazi di tempo dal suo lavoro in una multinazionale americana. Autore di due film dedicati a due importanti successi: "Parigi, il Nettuno sul trono d'Europa" dedicato alla conquista della terza Coppa dei Campioni del Nettuno e "Italia campione d'Europa a Nettuno" dedicato alla vittoria degli Europei della Nazionale di Silvano Ambrosioni nel '91 allo Steno Borghese di Nettuno. Hobby preferiti la lettura ed... i videogiochi sul baseball, naturalmente. Dal 2008 è addetto stampa del Nettuno BC: "Curare l'ufficio stampa di una società così gloriosa è per me motivo di grande onore, soprattutto perchè per un nettunese - ricorda Colantuono - il Nettuno BC è una cosa che ti scorre nelle vene".
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