La cittadella torreggia, maestosa ed elegante, sui due lati di via Stalingrado. Con i suoi edifici dal linguaggio razionale e sintetico, e l'impatto volumetrico del nuovo insediamento di "Porta Europa". E' la cittadella dell'Unipol. A Bologna. Struttura suggestiva e funzionale che perfettamente si inserisce nell'immaginario di città europea – metropolitana e sostenibile – che Bologna rappresenta. Unipol Gruppo Finanziario è un autentico colosso. Il Gruppo opera nei servizi assicurativi, nel settore banca-assicurazione ed in quello bancario.
E' qui, nella cittadella di questo importante polo assicurativo, bancario e finanziario, che è stata presentata la Fortitudo Baseball della stagione 2010. La società campione d'Italia sarà ancora accompagnata, lungo il suo interessante cammino, da Unipol. Con il marchio UGF Assicurazioni. Un rapporto che ha portato a risultati particolarmente felici nel 2009, con la conquista dello scudetto, la finale di Coppa dei Campioni (persa di un soffio…) e il prestigioso primo posto nel ranking europeo sulla base dei risultati dell'intera stagione. Performance che il presidente della Fortitudo Baseball, Stefano Michelini, ha voluto ricordare. Con legittimo orgoglio, perché è stata una stagione di grande spessore e di intense emozioni.
Ma Fortitudo e Unipol sono già proiettate nel futuro. Sta per cominciare (il primo aprile, dal "Falchi", con la diretta televisiva della prima partita contro i Godo Knights) un nuovo campionato. Anno decisamente particolare, il 2010, per via della formula assolutamente innovativa per l'Italia del campionato a franchigie. Sul modello americano, con il campionato di massima serie (la IBL1) a rappresentare la "nostra" Major League e dove ciascuno degli otto club maggiori sarà in stretta collaborazione con una società della IBL2 (una sorta di "Triplo A"). Con giocatori che possono salire e scendere, in base alle necessità della franchigia. Non ci saranno retrocessione dalla IBL1, né promozioni e retrocessioni per quanto riguarda la IBL2. Si tratta di un qualcosa di straordinariamente innovativo e rivoluzionario. Clamorosa novità per lo sport italiano. Il baseball apre una nuova strada.
E in quest'anno di profondi cambiamenti la Fortitudo Baseball ha scelto di partire con un "progetto", investendo su giovanissimi talenti di "scuola" italiana. Una strada che la Fortitudo Baseball ha deciso di percorrere, per aprire un nuovo ciclo dopo aver perduto personaggi importanti (Austin, Liverziani, Frignani, Pantaleoni) del tradizionale "zoccolo duro" della squadra. Rinnovamento, ma con sapienza. Rinnovamento attraverso scelte molto interessanti. Così indosseranno la prestigiosa casacca biancoblù alcuni fra i più promettenti "prospetti" del baseball italiano: Mattia Reginato (19 anni), Livinston Santaniello (22 anni), Daniele Malengo (20 anni), Riccardo Fornasari (19 anni), ed è stato riscattato (e dunque acquistato in via definitiva) il lanciatore Alessandro Ularetti (20 anni) che -nella sua seconda stagione in IBL a Bologna- verrà maggiormente coinvolto e valorizzato. Ad assicurare, comunque, concretezza e personalità alla squadra, e consistenza al line-up, ci sarà tutto il "mestiere" di un vecchio drago come il trentottenne Jairo Ramos Gizzi, veterano di "scuola" italiana che nella sua lunga carriera nel nostro Paese (a Grosseto) ha dimostrato -spesso- di saper fare la differenza nei momenti decisivi.
"Oggi inizia un nuovi ciclo, con una squadra notevolmente modificata e ringiovanita nel suo organico tecnico" ha affermato il presidente Michelini. Proseguendo, con realismo e prudenza: "E' possibile che i risultati non arrivino subito. Ma stiamo impostando un team che, se le cose andranno come ci aspettiamo, potrà in un futuro non lontano rimanere a lungo ai vertici del baseball nazionale".
Con questo discorso Stefano Michelini (tornato da qualche mese alla guida del club biancoblù) ha messo le mani avanti. "Anche i piedi e il naso…", ha aggiunto scherzosamente. Fa bene lo staff dirigenziale e tecnico a non esporsi più di tanto. E' un atteggiamento saggio. Si è felici per il "mercato" che è stato realizzato, c'è la massima fiducia nei giovani talenti acquistati, al tempo stesso c'è la consapevolezza che si tratta di ragazzi diciannovenni, ventenni e che l'esperienza non si improvvisa (soprattutto in uno sport complesso e intelligente come il baseball, che richiede esperienza. E l'esperienza la si acquisisce col tempo, giocando).
Dunque, niente proclami. Tuttavia Stefano Michelini non vuole neppure porre limiti ai sogni. Ecco allora il presidente lanciare un messaggio: "Poiché nello sport sognare fa bene, pensare alla Coppa dei Campioni come ad un obiettivo possibile aiuta ad alimentare autostima ed entusiasmo. Che sono sempre state, per noi, due grandi risorse". La Coppa dei Campioni. Brucia, brucia ancora terribilmente quella sconfitta (0-1) nella finale del giugno 2009 contro il Nettuno a Barcellona.
"Alla Final Four di Barcellona vogliamo tornarci", esclama il capoallenatore Marco Nanni. Che quell'episodio fortunato non l'ha digerito. La Coppa Campioni è alla vostra portata? è stato chiesto al manager biancoblù. "E' sicuramente un nostro obiettivo", la risposta chiara e immediata di Marco Nanni.
L'entusiasmo, la freschezza dei giovani hanno già contagiato Stefano "Bidi" Landuzzi. Che raccoglie dall'amico Lele Frignani (ritiratosi al termine della vincente stagione scorsa) il testimone di capitano. E il trentottenne Bidi è carico, motivatissimo. "Noi veterani siamo pronti, disponibilissimi ad aiutare i giovani ad inserirsi nel modo migliore nella nostra famiglia. Al tempo stesso i ragazzi, con il loro entusiasmo, la loro voglia di imparare e di emergere, danno a noi veterani stimoli importanti".
La famiglia. La compattezza del gruppo. Sono queste le risorse che hanno portato la Fortitudo Baseball ad essere "la squadra del decennio". Quella che ha vinto di più in Italia nel periodo 2001-2009. Sempre competitiva, sempre nei playoff.
A fare gli onori di casa, nella sala-riunioni di Unipol Gruppo Finanziario, un emozionato Federico Corradini. Già, il popolare Kiko. Personaggio che è stato fra i più grandi lanciatori nella storia del baseball italiano. Ha vinto tanto con la Fortitudo. Ma Corradini ha ricordato anche di quando arrivò giovanissimo da Verona, nel 1970, chiamato per un provino da Angelo Zara che era il presidente dell'altra squadra di Bologna. E quella squadra si chiamava Unipol. Federico Corradini non si è più mosso da Bologna. E' diventato una stella del baseball. Cominciò a lavorare, giovanissimo, e proprio in Unipol. Strada facendo, ha messo su una bella famigliola. Le sue notevoli capacità professionali e la rigorosa serietà nel lavoro gli hanno fatto guadagnare grande stima e lo hanno portato ad essere, ora, il vicedirettore generale di UGF (con mandato per l'area tecnica assicurativa). Al suo fianco, in conferenza stampa, c'era Franco Ellena, l'altro vicedirettore generale UGF (con mandato per le reti commerciali). Determinante per il rinnovo della sponsorizzazione di Unipol per la Fortitudo Baseball è stato Maurizio Castellina, che di Unipol Gruppo Finanziario è il Direttore del Bilancio.
Test precampionato. Domenica la Fortitudo UGF Assicurazioni sarà impegnata a Collecchio in un quadrangolare. Affronterà (se la pioggia non farà brutti scherzi…) il Sala Baganza nella prima partita, e successivamente la vincente della sfida fra il Cariparma e Collecchio. L'impegno pre-season più importante, più indicativo per il club biancoblù, e anche il più sentito, sarà in programma il 27 e 28 marzo. Si tratta del Torneo Blue F Ball. Oltre alla Fortitudo, vi parteciperanno San Marino, Rimini e Parma.
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