Una vittoria per i nero-arancio in garadue, per il resto due battute d'arresto interne sul diamante palermitano di Via dell'Olimpo. Un weekend casalingo contro i De Angelis Godo Knights che i Catania Warriors avevano aperto con la sconfitta per 3-2, venerdì sera, dopo un partita tiratissima. Poi il riscatto nel match di sabato pomeriggio (14-4 al settimo inning), protagonista capitan Cabrera con un fuoricampo da 4 punti nella sesta frazione di gioco. Infine la terza ed ultima gara, quella che lascia "molto amaro in bocca alla dirigenza etnea". I Warriors subiscono la seconda sconfitta della serie con il punteggio di 14-8 (chiusura anticipata al settimo inning a causa di un violento acquazzone che si è abbattuto sulla Sicilia occidentale), un risultato su cui pesano i 9 punti concessi agli avversari in un solo inning.
"C'è sicuramente delusione per quanto riguarda lo scorso weekend, perché ci aspettavamo un risultato diverso – spiega amareggiato Antonio Consiglio, Presidente dei Catania Warriors – onore al merito del nostro avversario che è venuto in casa nostra per vincere, centrando l'obbiettivo. Una bella partita, la prima, comunque tirata, anche il punteggio lo dimostra. L'ago della bilancia poteva spostarsi da una parte o dall'altra in qualsiasi momento. Noi le opportunità per vincere le abbiamo avute, però non siamo riusciti a sfruttarle e sappiamo come a questo livello e soprattutto nella partita dei lanciatori stranieri non ti puoi permettere di sbagliare nulla. Potevamo più volte ribaltarla ed invece stiamo qui a parlare di una sconfitta. Sicuramente qualche errore di troppo da parte nostra in fase offensiva c'è stato. In gara-2 ottima prestazione sul monte di lancio di Yntema, che sale così a due vittorie: per il momento è il lanciatore che ci da maggiore soddisfazione. Da un punto di vista tecnico c'è stato un risveglio della squadra in attacco e sembrava esserci qualche segnale di ripresa anche se poi ahimè prontamente smentito nella terza gara che è quella che ci lascia di più l'amaro in bocca, per come si è sviluppata la partita stessa e per come si è prospettata anche la sconfitta. Ci siamo trovati sotto già all'inizio della partita, non ci è stata data la capacità e la lucidità di saperla e poterla riprendere da un punto di vista tecnico-agonistico e poi a nulla è valsa la reazione, che nonostante ci sia stata, non ci soddisfa. Non si possono concedere 14 punti come non si può pretendere a questi livelli di riuscire a recuperare tutto questo svantaggio. Per cui quanto di buono si era magari intravisto nel weekend è stato prontamente smentito in gara-3. La reazione non può essere motivo di soddisfazione perché il problema è che non ci si doveva portare ad una situazione così negativa: siamo arrivati anche a dei parziali molto pesanti durante la partita. Dobbiamo dare il giusto merito al Godo che è venuto in Sicilia senza patemi d'animo, a giocarsi le sue partite uscendo vittorioso dallo scontro delle tre gare, vincendo la miniserie per 2-1. Una squadra tra l'altro imbottita di italiani alla quale si può guardare come esempio da seguire. È chiaro quindi che non siamo per niente soddisfatti, anzi siamo parecchio amareggiati perché al di là di qualche piccolo segnale non è così che si va avanti. Abbiamo riscontrato poca identità nel nostro gioco e da questo punto di vista dovranno lavorare tutti: dallo staff tecnico agli atleti. Ancora si fanno degli eccessivi errori mentali, per questa categoria. È evidente che non possiamo non sottolineare i due fuoricampo di Cabrera e quello di Rosario Olmo, degni di nota. I fuoricampo sono una delle espressioni più esaltanti del baseball, però non ti fanno vincere da soli le partite".
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