A poche ore dall'inizio della fase di Interlega, corre l'obbligo di ripercorrere i primi 40 giorni di Major facendo il punto della situazione. Tra le sorprese positive della AMERICAN LEAGUE ci sono senza dubbio i Tampa Bay Rays. Il doppio sweep rifilato nelle mini serie da due incontri agli Indians in casa e soprattutto agli Yankees a New York, fanno sì che Longoria e compagni si presentino alla sfida contro una non irresistibile Houston con lo scettro in mano della East Division. Le 30 vittorie e 11 sconfitte sono una dote importante, la migliore di tutta la Major League, ed i diretti avversari di Division (gli Yankees appunto), iniziano a faticare a tenere il passo come confermato dal +5 in classifica dei Rays. Visibilmente in difficoltà appaiono i Boston Red Sox che arrancano al penultimo posto del girone con 8 vittorie di distanza dalla vetta.
Solo conferme arrivano invece dalla Central Division della AL dove il dualismo Minnesota-Detroit è l'unico motivo d'interesse in un girone che vede le restanti franchigie impegnate in una folle caduta verso il basso. In appena 41 partite le due rivali, appaiate al comando con 24 vittorie e 17 sconfitte, hanno creato un divario pazzesco con il resto del gruppo che vede Royals e White Sox a 7.5 ed Indians a 8 gare di distanza. I Twins sono in leggera flessione con 4 vittorie nelle ultime 10 gare mentre i Tigers hanno coronato la rimonta vincendo 7 volte su 10.
Sorpresa negativa della AL sono gli Angels che dopo un inizio che più nero di così non si può, faticano a riprendere il controllo della West Division, al momento nelle mani dei Rangers. Texas ha appena chiuso un doppio sweep interno nelle mini serie da due contro Baltimore e soprattutto contro gli stessi Angels, portandosi così a +4 da Anaheim e da una vivace Oakland, altra bella sorpresa di questo inizio stagione. Notte fonda invece per Seattle che nonostante la fervente attività di mercato nella off-season, non riesce ad uscire dalla nebbia e sta vivendo una delle stagioni più anonime degli ultimi anni.
Se i Rays dominano il proscenio in AL, la palma di miglior protagonista della NATIONAL LEAGUE va agli inattesi Padres. San Diego sta vivendo un momento d'oro e per ora si gode la vetta della West Division anche se Dodgers e Giants (le due franchigie date per strafavorite ad inizio stagione), soffiano sul collo di Garland e compagni. Una menzione speciale spetta proprio a Los Angeles che, dopo un sofferto avvio, ha avuto una notevole capacità di recupero e le 9 vittorie nelle ultime 10 gare lo stanno a testimoniare. Il roster di Joe Torre, nel momento di maggiore difficoltà, ha avuto la forza di sferrare due micidiali sweep esterni nelle serie da tre contro Arizona e soprattutto contro i Padres, sweep che hanno scosso positivamente l'ambiente e spianato la strada alle 3 vittorie interne contro Houston (2-0) ed ancora contro San Diego (1-1).
Rivelazione della Central Division sono poi i Cincinnati Reds. I ragazzi di Dusty Baker sono a mezza partita dai St. Louis Cardinals, con una gara in meno rispetto agli attuali capolista. Grazie alla miglior partenza dal 2000, i Reds di Votto, Leake e Cordero hanno messo alle loro spalle i più accreditati Chicago Cubs ancora troppo incostanti per sperare di recuperare terreno ed i Milwaukee Brewers che dopo 9 sconfitte consecutive hanno ritrovato il sorriso vincendo l'ultima gare pre-interleague contro Pittsburgh.
Nessuna nuova dalla East Division dove i Phillies, dopo un momento di appannamento, guidano il girone seguiti da un flotta ancora compatta. Florida, Atlanta, Washington e New York sono raggruppati in due partite di differenza anche i Marlins si trovano a -4 dalla vetta.
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