Dopo 13 anni l'Italia torna campione d'Europa battendo l'Olanda.
Erano 13 anni che non vedevo una partita degli Europei fuori dall'Italia e ieri e oggi ho visto due vittorie degli azzurri sull'Olanda.
Una grande Italia, una squadra compatta, determinata, con la voglia di vincere, in sintesi le caratteristiche che hanno fatto di Marco Mazzieri prima un giocatore vincente e adesso, con questo risultato, un allenatore da battere.
Di 13 anni fa ricordo la grande prestazione sul monte di Massimiliano Masin, tra cui due eccezionali pick off vincenti, le prese alla rete in tuffo di un grande esterno centro, Roberto De Franceschi.
Oggi con Alberto D'Auria, l'unico presente a Parigi e a Stoccarda, ricordavamo la gioia di quella vittoria.
Della partita di oggi ci sono vari flash che rimarranno a lungo nella mente: un'eliminazione di Granato con assistenza in seconda che ha fatto apparire come al solito facile, ma che non era semplice -e in un momento determinante (prima ripresa sotto 1-0 e basi piene)- una presa in foul di Ramos con il guanto al di là della rete; i due fuoricampo a seguire di Mazzanti e dello stesso Ramos per il 5-1 e poi le bombe del closer Griffantini a 93/94 miglia che hanno tolto ogni speranza di recupero agli olandesi.
Mazzieri a fine partita non aveva ancora scaricato la tensione e sembrava quasi non godere per il risultato raggiunto, credo che se avesse potuto si sarebbe messo a piangere per la gioia in un angolo nascosto. Ci ha detto: "E' una vittoria che parte da lontano, da tre anni fa quando ho iniziato a lavorare con gli altri tecnici e con i giocatori. Quando ci siamo riuniti il 12 luglio ho ricordato ai ragazzi come avevano giocato e vinto in recupero con le Antille ai Mondiali di un anno fa in una partita che non contava più. Ho detto loro che quello era lo spirito che volevo e che se lo mantenevamo certamente avremmo potuto festeggiare questa sera. I protagonisti della vittoria sono stati tanti, ma mi piace sottolineare come nei momenti che contano c'è un giocatore che non delude mai: Jairo Ramos che ho allenato due anni nel Grosseto quando in due stagioni ottenne 27 fuoricampo e 112 punti battuti a casa".
Per l'assenza di Dallospedale il capitano è stato Mario Chiarini, queste le sue parole: "Certamente mi ha fatto ancora più piacere vincere da capitano. E' vero che ho giocato molto meglio che in campionato, mi ha aiutato giocare tutti i giorni. Spero di mantenere questa forma per i playoff".
Mvp è stato eletto Beppe Mazzanti. Gli abbiamo sottolineato che la sua assenza ai Mondiali, visto anche il rendimento in questo Europeo, sia pesata moltissimo: "Mi dispiace, avrei voluto esserci per dare il mio contributo. Finalmente una soddisfazione dopo due finali perse in campionato e due mancati accessi ai play off".
A Marco Griffantini segnaliamo i suoi lanci a 93 e 94 miglia: "Veramente? Pensavo di essere arrivato a 92, sono molto felice perché a questa vittoria ci tenevamo tantissimo".
Chris Cooper per "ragioni di stato" (vincere assolutamente sabato per non dipendere dalla Germania per accedere alla finale) è stato utilizzato nella prima gara con l'Olanda e non in finale. Lui era considerato il partente più affidabile e quindi è stato chiamato sul monte dove ha dato un grandissimo contributo. Gli chiediamo se questo lo ripaga da una stagione nel Grosseto da dimenticare, non tanto per lui, ma per i risultati: "Stavo molto bene, questo mi ha permesso di esprimermi al meglio. Adesso speriamo nella Coppa Italia". Lui e Yovani D'Amico hanno dimostrato di poter dare un grande contributo al Grosseto con il secondo che ha chiuso molto bene la gara di sabato.
Molto soddisfatto il vice-presidente federale Max Fochi che sottolinea come la forza di questa squadra sia dimostrata dall'affiatamento del gruppo che ha accolto molto bene anche gli ultimi innesti e che ha avuto a fianco un supporter di grande prestigio come Mike Piazza un vero asso nella manica. Da sottolineare, ci ha tenuto a farlo presente Marco Mazzieri, che durante la Italian Baseball Week l'Italia ha potuto contare sull'aiuto di Rafael Colon dei Seattle Mariners. Una figura che non esiste nel baseball italiano ma che nella MLB è molto importante:il mental skills and communication. Un personaggio che ha parlato al gruppo e ai singoli aiutandoli mentalmente all'approccio alle partite. Certamente un "pezzetto" di merito è anche suo.
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