Bologna capitalizza, Parma no. Questa la sintesi spicciola di gara2 della finale scudetto: otto valide per parte, ma il punteggio dice 7-3 Bologna, una costante ormai tra le due compagini nelle ultime uscite. E' evidente anche l'impatto che i giocatori ducali meno abituati a partite che scottano stanno avendo come i vari Sambucci, Desimoni e Bertagnon, quest'ultimo relativamente alla difesa. Lo ha evidenziato anche Orlando Munoz in conferenza stampa che ha aggiunto la constatazione che la squadra continua a subire un pò troppo la pressione del campo amico rispetto alle gare in trasferta. Le prime due giocate della partita in qualche modo lo confermano. Ai ducali è mancato il sostegno del monte di lancio, segnatamente dei due lanciatori migliori: Corradini è durato solo 2.1, Grifantini ha perso la prima partita stagionale e l'ingresso di Orta al 9° ha prodotto altri punti per Bologna. Corradini sembrava avesse imboccato la strada che lo aveva portato a completare la bella e fondamentale vittoria con San Marino ma dopo il kappa a Malengo ad inizio 3° si è disunito consegnando la prima a Santaniello; Garabito non ha perdonato, doppio, e 1-0. La crisi di controllo continua (Screti ha avuto un'area dello strike piuttosto semovente per tutto l'incontro) ed i quattro ball a Infante e Mazzuca riempiono le basi. Il solito Ramos Gizzi piazza il doppio che porta Bologna sul 3-0. Il divario è più che sufficiente per togliere il partente e rilevarlo con Grifantini che chiude con due kappa.
Il saper riportarsi in partita è stato un cavallo di battaglia del Cariparma ed anche in questa partita è avvenuto, anche se poi Bologna ha saputo regire a sua volta immediatamente. Al 4° Dallospedale arriva in base su una palla bucata da Infante e Yepez lo raggiunge con quattro ball; Camilo risponde presente con una secca linea nell'angolo destro, segna Dallospedale ed anche Yepez viene fatto correre a casa sul rilancio al taglio; l'interbase scivola, Angrisano, un passo dentro il diamante, si butta all'indietro: l'arrivo è molto chiuso, Screti chiama l'out. Sempre in conferenza stampa Gerali non concorderà con il suo coach di terza Facchini che ha fatto correre a casa Yepez con zero out: nel caso Parma sarebbe rimasta con terza e seconda occupate e, appunto, zero out con Munoz e Gasparri a succedersi nel box. I ducali sono comunque bravi al 6° a cogliere l'attimo di crisi di Cillo: colpito Dallospedale, base a Yepez e Munoz, con un out, piazza la valida del -1. Nanni allora toglie il suo partente ed inserisce Ribeiro cui Gasparri dà il benvenuto con la valida del pareggio. La gioia del folto pubblico di fede parmigiana dura pochissimo perchè al cambio campo Bologna rimette le cose a posto. Grifantini comincia a difettare di controllo e i quattro ball al nono del line up Santaniello (quattro volte in base su quattro turni) sono quanto mai pericolosi. Dopo l'out di Garabito sul bunt preso al volo, Infante batte valido e Bologna porta corridori agli angoli. Massima fiducia a Grifantini che però non la ripaga subendo il triplo da Mazzuca, con un Camilo un pò in difficoltà sulla corsa verso il centro, che porta Bologna sul 5-3. «Ah, se avessi saputo che avrebbe preso due punti lo avrei tolto – risponde Gerali alla domanda su un'eventuale cambio -. Stiamo parlando del miglior rilievo del campionato, una sicurezza, è la prima partita che perde in stagione,e non aveva effettuato neanche settanta lanci; avevo Orta con poca tenuta, Cicatello aveva fatto cinquanta lanci ieri sera e Burlea come rilievo non offre molte garanzie. Purtroppo non abbiamo giocato all'altezza del campionato e del round robin e abbiamo regalato molto; quasi ad ogni ripresa mettevamo l'uomo in base». Munoz prova ad inventarsi un bunt a sorpresa, e con lui nel box lo è assolutamente, al cambio campo per portare a casa Yepez ma gli esce appena lungo e causa anche il ginocchio malandato arriva l'out in prima di pochissimo. Gerali affida il 9° ad Orta in quanto «Avevo la necessità di non far segnare loro ulteriori punti, speravo che Orta ancora fresco potesse terminare la ripresa» che inizia nel peggiore dei modi e dopo aver messo i primi due battitori in base se ne torna immantinente nel dugout. Entra Cicatello e riempie le basi. Nanni allora si affida alla strategia e ad una delle soluzioni che ha nel suo bagaglio. Squeeze perfettamente riuscito di Landuzzi, anche perchè ne esce un chopper di un paio di metri, e 6-3. Non contento, il manager bolognese "infierisce" e ne effettua un'altro con Alaimo il quale viene toccato verso la prima da Cicatello ma batte a casa il punto del 7-3.
Bologna i suoi uomini in qualche modo li fa muovere sulle basi e li porta a casa, Parma invece fa più fatica (ne sono la riprova le 22 valide battute nelle ultime due partite dedicate al lanciatore straniero, contro 9, ma con 0 punti fatti). In queste due partite, Bologna con quel poco, e la solidità del monte, torna a casa col 2-0 a favore, mentre Parma ha inanellato una serie di episodi sfavorevoli, per lo più "self made", ed è costretta ad inseguire. I ducali sono chiamati a quel recupero che hanno messo in pratica nel round robin e per farlo avranno bisogno anche di maggiore lucidità e tranquillità anche se il momento difficile indurrebbe a mettersi ulteriore pressione. Per la Fortitudo il modo migliore per giocarsi la serie al Falchi.
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