Italian Series, ecco la "gara-chiave"

Giovedì sera al Falchi il match che potrebbe dare una svolta alle finali. Betto (3 scudetti a Parma, altrettanti a Bologna) contro Corradini. Scattata la prevendita, atteso pubblico straordinario per la terza sfida

Gara3 della serie per il titolo si annuncia come la "partita chiave". Perché può avvicinare imperiosamente Bologna (già sul 2-0) allo scudetto 2010, ma… potrebbe anche avere il potere di rilanciare Parma e riaprire i giochi. Comprendete pertanto che si tratta di una gara delicatissima, quella di domani sera, la prima delle tre (o anche soltanto due) in programma allo stadio del baseball bolognese. Ora più che mai la solidità mentale, e la capacità di tenere sotto controllo le emozioni, giocheranno nelle due squadre un ruolo considerevole.
La Fortitudo UGF si presenterà davanti al proprio pubblico accompagnata da tutte le certezze di chi ha vinto, in trasferta, i primi due match. Ricordiamo i risultati: 2 a 1 nella sfida di venerdì della settimana scorsa (lanciatore vincente Jesus Matos, salvezza di Victor Moreno, lanciatore perdente Gustavo Martinez, RBI di Mazzuca, Landuzzi, Gasparri); 7 a 3 il sabato nella seconda sfida, ancora al "Nuovo Europeo" di Parma (lanciatore vincente per Bologna il rilievo Yulmann Ribeiro, salvezza di Fabio Milano, lanciatore perdente Marco Grifantini, 2 RBI per Mazzuca e Jairo Ramos, 1 RBI di Garabito, Landuzzi, Alaimo, Camilo, Munoz, Gasparri).
Il Cariparma si trova con le spalle al muro. In una situazione difficile, ma – attenzione – non di difficoltà. La squadra vista nelle prime due partite non è stata ovviamente esente da pecche, ha commesso ingenuità sulle basi ed espresso qualche incertezza difensiva, tuttavia l'immagine proposta è quella d'una squadra viva, intensa, energica, che può essere pericolosa nel box di battuta con tutti gli uomini del suo line-up. Le è mancata, in certi momenti, la lucidità necessaria per essere più concreta.
Io non ho visto particolari demeriti del Parma nel suo impatto pur poco felice con le finali-scudetto. Mi sembra giusto – viceversa – evidenziare i meriti di chi ha saputo allungare le mani sulle prime due partite ponendosi in una situazione che – adesso – è di privilegio.
Perché la Fortitudo UGF ha vinto due volte a Parma? Perché ha tenuto il campo – sempre – in maniera intelligente e lucida; perché si è proposta con un atteggiamento di grande umiltà. Rispettando le potenzialità degli avversari. Ma – nel contempo – senza averne paura, come indica la tranquillità psicologica che ha accompagnato gli uomini di manager Marco Nanni in entrambe le partite; perché ha saputo confezionare – sia il venerdì, sia il sabato – prestazioni difensive da grande squadra. Tutto nasce da qui: da una difesa reattiva e precisa che ha limitato la potenzialità offensiva del Cariparma, tenendone sotto controllo l'aggressività; perché la UGF ha tolto al Cariparma una sua prerogativa: il big inning. Non concedendo mai alla squadra di Gibo Gerali di predere fuoco e di entrare in stato di esaltazione. Ci sono state, nel corso delle prime due gare, alcune performances difensive da Major League da parte di Bologna. Due "numeri" di Infante e di Garabito sono stati assolutamente strepitosi, anche Joe Mazzuca ha compiuto prodezze a difesa dell'angolo caldo di terza base. Notevoli anche un paio di prese al volo in corsa di Bidi Landuzzi su battute velenosissime, lo stesso Landuzzi ha anche "fermato" due doppi tramutando in singoli potenziali battute extrabase. Né vanno dimenticati l'ottimo lavoro del seconda base Santaniello (molto coinvolto, sempre reattivo) e la grande sicurezza dimostrata da un altro giovane, il ventunenne Daniele Malengo, attentissimo e atletico nell'interpretare il ruolo di prima base; perché la Fortitudo ha avuto la sapienza, la capacità di eseguire bene le tante piccole cose che poi… sono quelle che fanno la differenza. Ad esempio, fare l'assistenza sulla base giusta. Ad esempio, tirare bene al taglio, tirare bene in occasione di doppio taglio. E' così che è stato eliminato Yepez a casabase in un arrivo "strettissimo" al quarto inning di gara2. Una caratteristica del Cariparma è anche quella di avere valide interne dal suo leadoff Stefano De Simoni. Ebbene, Joe Mazzuca, posizionandosi molto avanti, sull'erba, a circa due metri dal cuscino di terza, ha tolto a De Simoni questa possibilità.
Tatticamente la Fortitudo ha prodotto due partite esemplari. Proponendo anche alcune "giocate" a sorpresa, che raramente si vedono sui campi della IBL: i due "squeeze play" consecutivi nel suo ultimo attacco in gara2 per il sesto e settimo punto (bunt "valido" di Landuzzi sul catcher, arrivo a casabase di Carlos Infante con perfetta scelta di tempo; bunt di sacrificio di Alaimo, pop sul pitcher Cicatello, con Mazzuca che irrompe a casabase);
in attacco, Bologna ha quasi sempre fatto la giocata giusta al momento giusto. Ad esempio, sfruttando con abilità le base su ball. Già, le basi-ball: rappresentano un elemento che va tenuto molto in considerazione nel valutare le partite. Il Cariparma ne ha concesse complessivamente dodici, Bologna solo tre!
E adesso, che cosa può accadere? Paradossalmente, lontano da Parma, la banda di Gerali potrebbe prodursi in prestazioni più efficaci. Mi spiego: l'enorme e comprensibile coinvolgimento emotivo di tutta la città (Parma, che ha un prestigiosissimo passato alle spalle, aspettava da ben tredici anni di tornare a battersi per lo scudetto) sicuramente ha esercitato una fortissima pressione sulla squadra. Zileri e i suoi compagni sono apparsi contratti. Certamente l'impatto con le finali è stato difficile dal punto di vista psicologico. Hanno sentito in maniera pesante la responsabilità. Davanti ad un pubblico che ha gremito il "Nino Cavalli" parmense.
Ebbene, "liberati" da questa pressione, i giocatori del Cariparma potrebbero recuperare scioltezza e fluidità. E' vero che si trovano con le spalle al muro, ma è altrettanto vero che arriveranno a Bologna con tanta "rabbia" dentro. Da sprigionare.
Il veterano Manuel Gasparri ha lanciato un chiaro messaggio in tal senso. Sul sito del Cariparma, parlando delle prospettive per le gare di Bologna, il "battitore designato" della squadra di Gerali ha affermato: "Dobbiamo metabolizzare le sconfitte, mandarcele alle spalle. Dobbiamo poi andare in campo tranquilli e fare tesoro degli errori. Dopodichè giocare inning su inning, e fare attenzione. Magari usare un po' di malizia contro i battitori più ostici come Infante, Ramos, Mazzuca". Parole sagge, quelle del trentaseienne grossetano al servizio del Cariparma.
La Fortitudo UGF è a metà dell'opera. Però… l'opera va completata. Per stringere di nuovo in pugno lo scudetto, i campioni d'Italia in carica non possono permettersi di perdere neppure un grammo della grande attenzione con la quale hanno affrontato le gare di Parma. Il pericolo che la squadra bolognese adesso corre è rappresentato da un calo di tensione. Se abbassa la guardia, commette un errore imperdonabile. Se concede al Cariparma di riprendere coraggio e di esaltare tutta la potenzialità del suo attacco, la Fortitudo può rischiare di perdere l'inerzia. Che in questo momento è tutto dalla sua parte.
A sorreggere Jairo Ramos, Mazzuca, Infante, Garabito e compagni ci sarà un pubblico straordinario. Oggi – mercoledì, vigilia di gara3 – è stato un giorno di prevendita. Prevendita a Bologna, per il baseball? Sì. Roba quasi da non credere. E' avvenuto anche in qualche altra occasione, ma tempo fa, forse tanto tempo fa. Di sicuro, la prevendita di biglietti per partite della Fortitudo Baseball è un evento raro. La Fortitudo può dare il colpo di grazia al Cariparma, per riuscirci deve conservare la massima lucidità. E avere pazienza. Guai se si facesse catturare da una eccessiva frenesia.
Gara-3 è la partita dei lanciatori di scuola italiana. Nanni, skipper bolognese, mette fiduciosamente la pallina nelle mani sapienti di Fabio Betto. L'uomo dai lanci fastidiosi. Effetti, curve velenose, sapienza tattica, personalità, la capacità di "nascondere" la pallina. Il braccio non ha più la potenza d'una volta. Le palline di Betto hanno poca velocità, spesso arrivano lente, ma accompagnate da… cento effetti. Lui è uno specialista nel miscelare i lanci, nel cambiare location, nel capire in ogni momento qual è il tipo di lancio più indicato. Una curiosità: Betto, quando da giovane lanciatore emergente lanciava di potenza, ha giocato per cinque anni proprio a Parma. Dal 1994 al 1998. Facendo parte della squadra che ha vinto 3 scudetti e 2 Coppe dei Campioni. Ingaggiato dalla Fortitudo Bologna sul finire degli anni ‘90, ha saputo superare con un sacrificio ed una applicazione enormi un bruttissimo infortunio che lo ha costretto ad un delicato intervento chirurgico alla spalla. E' tornato. Tenacemente, orgogliosamente. E stagione dopo stagione s'è ritagliato nuovamente un ruolo da protagonista. Tre gli scudetti conquistati anche con Bologna (2003, 2005, 2009). In carriera ha vinto 103 partite.
Il rilancio del Cariparma è affidato a Roberto Corradini, lanciatore di buon controllo, tecnica pregevole, velocità nella norma, non un fuoriclasse, tuttavia pitcher affidabile con la caratteristica di far battere a terra. E poiché stavolta a difesa della terza base ci sarà l'espertissimo Orlando Munoz, con tutta la sua classe, c'è da pensare che il "diamante" del Cariparma (Dallospedale in seconda, Yepez shortstop e Munoz nell'angolo caldo) sia in grado di destreggiarsi molto bene se verrà spesso chiamato in causa.
"Siamo in una situazione privilegiata, l'inerzia è dalla nostra parte – commenta Stefano Michelini, presidente della Fortitudo Baseball – ma dobbiamo essere consapevoli che ci aspettano battaglie aspre. Mi attendo un Cariparma agguerritissimo. E dunque, non dobbiamo perdere nulla della determinazione e della concretezza dimostrate nelle due vittoriose partite di Parma. Il pericolo che corriamo è quello di sentirsi già vincenti. Oppure di farsi assalire dalla tensione o dalla paura di vincere. Però credo che non avverrà. Questa è una squdra che nei momenti-chiave, negli episodi decisivi sa sempre quel che deve fare. Mi sono piaciute la tranquillità e l'umiltà con le quali sono state affrontate le prime due partite: risorse fondamentali, da mantenere".

IL PROGRAMMA

Giovedì 2 settembre, gara3: UGF Bologna – Cariparma (stadio Gianni Falchi di Bologna, ore 21)
Venerdi 3 settembre, gara4: UGF – Cariparma (stadio Gianni Falchi, ore 21)
Sabato 4 settembre, eventuale gara5: UGF – Cariparma (stadio Gianni Falchi, ore 21).

Se saranno necessarie gara6 e (o) gara7, si tornerà allo stadio "Nino Cavalli-Europeo" di Parma il 10 e 11 settembre

Informazioni su Maurizio Roveri 192 Articoli
Maurizio Roveri, giornalista professionista, è nato il 26 novembre 1949. Redattore di Stadio dal 1974, e successivamente del Corriere dello Sport-Stadio, fino al gennaio 2004. Iscritto nell'Albo dei giornalisti professionisti dal luglio 1977. Responsabile del basket nella redazione di Bologna, e anche del pugilato. Caporubrica al Corriere dello Sport-Stadio del baseball, sport seguito fin dal 1969 come collaboratore di Stadio. Inviato ai campionati mondiali di baseball del 1972 in Nicaragua, del 1988 in varie città d'Italia, del 1990 a Edmonton in Canada, del 1998 in Italia, nonché alle Universiadi di Torino del 1970 e ai campionati Europei del 1971, del 1987, del 1989, del 1991, del 1999. Dal 2004 al 2007 collaboratore del quotidiano "Il Domani di Bologna" per baseball, pugilato, pallavolo.  

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