Il baseball europeo c'è e può competere alla pari con le più forti potenze mondiali. Olanda ed Italia, rispettivamente medaglia d'argento e di bronzo alla Coppa Intercontinentale 2010, hanno confermato gli ottimi progressi del baseball del Vecchio Continente. Mentre gli azzurri festeggiano uno storico terzo posto, c'è una comprensibile delusione in casa "orange" per la seconda finale persa contro Cuba.
Alle 6 del mattino di martedì la nazionale olandese è rientrata con un volo KLM da Taipei. A bordo Orlando Yntema, lanciatore dei Catania Warriors e grande protagonista a Taiwan, assente invece il manager Jim Stoeckel che ha rassegnato le dimissioni. L'allenatore statunitense non ha potuto prolungare la sua disponibilità con la selezione "dutch". Per motivi famigliari, Stoeckel e la moglie Suzy hanno dovuto salutare l'Olanda. Già prima dell'inizio della Coppa Intercontinentale, avevano lasciato la casa in affitto e soggiornavano all'NH Hotel di Hoofddorp, vicino all'aeroporto internazionale Schiphol. Stoeckel oggi ha detto "di non poter abbandonare completamente le attività negli Stati Uniti durante i dieci mesi di permanenza in Olanda. Spero di continuare a collaborare in qualche modo con il baseball olandese".
Lo skipper dell'Olanda era partito in direzione di Taichung un giorno prima della squadra assieme ai due lanciatori Tom Stuifbergen e Orlando Yntema per acclimatarsi un pò. Stuifbergen e Yntema sono stati schierati nella prima amichevole ma anche nella prima ufficiale del torneo contro l'Italia (10-0). Il partente Stuifbergen lasciava la palla ad Yntema nella quinta ripresa ed il lanciatore dei Warrior difendeva lo shut-out durante e ultime due riprese meritando la prima vittoria. Esordio migliore per l'ex-Giants che adesso veste la casacca della franchigia siciliana.
Anche contro la Thailandia, Yntema ha tenuto il mound per 1.2 riprese contribuendo al risultato finale di 7-2. Sabato 30 ottobre, giorno del 66esimo compleanno del papà Hans, Orlando Yntema è stato chiamato dal bullpen nell'ottava ripresa del match contro i padroni di casa di Taiwan quando il risultato era di 2-2. Il nativo dominicano ha conservato il giusto sangue freddo, lanciando 3 riprese e chiudendo da vincente al decimo inning grazie al fuoricampo da due punti di Mariekson Gregorius (finale 5-3). Un bel regalo davvero per papa Hans, con Orlando che trascina l'Olanda in finale.
All'Intercontinentale 2006 Cuba aveva dovuto lottare 11 riprese nella gara finale per battere gli olandesi 6-3, ma quest'anno i caraibici avevano ancora più energia. Nella prima fase quattro shut-out con 43 punti totali, primi punti subiti solo nell'incontro con l'Olanda in semifinale. Cuba recupera con gli orange e vince 6-3, batte il Giapone 4-1 e supera con non poche difficoltà l'Italia per 5-3.
Prima della finale i tulipani hanno ricordato le vittorie contro Cuba conquistate quest'anno a Rotterdam in amichevole, ma sopratutto la manifesta inferiorità (10-0) all'Haarlem Week. Tanto per darsi la carica giusta anche se poi Cuba ha compiuto l'ennesima impresa, battendo gli olandesi 4-1, pur rischiando la rimonta con le basi piene nell'ultima ripresa.
David Bergman (2-0, ip 7.2), Orlando Yntema (2-0, ip 6.2), Kevin Heijstek 1-0, ip 5.0), Leon Boyd (0.00, ip 8.1), Rob Cordemans (0.00, ip 5.1), Diegomar Markwell (2.53, ip 10.2) e Tom Stuifbergen (2.61, ip 10.1) sul mound di lancio, mentre la miglior media battuta è stata ottenuta dal giovane esterno centro Shaldimar Daantji (.381 con 7 singoli e un doppio), miglior slugger Curt Smith (.773 compresi 2 fuoricampo).
Infine, una curiosità dagli USA: l'ex-nazionale olandese Hensley Meulens ha festeggiato le World Series 2010 essendo hitting-coach dei San Francisco Giants. Meulens è stato un grande protagonista con la maglia arancione soprattutto come battitore: a Sidney nel 2000 legnò i due punti vincenti che consentirono all'Olanda di battere Cuba. E per la selezione caraibica, quella è rimasta anche l'unica sconfitta in una Olimpiade.
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