Catania e Godo vivono giorni di attesa. I problemi sono diversi, sugli etnei pende principalmente l'incognita campo di gioco mentre i ravennati hanno qualche difficoltà di natura economica, ma potrebbero esserci ricadute sulla prossima IBL. Soprattutto se si considera che in ballo ci sono due delle otto partecipanti al campionato venturo.
Delle "incertezze" dei Knights e dei Warriors si è discusso anche a Tirrenia in quella che è stata definita una "riunione operativa" delle franchigie della Italian Baseball League. Le due questioni sono da tempo sul tavolo del Presidente Fraccari che ieri ha parlato di "risoluzione entro una decina di giorni, in un senso o nell'altro" aggiungendo che "altre realtà sono pronte a subentrare". Sarebbero in questo senso state avanzate richieste "informali" allo scopo di sondare un'eventuale disponibilità a prendere parte alla IBL 2011: tra queste realtà il Novara (attualmente impegnata nella serie A federale) che però avrebbe preso tempo per decidere, mentre non c'è stato alcun contatto con Reggio Emilia che era stata data come potenziale candidata. Anzi, è stata proprio Graziella Casali, Presidente della squadra emiliana regina della serie A federale 2010, ad allontanare tale ipotesi: "Non abbiamo assolutamente intenzione di fare la IBL, sarebbe un bagno di sangue, essendo costretti a prendere giocatori da fuori. In questo momento preferisco stare a guardare. Ho invece prospettato l'idea di applicare il modello franchigie anche alla serie a federale. Noi saremmo pronti a farlo, insieme alla Fiorentina".
Il futuro di Catania e Godo tiene quindi banco in questa delicata fase di organizzazione delle attività del prossimo anno. Michele Consiglio, presidente del Comitato Regionale Siciliano della FIBS, riguardo al diamante di gioco dei Warriors, ha parlato di gravissimo problema da risolvere. "La squadra di IBL è l'unica che disputa un campionato di massima serie e non dispone di un impianto regolamentare. Abbiamo bisogno di uno stadio dove poter giocare ed anche ospitare manifestazioni non solo nazionali, ma anche internazionali. Soluzioni immediate non ne vediamo e stiamo cercando di tessere relazioni anche con altre discipline, creare sinergie. Pensare ad una IBL senza i Catania Warriors sarebbe una sconfitta per tutto il nostro baseball".
E sempre ieri a Tirrenia la franchigia siciliana ha chiesto una deroga per giocare al "Warriors Field" di Paternò, che però è privo di impianto di illuminazione. Dalla FIBS è arrivata la contro proposta, avallata dai rappresentanti delle altre franchigie, di disputare la prima gara delle serie in orario pomeridiano il venerdì a Paternò e di giocare poi le altre due partite sul terreno di Messina il sabato. Anche in questo caso, i Warriors hanno chiesto una decina di giorni per riflettere sulla possibilità di onorare l'impegno. Si creerebbe però anche un "precedente" visto che ci sono altre piazze importanti che in questo momento non hanno illuminazione ma che potrebbero ospitare partite della Italian Baseball League.
Infine, capitolo Godo. Sui Knights sono circolate nei giorni scorsi voci incontrollate circa una possibile defezione a causa del disimpegno da parte di alcuni sponsor. Rumors che hanno turbato, e non poco, il Presidente Lino Ceccarini che sta attualmente cercando nuove idee e nuove risorse: "Per ora non posso né confermare né smentire la partecipazione del Godo alla IBL 2011 – ha dichiarato a Baseball.it il numero uno della franchigia che include anche il Verona – E' chiaro che ci sono delle difficoltà, ma stiamo valutando con gli sponsor – che stanno attraversando momenti di crisi come tanti altri – l'impegno per il prossimo anno. Entro la fine della settimana contiamo di avere una situazione più chiara. Sono un ottimista di natura per cui mi sentirei di dire che faremo la IBL l'anno prossimo, ma sono anche una persona che sta con i piedi per terra. Siamo piccoli e non abbiamo la forza di altre società importanti come ad esempio Rimini o Parma, però ci teniamo ad essere coerenti: non vogliamo deludere nessuno, tecnici, giocatori e tifosi, iniziando un campionato e poi trovarci a rinunciare a metà stagione".
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