La nazionale è rientrata in Italia dopo i 15 giorni di partite e allenamenti in Florida e abbiamo voluto sentire il manager Marco Mazzieri per tracciare un bilancio. Il tecnico grossetano è complessivamente soddisfatto, anche se non tutto è andato come avrebbe voluto.
"Si è trattato di un periodo costruttivo – ha detto Mazzieri a BASEBALL.IT – abbiamo lavorato parecchio e disputato partite importanti. Molti hanno dato il massimo e devo ringraziare per l'impegno dimostrato in particolare i veterani Chiarini, Ramos, Infante e Santora. Dai giovani mi aspettavo un po' di più, non vorrei che qualcuno pensasse che essere convocati una o due volte in nazionale voglia dire essere entrati di diritto all'interno del gruppo. Mancando alcune pedine importanti per problemi di lavoro, i sostituti avrebbero dovuto avere un atteggiamento e un'attenzione al lavoro diversi". Il manager ha aggiunto: Avendo con noi due grandi personaggi come Piazza e Catalanotto che hanno messo a disposizione la loro esperienza, i giovani avrebbero dovuto utilizzarli maggiormente. Approfitto per ringraziare i due ex Major e spero che possano essere ancora con noi nei prossimi impegni internazionali. Naturalmente ringrazio anche Marco Nanni che, sostituendo Gerali impossibilitato a venire, ha dato un contributo molto alto".
Riguardo le partire disputate in Florida?
"Sono sostanzialmente soddisfatto. È stato molto difficile giocare dopo solo pochi giorni dal nostro arrivo considerando che parecchi giocatori non avevano visto il campo fino ad allora. Nella partita contro la selezione dei Mets abbiamo affrontato, tra gli altri, un lanciatore che tirava a 96 miglia, non il massimo per chi riprendeva in mano la mazza dopo diversi mesi. Abbiamo giocato molto bene con Florida, che ha schierato giocatori del roster dei 40 e gli invitati allo Spring Training: fino al settimo vincevamo 2-1, poi abbiamo perso ma abbiamo giocato intensamente. Non mi è piaciuto l'atteggiamento nella terza partita contro un gruppo di giovani diciottenni – ha proseguito Mazzieri – . Siamo scesi in campo convinti di affrontare una partita facile e abbiamo vinto solo in rimonta, ma esprimendoci male. Infine abbiamo disputato un incontro di 14 riprese contro i Nationals, essendo saltata una seconda partita per pioggia, e abbiamo perso 2-1 al termine di un'ottima prestazione. Tra gli altri abbiamo affrontato due lanciatori del bullpen dei 25 di Major".
Sappiamo che preferisci non parlare dei singoli, ma puoi dirci due parole su Oberto, reduce da un 2010 passato in infermeria?
"Junior veniva da due mesi in cui ha giocato in Venezuela; l'ho trovato in forma anche se ancora non è al 100{8f6d3c4686d4ac3cb60b1f7f6335c3908ce2e5f28a90e44ff740cf483bb88faf}".
Mazzieri non ha potuto contare su alcuni giocatori italiani impegnati negli Usa per gli Spring Training delle loro squadre. Tra questi Alex Liddi che la scorsa settimana ha avuto gli onori della cronaca per aver battuto in due partite consecutive un grande slam. Abbiamo chiesto al coach grossetano se in quei giorni lo ha sentito e cosa poteva dirci essendo stato uno dei tecnici che lo ha scoperto e aiutato in Italia fino a quando è stato scoperto agli Europei in Spagna nel 2005 dal magico mondo della MLB. "Ho cominciato ad allenare Alex nella Nazionale Cadetti nel 2003 e già allora aveva un sogno: arrivare in Major League. Adesso è veramente vicino. Ricordo l'inverno del 2004-2005 quando venne a Grosseto per allenarsi in battuta e la sua ottima partecipazione al WBC del 2009, oltre ai suoi allenamenti a Tirrenia quest'inverno".
Pensavi potesse entrare subito nei 25 dei Seattle Mariners?
"No, avevo indicazioni che comunque fosse andata durante lo Spring Training avrebbe iniziato dal triplo A. I Seattle sono abituati a non correre nell'inserire giocatori in prima squadra, in più hanno in terza Figgins che lo scorso anno ha firmato un quadriennale da 45 milioni di dollari. Dovrà continuare a lavorare bene e a settembre potrà entrare nei 40 e sperare in qualche apparizione".
In battuta si sta comportando bene, ma in difesa è all'altezza della MLB?
"Per i prima e terza base la cosa più importante è la potenza in battuta, se riescono bene in questo, un modo per giocare lo trovano".
Cosa puoi dirci degli altri italiani impegnati negli Stati Uniti, alcuni dei quali per questo motivo non sono venuti in nazionale?
"Ho sentito Panerati e Maestri, ma non avevano ancora iniziato a giocare. Maestri, pero, è stato invitato per un weekend ad aggregarsi alla prima squadra. Pizziconi, Lucati e Martone si stanno allenando, mi auguro che durante questa stagione possano crescere ancora".
Commenta per primo