La notizia è clamorosa. Da fonti solitamente attendibili, si è appreso che Victor Moreno non proseguirà la sua avventura con i Detroit Tigers. L'esperto lanciatore venezuelano sarebbe già stato "tagliato" dalla franchigia di MLB e a questo punto sembra possibile – anzi, molto probabile – il suo ritorno in Italia, a Bologna, per indossare nuovamente la casacca della Fortitudo Baseball.
Il club bolognese sta dunque per ritrovare il suo magico closer, "l'eroe di Barcellona" per quella performance che il 26 settembre scorso permise alla Fortitudo di vincere in rimonta la European Cup 2010 (la Coppa dei Campioni del baseball). Quel giorno Victor Moreno, salito sul monte in un momento delicatissimo, al decimo inning, con i tedeschi dell'Heidenheim Heidekopfe che s'erano appena portati in vantaggio (1-0), realizzò qualcosa di assolutamente strepitoso e straordinario. I tedeschi, sulle ali dell'entusiasmo per il punto segnato, attaccavano in una situazione favorevolissima: basi piene e nessun out. Sembrava impossibile che la Fortitudo non subisse almeno un altro punto! Sarebbe bastata una volata di sacrificio…
Victor Moreno quel giorno dell'esasperante finalissima dimostrò che la parola impossibile non esiste (o quasi). Inchiodò i tedeschi. I primi due battitori che affrontò li mise strikeout. Rimasero impietriti, mentre palle di fuoco da 93 miglia passavano davanti ai loro occhi. Non ebbero neanche il tempo d'una reazione… Poi, un lancio carico di effetti costrinse il terzo battitore a colpire male, talmente male che fu un gioco da ragazzi per la difesa bolognese eliminarlo. Tre out veloci, l'uno dopo l'altro. L'exploit di Moreno permise alla Fortitudo di non subire un altro punto (o di più). Trasmettendo – nel contempo – coraggio e aggressività al line-up bolognese che, nel proprio turno d'attacco, riuscì in maniera esaltante a ribaltare il destino della partita e della Coppa.
Poi, Moreno è rientrato in Venezuela. E ha giocato fortissimo il campionato invernale del suo Paese, il più competitivo e il più importante fra quelli del Caribe. E' stato un protagonista nella Liga Venezolana de Beisbol Profesional (LVPB), con Los Tigres de Aragua. Talmente efficace da guadagnarsi l'invito allo spring training dei Detroit Tigers e un contratto di Triplo A. Clamoroso questo interesse per un giocatore non più giovane, già trentaduenne. Una opportunità da afferrare al volo. L'ultimo treno per poter arrivare in Major League, il sogno d'una vita. Ci ha provato, Victor. Ci credeva. Ci credeva fortemente alla possibilità che arrivasse, nel corso della stagione, una chiamata dal "mondo dei marziani". La concorrenza, però, è spietata a quelle dimensioni. Sono in tanti a dare la caccia ad un posto in MLB. In tanti, e bravi, e più giovani di lui. Così Victor, nei giorni scorsi, si è sentito dire: "Ti dobbiamo mandare in Doppio A".
Lui non ha accettato. Così, almeno, ci risulta. No, ricominciare daccapo, no. Ci ha già giocato, nel livello AA, quand'era ragazzo e aveva 24 anni. Tornare indietro non ha senso.
L'uomo di Puerto Cabello ha capito che il sogno di arrivare in MLB non si realizzerà più. E allora, meglio smettere di illudersi. E' saggio essere realisti. E dire addio all'America e alla suggestiva opportunità che Victor sperava potesse prolungarsi tanto, tanto di più.
Ok, non è andata come sperava. Però ci ha provato, doveva farlo, per non avere – un giorno – dei rimpianti. Adesso Victor Moreno è disponibile per la sua Fortitudo. Può tornare a Bologna. Ed essere di nuovo un importante interprete con la casacca della Fortitudo, come nelle stagioni 2009 (scudetto) e 2010 (European Cup e Coppa Italia). E Sendy Rleal? Con lui come la mettiamo? A livello di normativa federale non dovrebbe esserci alcun problema, poiché il lanciatore dominicano (che era stato scelto dalla Fortitudo il 21 marzo per rimpiazzare Moreno) è ancora nella Repubblica Dominicana in attesa di ottenere il "visto". E pertanto dirgli "no, non ti prendiamo più" e sostituirlo dovrebbe essere possibile. Ovviamente bisognerà accordarsi con lui per l'eventuale rescissione di un contratto firmato.
La Fortitudo Unipol presumibilmente avrà ancora la "coppia delle certezze" (Matos-Moreno) al via dell'Italian Baseball League 2011. Per Jesus Matos sarà l'ottava stagione consecutiva nel nostro campionato. Tutte con la divisa di Bologna. Qui si è coperto di gloria. Due scudetti, una Coppa dei Campioni, 77 partite vinte nel campionato italiano in 7 stagioni e 933 strikeout. Le statistiche (calcolate sulla regular season) collocano il pitcher dominicano di San Pedro de Macoris leader stagionale per ERA nel 2005 (0.88), 2006 (1.47) e 2010 (1.44); leader per partite vinte nelle stagioni 2007 e 2010(10); nonchè leader per quattro volte degli strikeout: 150 nel 2004, 141 nel 2005, 136 nel 2006, 118 nel 2009.
Nella prima partita di collaudo pre-season, domenica, Jesus ha subìto fuoricampo dal suo ex-compagno di squadra Davide Dallospedale nella finale del "Memorial Ferrarini" a Collecchio. Il torneo è stato vinto dal Cariparma, 3 a 0 contro una Fortitudo Unipol che ha lasciato qualche corridore di troppo sulle basi. Non c'è da sorprendersi dell'homer concesso da Matos nei suoi primi lanci "italiani" della nuova stagione. Jesus è arrugginito in questo momento, ha lanciato poco poco quest'inverno, dunque deve recuperare ritmo e riprendere confidenza con il mound. L'importante, per manager Nanni, è che Matos sia al meglio della condizione e lanci con efficacia nei momenti giusti della stagione. Una stagione che si annuncia molto intensa.
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