Zunino guida Florida nella Finale NCAA

Al via le gare decisive che assegneranno il titolo 2011 del campionato universitario. Di fronte i Gators della Florida e i Gamecocks della South Carolina. Favoriti gli Alligatori ma i Galletti non vorranno cedere lo scettro

In un'edizione delle College World Series caratterizzata da novità importanti come il nuovo impianto di gara (TD Ameritrade Park) e le mazze utilizzate, un fattore è rimasto costante: l'equilibrio e lo spettacolo che le otto partecipanti hanno garantito nella settimana appena trascorsa ad Omaha, nel Nebraska, dove anche la piena del fiume Missouri è sembrata "limitarsi" per consentire il normale svolgimento delle gare.
Florida e South Carolina arrivano imbattute alla finale NCAA, al meglio delle tre partite, a testimonianza della loro forza e quella della Southeastern Conference a cui entrambe appartengono. I "Gamecocks" della Carolina del Sud, campioni in carica, sono chiaramente alla caccia del secondo titolo NCAA consecutivo, mentre i Gators sono alla seconda serie di finale dopo quella sfortunata del 2005 quando vennero sconfitti da Texas in due partite. Da segnalare che durante la regular season le due compagini si sono affrontate nel mese di marzo in una serie che ha visto prevalere South Carolina.
I favori del pronostico sembrano pendere dalla parte dei Gators di Kevin O'Sullivan, autori di una stagione fantastica che li ha visti al primo posto del ranking NCC per un lungo periodo. Tutto ciò grazie all'apporto di un pacchetto lanciatori completo e profondissimo ottimamente guidato dietro il piatto di casa base dal ricevitore Mike Zunino (figlio – lo ricordiamo – dell'ex-Fortitudo anni '80 Greg), giocatore dell'anno nella Southeastern Conference con statistiche impressionanti anche nel box di battuta (.366 di media battuta e 18 fuoricampo): Anche se finora in queste College World Series sta battendo con un modestissimo .167 frutto di un 2 su 12 nel box.
I Gators di Florida sono arrivati alla finale eliminando prima Texas e quindi i rivali di Vanderbilt in due sfide equilibrate e risolte dai rilievi, mentre SouthCarolina è giunta alle College World Series battendo prima Texas A&M e poi la testa di serie numero 1, ovvero Virginia contro la quale i Gamecocks (galletti da combattimento nella traduzione italiana) hanno dato vita ad una seconda partita da leggenda: una gara risoltasi solo al tredicesimo inning dopo che il closer Matt Price (protagonista anche nella vittoria del titolo NCAA 2010) è uscito per tre volte senza danni da situazioni di base piene contro il temuto attacco dei Cavaliers.
I due manager hanno già annunciato i partenti della prima sfida che saranno Hudson Randall per Florida (11 vittorie e 3 sconfitte con un 2.24 di media pgl) e per South Carolina il "freshman", quindi al primo anno, Forrest Koumas (6 vinte ed 1 persa con 3.07 di media pgl).
Analizzando i rosters delle due squadre, segnaliamo fra i Gators l'interbase Nolan Fontana ed il seconda base Josh Adams (la miglior coppia da doppio gioco della NCAA), l'esterno destro Preston Tucker (4 su 14 con 6 RBI per lui alle College World Series 2011) e l'esterno centro Bryson Smith. Mentre tra le fila dei "Galletti" della South Carolina ricordiamo il talentuoso esterno, da poco rientrato in squadra dopo un lungo infortunio, Jackie Bradley Jr., il forte prima base Christian Walker, l'esterno sinistro di origini italiane Evan Marzilli ed il battitore designato Brady Thomas (5 su 14 con 3 RBI). Anche queste decisive ed emozionanti sfide per il titolo NCAA 2011 potranno essere seguite in Italia sul canale 214 ESPN America del bouquet Sky.

Informazioni su Andrea Palmia 160 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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