Gara1 delle Italian Baseball Series è della Danesi Nettuno (11-12). Sono serviti 12 inning e oltre quattro ore e mezza di gioco per decretare il vincitore della prima sfida tricolore. Una sfida che non si è fatta mancare nulla, come si conviene a una vera finale. Sembrava tutto facile per la T&A, in vantaggio 7-0 al 4° e 9-3 al 5°, ma i ragazzi di Bindi non avevano fatto i conti con il solito cuore nettunese. Dieci pitcher impiegati sul monte, un punteggio che poco ha a che vedere con la partita di finale riservata ai lanciatori stranieri, ma questi sono i play-off. E a questo punto c'è da credere che le Italian Baseball Series non finiranno tanto presto.
La partita. Da Silva comincia con qualche ball di troppo, Caradonna e Retrosi lo portano sul conto pieno ma quando è il momento di girare, le mazze di Nettuno sparano a salve. Dall'altra parte è invece Mazzanti a mettersi subito in luce con due belle giocate difensive che tolgono le castagne dal fuoco a Wilson. Al 2° però la partita prende già la strada di San Marino: lo yankee della Danesi gira al largo da Jairo Ramos (4 ball) e Vasquez trova la prima valida della gara (singolo a destra). Dopo l'innocua volata di Chapelli è però Rosario a combinarla grossa: sulla battuta in diamante di Avagnina, potenzialmente da doppio gioco, l'interbase di Nettuno commette un erroraccio che fa segnare Jairo Ramos (1-0) aprendo la crisi di Wilson. Imperiali batte valido a destra (2-0), il pitcher colpisce Albanese e Granato (3-0) e Pantaleoni piazza la volata a destra (4-0).
La ferita ormai è aperta e continua a sanguinare al 3°: Jairo Ramos e Chapelli toccano Wilson, Avagnina scavalca Retrosi (doppio) e San Marino vola sul 6-0. Per lo yankee di Nettuno è già tempo di doccia, entra Leal che non può evitare il settimo punto (singolo di Imperiali sr e battuta in diamante di Albanese). Sul 7-0 sembra che la partita possa scorrere velocemente fino al 9°, invece la Danesi non molla e al 5° va a sporcare la fin lì impeccabile prova di Tiago Da Silva: Renato Imperiali mette a dura prova Pantaleoni (valida interna) e con 2 out arrivano il bel drag bunt di Retrosi e soprattutto il fuoricampo al centro di Rosario che si riscatta dall'errore in apertura (7-3).
Mai svegliare il can che dorme. La T&A si avventa su Leal e costringe anche il cubano a scendere dal monte: ci pensano Vasquez e i doppi di Chapelli e dello scatenato Francesco Imperiali (9-3). Ce n'è abbastanza per lasciare in dug-out Da Silva e affidarsi a Cubillan, il re del pgl in regular-season. Invece l'impatto del rilievo venezuelano è disastroso e la partita cambia improvvisamente registro al 6°: base a Camilo, colpito Ramos, base a Sparagna. Renato Imperiali trova il singolino del 9-4, Ambrosino e Caradonna restano al piatto ma la legnata in ritardo di Retrosi va a spegnersi nell'angolino più lontano all'esterno destro. E' il triplo che ripulisce le basi e rivitalizza Nettuno sia in campo che sugli spalti (9-7). Rosario piazza la valida (9-8), Bindi mette Palanzo e Camilo pareggia (9-9). L'inerzia adesso si sposta sulla sponda nettunese ma al cambio di campo è un errore di Ambrosino sulla valida di Vasquez a far toccare a Jairo Ramos (valida) il piatto di casa base (10-9).
Finita? Nemmeno per idea, anzi. La Danesi costringe Bindi a togliere anche Palanzo giocando la carta Bonilla, fin lì tenuto a riposo. Il terzo rilievo dei titani viene accolto da Ambrosino con la valida del nuovo pareggio (10-10) ma si riprende alla grande. Caradonna e Retrosi falliscono una ghiotta occasione con due uomini in posizione punto, l'intenzionale a Rosario manda Mazzanti a battere con le basi piene ma la T&A se la cava con un'innocua volata al centro del bomber nettunese. Bagialemani intanto si gioca Escalona e con Bonilla è un gran duello.
Le occasioni, anche clamorose, non mancano né da una parte nè dall'altra ma sembra che nessuno la voglia vincere. Si arriva al 12° e stavolta i laziali salgono sul treno: errore di Chapelli su Caradonna, bunt di Retrosi, base a Rosario e capitan Mazzanti, fino a quel momento improduttivo, piazza la valida del vantaggio (10-11) che Camilo arrotonda su Martignoni (10-12). Adesso tocca a Gutierrez stringere i denti, un doppio di Vasquez illude ancora i titani (11-12) ma stavolta finisce così, con il pubblico nettunese che esulta insieme ai suoi eroi.
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