Compatto, determinato, gagliardo. E' un Nettuno che non abbassa mai la guardia, che non fa sconti all'avversario, che batte, difende e convince sul mound. E che alla fine trionfa. Per la seconda volta in quel di Serravalle (10-3 il finale di garadue delle Italian Series) contro un San Marino che sembra la brutta copia di quello che ha dominato e brillato in regular season. Una squadra frastornata, quasi attonita quella dei Titani di fronte al cospetto dei "fucilieri del Tirreno" che anche stanotte non hanno esitato a dar fuoco alle polveri ed hanno soffocato i lanciatori avversari con 16 valide all'attivo. Quattro portano la firma del 19enne Mirco Caradonna, un altro di quei giovani straordinari assieme a Retrosi (2 su 3), Ambrosino (3 su 4, stellare in difesa) e Imperiali, che stanno vivendo un momento di grazia assoluta e che al tempo stesso cominciano a far sognare Nettuno. E adesso questa insostenibile Danesi viaggia verso lo Steno con un 2-0 in cascina, importante sì ma su cui sicuramente Bagialemani (conoscendolo) inviterà a non gongolarsi troppo.
Il secondo confronto di finale il Nettuno lo ha giocato "da manuale". Sfruttando al meglio ogni spazio in base, ogni opportunità offensiva, sorretto sul mound da un solido Carlo Richetti che con quella di ieri sera ha sfondato il tetto delle 50 vittorie in carriera da quando è in Italia. E San Marino? Propone Granados in pedana che incassa 5 punti in 5.2 riprese, Suardi all'esterno destro, Chapelli in prima, Vasquez interbase a causa dell'assenza (pesante) di Anthony Granato.
Spetta al Nettuno rompere il ghiaccio già al primo attacco. Retrosi colpito arriva a casa base grazie al grande doppio a sinistra di Juan Camilo che a sua volta segna il raddoppio con il singolo di Rosario.
Il Nettuno preme sull'acceleratore e aumenta il vantaggio al secondo attacco. Con due out, Ambrosino legna un pesante doppio al centro e vola a casa per il 3-0 sulla seconda valida di Mirco Caradonna. Il San Marino reagisce nella parte bassa del terzo inning. Segna l'ex-Duran su valida di Vasquez (3-1). Con corridori agli angoli, Chapelli direttamente su Richetti che tenta di afferrare la pallina a mano nuda, ma non ci riesce ed entra il 3-2. Ancora Nettuno al quarto con la seconda valida della serata di Ambrosino che corre velocissimo per il 4-2 sull'ennesima battuta di Caradonna. La sesta ripresa è nuovamente di matrice verdeblu: con due out, base ad Ambrosino (fuori Granados dentro Martignoni) che si lancia per il 5-2 in virtù del profondo triplo al centro del "solito" Caradonna che poi va per il 6-2 grazie a Retrosi.
Da "standing ovation" poco dopo la prodezza di Duran sulla bordata di Peppe Mazzanti che l'esterno della T&A agguanta perentoriamente oltre la recinzione al centro. All'ottavo il Nettuno mette la parola fine sull'incontro: Sparagna esordisce battendo una valida a sinistra, avanza sul bunt di sacrificio di Imperiali, "Texas" di Ambrosino che consente alla Danesi di avere corridori agli angoli. Retrosi è preciso e batte valido, 8-2. Bagialemani toglie l'affaticato Richetti per Pezzullo, mentre la difesa nettunese è guardinga e sbroglia qualche situazione complicata. Nell'ultimo attacco, i mai sazi nettunesi piazzano altri 2 punti: doppio di Mazzanti che poi avanza in terza su un lancio pazzo e a punto su una battuta interna di Rosario. Sparagna trova un doppio lungo linea a sinistra che realizza poi il 10-2 su singolo di Imperiali. Il punto finale è del San Marino (10-3) grazie ai singoli di Jairo Ramos, Vasquez e Imperiali. Serie ora sul 2-0 per Nettuno che vola sulle ali dell'entusiasmo, mentre Bindi e tutto il San Marino sono chiamati a fare quadrato per non essere sbattuti fuori dalle finali che ora si spostano sul litorale romano.
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