Gli Yankees e quei 3 homer per la storia

I Bronx Bombers continuano a mietere record: stavolta sono stati capaci di legnare 3 grand slam in una sola gara. Intanto Arizona allunga su S. Francisco, mentre i Brewers (21-5 ad agosto) sono ad un passo dalla post-season

E' di qualche giorno fa ma ci piace ricordarlo e sottolinearlo. Un altro record, e che record, da esporre nella gremita bacheca dei New York Yankees. E' arrivato il 25 agosto, per la precisione, quando la squadra di Joe Girardi ospitava in casa gli Oakland A's. Nella roboante vittoria per 22-9 con la quale i "Bronx Bombers" hanno liquidato i malcapitati avversari si sono visti ben 3 grand slam ad opera di Robinson Cano, Russell Martin e Curtis Granderson che hanno contribuito a ribaltare il parziale di 1-7 con il quale i californiani avevano chiuso in vantaggio il terzo inning. Il tris realizzato in un solo match (al quinto, sesto ed ottavo inning) rappresenta un record assoluto nella storia della Major League. New York, con due partite da recuperare visto lo stop dovuto al passaggio dell'uragano "Irene" sulla East Coast, si mantiene a meno 2 dalla vetta della East Division dominata ancora dai Boston Red Sox che con 82 vittorie e 51 sconfitte dominano la American League. I ragazzi di Francona nonostante un monte di lancio con medie non eccelse continuano a sorridere grazie ad un attacco dai numeri sorprendentemente alti. Una media battuta di .297 che ha prodotto 718 punti complessivi, 1.303 valide e 166 fuoricampo. Nessuna squadra ha fatto meglio dei BoSox in attacco. Tra poche ore Boston e New York si affronteranno per l'ultima volta al Fenway Park, penultima serie da 3 della stagione (l'ultima si terrà a New York dal 23 al 25 settembre). C'è da credere che le vittorie ottenute in queste due ultimi scontri diretti saranno determinanti per conoscere chi delle due otterrà il pennant di East Division e chi, con molta probabilità, arriverà alla post-season passando per la conquista della wild card. La seconda di questo girone, attualmente gli Yankees, mantiene infatti saldamente il comando della wild card, visto che la terza è un'altra protagonista della East Division, Tampa Bay, a -6.5, e con i Los Angeles Angels lontani a 8 lunghezze. A proposito di Anaheim va detto che al roster californiano, nonostante tutti gli sforzi di Mike Scioscia, manca sempre un soldo per fare una lira. Arrivati in un ottimo stato di forma allo scontro diretto contro Texas per la conquista della West Division e ad un passo dall'aggancio alla vetta, i padroni di casa hanno inaspettatamente vinto ad Arlington la serie per 2-1 riportandosi di nuovo a 3 lunghezze dagli inseguitori. Dopo la batosta interna nella gara da 4 di metà agosto (3-1 per i Rangers), Scioscia aveva preparato con cura lo scontro diretto modificando anche la rotazione dei partenti. Il risultato però è stato ancora negativo ed ora bisognerà di nuovo attendere fino all'ultima serie di questa stagione quando Rangers ed Angels si troveranno di fronte per l'ultima volta, ancora in California, dal 26 al 28 settembre. La ventesima vittoria in stagione di Justin Verlander, record personale del 28enne partente dei Tigers, rilancia ancora di più Detroit in vetta alla Central Division della American League. Il roster di Jim Leyland adesso ha 6 lunghezze di vantaggio su Chicago e 6.5 su Cleveland, ma entrambe sembrano in evidente difficoltà. Nelle ultime 10 gare i Tigers hanno perso solo 2 volte, mentre i White Sox non sono andati oltre il 5-5 e gli Indians sono stati in grado di vincere solo 3 volte.
Anche nella National League un lanciatore partente sta facendo le fortune della propria squadra. Si tratta del 27enne Ian Kennedy che domenica ha raggiunto per la prima volta in carriera la vittoria numero 17 regalando così agli Arizona Diamondbacks un nuovo allungo sui rivali dei San Francisco Giants nella West Division. La sesta vittoria consecutiva (3 a Washington ed altrettante interne contro San Diego), permettono ai D-Backs di portare a +4 il vantaggio sui vincitori dell'anello 2010 candidandosi come unica vera sorpresa di una stagione che ha regalato poche novità. Il roster di Kirk Gibson è chiamato adesso alla prova del nove, visto che dopo una serie interna con Colorado, terza forza del girone a -11 dalla vetta, dovrà far visita proprio ai Giants. Nella Central Division continua la trionfale camminata dei Brewers, sempre più leader del girone grazie alle 10.5 vittorie di vantaggio sui Cardinals, al secondo posto. Le 21 vittorie su 26 gare giocate rappresentano il miglior "score" mai realizzato in un mese dal lontano giugno 1978 ed il complessivo 81-54 con cui Milwaukee si candida alla post-season è molto vicino al record della NL, attualmente detenuto da Philadelphia (83-46). A proposito di Phillies va segnalato che il roster di Charlie Manuel, fermo ai box in questi giorni sempre per l'uragano Irene, continua a dominare la East Division con Atlanta che arranca a 6 lunghezze di distanza. La fortuna di Philadelphia è stata costruita sul monte di lancio che mantiene la leadership in fatto di media PGL (3.02) e di punti concessi (427). L'attesa adesso è per il doppio confronto settembrino proprio contro i Braves che avverrà tra il 5 ed il 7 in Pennsylvania e tra il 26 ed il 28, ultima serie della stagione regolare, in Georgia. La sensazione è che comunque vadano le cose troveremo entrambe le franchigie nella post-season visto che nella corsa per la wild card il vantaggio dei Braves su San Francisco, secondi nella classifica, è di 8 partite e mezza.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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