Garasette dice forte e chiaro T&A (10-1). Trascinata dal suo box di battuta (2 homer e 4 doppi su 12 valide), la formazione sammarinese si cuce sul petto il secondo scudetto della sua storia e infrange ancora il sogno di Nettuno, costretto a cedere di fronte ai titani ancora alla bella come nel 2008. La Danesi spreca troppo in avvio, la batteria pesante di San Marino non perdona e affossa le speranze laziali con un big-inning da 5 punti alla seconda ripresa. Stavolta non c'è spazio per la consueta rimonta degli uomini di Bagialemani: Bonilla blinda il vantaggio e trasforma il resto della partita in una passerella trionfale. Se Bindi conferma la rotazione consegnando la pallina al suo straniero, Bagialemani invece sorprende tutti lasciando in dug-out Wilson e affidandosi invece al veterano Leal.
Sorretto dal solito eccezionale seguito di tifosi, il Nettuno mette subito pressione su Bonilla. Il partente della T&A comincia con tre ball su Caradonna ma lo mette al piatto, a vincere il duello è invece Retrosi che dopo un ottimo turno batte la prima valida della serata. L'esterno nettunese avanza sulla battuta in diamante di Camilo (che gira il primo lancio), ruba la terza e dopo la base a Mazzanti fa esplodere la torcida laziale sul fortunoso texas di Kelly Ramos che va a baciare la linea di foul dietro a Pantaleoni (0-1). Con la rubata di Ramos, la Danesi porta ancora due uomini in posizione punto ma stavolta Sanna batte su Granato e la fuga non comincia. Leal esorcizza la reazione dei titani mentre Bonilla continua a spendere lanci anche al 2° riempiendo le basi con due out (due le valide tirreniche oltre all'errore di Vasquez su Ambrosino) ma cavandosela ancora a buon mercato (battuta in diamante di Camilo). Per Nettuno sono già 5 i rimasti in base in 2 riprese, troppi per una bella scudetto.
E la punizione è immediata. Al cambio di campo Chapelli strappa la base a Leal ma è molto più pesante la prima valida sammarinese: un fuoricampo a destra dell'ex di turno Duran che timbra il sorpasso (2-1). Il cubano accusa il colpo, Imperiali la sbatte contro la recinzione al centro, singolo a sinistra di Granato (3-1) e gran fuoricampo di Pantaleoni che esalta San Marino (5-1). Finita presto e male la partita di Leal, comincia quella di Escalona. Ma anche per il mancino c'è davvero poca gloria. Le scatenate mazze di Bindi non risparmiano nemmeno l'ex compagno: valida di Chapelli, bis di Duran al centro e altro doppio di Francesco Imperiali che scavalca Retrosi (7-1). Il pitching coach Scerrato prova a tappare la falla con Gutierrez: il pitcher iberico lascia al piatto Albanese e poi viene salvato da una prodigiosa presa in corsa di Ambrosino sul legnone di Granato. Gli ottimi Renato Imperiali e Ambrosino provano a dare una scossa al 4° ma non fanno altro che incrementare il numero dei rimasti in base (7). Bonilla è rinfrancato, Granato dà spettacolo in difesa e l'attacco non si ferma più. Al 5° tocca anche a Gutierrez incassare il suo fardello: Duran tocca un lungolinea a destra (doppio), anche Imperiali resta a mille (singolo e 8-1), Albanese si iscrive al festival dell'extrabase (doppio alla recinzione, 9-1) e il texas di Granato porta San Marino in doppia cifra (10-1).
Bonilla completa 7 riprese (7 valide, 2 basi e 6 strike-out) e all'8° sale Cubillan ma ormai è solo un count-down verso il trionfo T&A. L'ultimo out parte dal guanto di Pantaleoni che elimina Caradonna in prima: San Marino può dare il via alla festa.
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