E' arrivato il momento delle celebrazioni. Tutta Arezzo, domani, vivrà una memorabile giornata di riconoscimenti e di festeggiamenti per i neo campioni d'Italia di baseball e softball. Si comincerà al mattino, in Piazza della Libertà, dove ha sede il Palazzo Comunale, con il sindaco Giuseppe Fanfani che saluterà gli atleti della Bancaetruria e le atlete della Monnalisa Under 21. Poi nel pomeriggio, a partire dalle 18, in via Simone Martini (zona Giotto), dove ci sono i due diamanti di gioco, la grande kermesse con giocatori, tifosi ed appassionati, una festa cui sono state invitate anche altre società toscane.
Fabrizio Casalini, Presidente dell'Arezzo, si gode giustamente il momento prima di ripartire per la prossima stagione a difesa del tricolore. I suoi ragazzi hanno concluso, come meglio non potevano, una galoppata lunga quasi 6 mesi ed impreziosita da 27 successi. Una striscia di vittorie con un lietissimo fine. Tricolore.
Presidente, vi sono bastati soli 3 anni per raggiungere la vetta della serie A federale e laurearvi campioni. Può dirci qual e' il segreto dell'Arezzo?
Nessun segreto particolare, c'è stato solo il lavoro della società mirato ad allestire in questi anni di serie A un team in grado di disputare sempre un campionato di buon livello e non accontentarsi di navigare a metà classifica.
Ma quando, insieme alla squadra, avete capito che potevate farcela? E vi sentivate pronti per la grande occasione?
Fin dalle prime gare ho avuto la sensazione che la squadra era ben assortita e con un potenziale importante soprattutto in attacco, poi man mano che il campionato proseguiva la sensazione si è trasformata in certezza e abbiamo capito che quest'anno avremmo potuto combinare qualcosa di veramente buono. Ed è stato in questo momento che valutando i risultati e in previsione di una post season, abbiamo deciso di rinforzare il monte con un lanciatore ASI d'esperienza come Michael Zambelli, che è entrato in campo in gare decisive, come l'esordio vincente contro la Palfinger Reggio Emilia, dando la spinta necessaria alla squadra per l'accesso ai play-off.
Cosa ha provato personalmente quando è arrivato l'ultimo out?
La soddisfazione di chi pensa di raggiungere un obbiettivo per tanto tempo e poi si rende conto in un attimo che l'obbiettivo è li nelle sue mani, una sensazione di incredulità.
E il momento che non dimenticherà mai più in tutta la sua vita?
Credo che la conquista di un titolo italiano nella vita di una società sia un evento che non capita tutti i giorni. Di conseguenza sarà difficile per me dimenticare questa stagione che ha regalato alla società una cosi grande soddisfazione.
A chi si sente di dire grazie e a chi dedica il successo.
Un ringraziamento alla mia famiglia, alla quale, per la società, ho sicuramente sottratto tanto del mio tempo libero. E se me lo consentite questo successo lo dedico un po' anche a me stesso, per la fatica, l'impegno e l'amore che ho dedicato alla società, anche in momenti in cui sarebbe stato più semplice fare la valigia e andare al mare.
Qual e' il complimento che le ha fatto più piacere ricevere…
Quello di mio figlio, che è anche uno degli atleti della squadra.
E il rapporto con la città?
Ad Arezzo non esiste una tradizione nel baseball anche se la società è stata fondata nel 1975. Solo negli ultimi anni, grazie all'intensa attività che svolgiamo, i 12 anni del torneo Tuscany Series, la promozione del baseball in A e del softball in A2, si è fatta conoscere e apprezzare. E' quindi un rapporto sostanzialmente buono, anche se definirei superficiale e poco radicato nella gente.
San Marino in IBL, voi in serie A. Pura coincidenza o effettivamente accordo vincente?
Non possiamo certo dire che l'accordo con il San Marino Baseball, iniziato con questa stagione, abbia influito in modo determinante sui nostri successi. Però devo dire che prima dell'inizio dei campionati e nella prima fase, tra le società vi è stata una notevole collaborazione volta al perfezionamento dei roster, in particolare quello del Bancaetruria, e allo sviluppo di sinergie di carattere tecnico-organizzativo. L'accordo di franchigia siglato con gli amici di San Marino ha una durata di 3 anni per cui sarà nel corso della prossima stagione che potremmo vedere gli ulteriori sviluppi della franchigia.
Lo spettacolo adesso deve andare avanti. Arezzo è sulla bocca di tutti. Ma che piani avete per il futuro? Qualche anticipazione?
Per prima cosa chiudere questa fantastica stagione per poi ripartire nell'organizzazione della prossima che ci vedrà impegnati nel difficile compito della difesa del titolo. Poi cercare di capitalizzare al massimo questo prestigioso obbiettivo raggiunto cercando di creare ulteriori possibilità di crescita dei settori giovanili della società.
Cosa la affascina del baseball, Presidente?
E' un gioco entusiasmante in cui non devi mollare mai fino all'ultimo out, è un gioco di squadra in cui al singolo atleta viene sempre data l'opportunità di mettere in evidenza le sue capacità personali. E' una esplosione di dinamismo e di attesa.
Ci pensa mai alla IBL? Arrivera' secondo lei un giorno che l'Arezzo…
A me piace tenere i piedi ben saldi al terreno e penso che in questo momento e nel medio termine, non esistono assolutamente le condizioni per una IBL ad Arezzo. Sul futuro non voglio fare congetture, ma penso che questo attuale livello è quello che più si addice ad una città come Arezzo, in cui il baseball prima di volare molto in alto deve crearsi una solida base.
Come giudica il modello franchigie e se, secondo lei, sta funzionando…
Mi sembra che in momenti come questo, con difficoltà economiche crescenti, non si possa non pensare a delle franchigie. Poi ognuno le interpreta a proprio modo e abbiamo assistito a franchigie disastrose come quella del Grosseto con Livorno e altre che funzionano bene. Nelle franchigie deve sempre passare la regola dei patti chiari e amicizia lunga e non come visto in passato pesce grosso mangia pesce piccolo.
Lei cosa proporrebbe per far crescere il nostro movimento?
A mio avviso in questo momento c'è la necessità di fare entrare sempre più il baseball dentro le case con il mezzo televisivo, quindi promozione, in qualsiasi modo si possa fare, sfruttando i grandi eventi siano essi nostrani o no. E poi incentivare le società a svolgere attività scolastica e premiare chi in questa attività risulta vincente.
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