"Ti ammiro tantissimo, continua così. Sei l'orgoglio dell'Italia all'estero". "Mena forte Alex! Sei l'esempio per i nostri ragazzi". "Grande Alex. Orgogliosissimo di quello che stai facendo". "Sei il mio idolo". Sono soltanto alcuni dei tanti, tantissimi messaggi indirizzati ad Alex Liddi. Una valanga di complimenti ed incoraggiamenti giunta al sanremese attraverso Facebook dai suoi circa 3.500 amici, senza contare gli altri 2.000 del Fan Club.
La splendida stagione a Tacoma in triplo A con numeri da far venire i brividi lungo la schiena: 145 valide su 559 turni, 32 doppi, 30 fuoricampo e 104 punti battuti a casa in 138 partite. Il debutto in Major League contro gli Angels ad Anaheim, che sembra già così lontano ma risale soltanto al 7 settembre scorso. E poi i tre fuoricampo. E le perle difensive che a più di qualcuno ha fatto esclamare il classico "what a play". Se provate a mettere tutto questo insieme, unitamente a quella semplicità che traspare ogni qual volta gli viene chiesto un commento, ecco spiegato il fenomeno Alex Liddi. Il ragazzo partito dalla Liguria che ha incantato la Major League. E che ora è orgogliosamente nel cuore di tutti gli appassionati italiani di baseball. Che non lo perdono mai di vista, quotidianamente, attraverso ogni canale di comunicazione.
"Mi fa davvero molto piacere che tutta questa gente mi sta seguendo con così tanto calore e affetto – ha detto Alex Liddi dalla sua casa di Sanremo dove sta trascorrendo qualche giorno di riposo – In tanti hanno scritto e continuano a scrivermi. Moltissimi mi seguono, mi fermano e mi chiedono di raccontare la bellissima esperienza personale. Grazie di cuore a tutti quanti".
Una tappa italiana, doverosa, per salutare parenti, conoscenti ed amici. Per poco più di una settimana. Poi sarà già tempo di tornare in diamante. In Venezuela, per la Winter League. Lo aspettano a Barquisimeto, stato de Lara, quelli dei Cardenales: "Appena conclusa la regular season, ho preso il volo per l'Italia. Sono arrivato giovedì scorso 29 settembre ma tra due giorni, sabato mattina, vado a Nizza diretto a Parigi dove poi prenderò l'aereo per Caracas. Mercoledì prossimo, il 12, inizia il campionato in Venezuela, un torneo di ottimo livello, e debutteremo contro le Tigres. Dovrò impegnarmi per migliorare ancora. Me lo ha ricordato anche il mio allenatore, Eric Wedge. Due giorni prima della conclusione del campionato di Major mi ha chiamato nel suo ufficio. Si è complimentato per come ho giocato, per l'approccio che ho avuto. Hai fatto davvero un buon lavoro, Alex, però devi lavorare duro quest'inverno. Poi ha concluso: vieni pronto per lo spring-training a marzo, c'è da conquistarsi il posto"!
Liddi si sta godendo queste ore in Liguria in modo spensierato. Coccolato in famiglia, circondato da tutti quelli che lo conoscono, in primis i tanti amici del baseball, qualche festa e inviti a cena. Cucina italiana, please. Pasta al pesto, il suo piatto preferito. Ma il pensiero scivola sempre, inevitabilmente, all'arrivo tra i big leaguers, in Major. "Già, la prima partita. Non ne la scordo proprio, anche se non ho fatto nulla. Le immagini scorrono una dopo l'altra. L'attesa, l'allenamento, le sensazioni… tutto assolutamente indimenticabile. I miei migliori amici nei Mariners? Chone Figgins e Adam Kennedy".
Da Seattle a Caracas via Sanremo. Alex aveva voglia di respirare un po' l'aria di casa prima di riposizionarsi a difesa del cuscino di terza base altrove. "State tranquilli, ci rivediamo presto. A Natale sarò di nuovo in Italia".
Commenta per primo