Marco Giulianelli passa la mano dopo quasi un decennio alla guida del Milano Baseball 1946. Lo ha annunciato lo stesso presidente che rassegnerà le dimissioni nel Consiglio, in programma mercoledì sera, per gli impegni professionali che lo stanno portando sempre più all'estero. Giulianelli ha chiesto alla società di essere sostituito nell'incarico, consapevole di non poter continuare a svolgere il ruolo di massimo dirigente con il solito impegno, ma ha assicurato che continuerà a impegnarsi nel Milano sempre all'interno del Consiglio Direttivo, in particolare per quanto riguarda la soluzione del nodo Kennedy che lo vede in prima linea da parecchi anni.
"E' indubbio che questa decisione, forzata da impegni lavorativi non ordinari, mi rattrista molto – ha scritto Giulianelli in un messaggio inviato ai membri del Consiglio – perché guardando avanti c'è ancora tantissimo da fare con molti progetti avviati, ma non ancora completati, ed una struttura societaria che deve evolversi coerentemente al ruolo che il Milano ha nella Franchigia Milanese ed in funzione a quanto stiamo cercando di portare avanti per la ristrutturazione del Kennedy. La tristezza conseguente alla decisione di dimettermi è, però, mitigata dall'orgoglio di quanto siamo riusciti a fare dal 2003, anno nel quale ho assunto il ruolo di presidente. E' guardando alla strada percorsa insieme che sorge spontaneo il desiderio di ringraziare tutti per la collaborazione e l'aiuto che mi avete dato ed avete donato al Milano per costruire progetti difficili, sfidanti, ma altrettanto essenziali per lo sviluppo del nostro sport in questa città. Le difficoltà sono ancora tante, alcune sembrano impossibili per le nostre forze, come il recupero del Kennedy, ma la determinazione interiore che ci anima so che sarà più forte".
Marco Giulianelli aveva assunto la presidenza del Milano il 6 marzo del 2003, succedendo a Nicola Fasani dopo un breve interim di Gianni Battaglia. Sotto la guida di Giulianelli, il Milano Baseball si è rifondato dopo la scissione consensuale dall'Ares ed è risalito dalla serie C alla A2 e quindi, dopo la nascita della Franchigia milanese dello United, alla IBL2.
Il Consiglio Direttivo di mercoledì sera, oltre al rinnovo delle cariche societarie, dovrà quindi affrontare anche il problema della successione a Giulianelli nel ruolo di presidente. Con i suoi nove anni di durata, la presidenza di Giulianelli, è stata la terza nella storia del Milano dopo quelle di Emilio Lepetit (18 anni tra il 1978 e il '96) e di Gianni Ghitti (16 anni tra il 1955 e il '75).
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