Il Cariparma ha ripreso questa sera gli allenamenti in vista dell'inizio del campionato previsto per l'ultima settimana di marzo, agli ordini del preparatore atletico Adriano Guareschi.
Nello staff tecnico guidato da Gilberto Gerali (assente giustificato, tornerà al suo posto la prossima settimana) si registra un nuovo ingresso, dopo quello di Orlando Munoz come hitting-coach. Si tratta di Francesco Cavazzini, classe 1979, ex giocatore per circa un ventennio e poi tecnico sempre nello Junior Parma. Già nelle ultime due stagioni aveva frequentemente collaborato con la prima squadra negli allenamenti settimanali durante il campionato e la sua professionalità ha favorevolmente impressionato il manager del Cariparma che lo ha voluto fortemente al suo fianco. Con una squadra che tiene in grande considerazione i giovani era giusto portare una ventata di freschezza anche nello staff tecnico. Che potrebbe perdere, per motivi diversi, l'apporto di Marcello Saccardi ed Enrico Facchini.
Nonostante l'atmosfera frizzante, da primo giorno di scuola, grazie anche al folto gruppo di giovani (erano comunque assenti Davide Benetti e Sebastiano Poma, residenti all'accademia di Tirrenia), l'attenzione era rivolta in particolare alla situazione di Roberto Corradini che, come noto, non ha ancora definito le sue intenzioni in merito alla prossima stagione a causa di una particolare situazione familiare, per la quale si è già stabilmente trasferito nella natia Verona. In questi giorni, su alcune testate giornalistiche romagnole e maremmane sono trapelate indiscrezioni circa un suo probabile accordo con Grosseto o Rimini, ma il General Manager del Cariparma Massimo Fochi, da noi interpellato telefonicamente, ha voluto smentirle categoricamente: "Al momento attuale Corradini è un giocatore del Cariparma – ha affermato – e nessuna società ci ha fatto offerte di alcun tipo per ingaggiarlo. Se dovesse accadere eventualmente valuteremo, fermo restando che il cartellino del giocatore è di proprietà del Parma baseball e chi fosse interessato deve per forza passare da noi." Nei prossimi giorni le parti si incontreranno e la situazione dovrebbe sbloccarsi in un modo o nell'altro: "Con lui eravamo rimasti d'accordo di sentirci nelle prossime settimane – spiega Fochi – Lui ci aveva chiesto un po' di tempo per valutare l'evoluzione della situazione familiare che in questo momento lo condiziona. Ovviamente speriamo di poterlo avere con noi, vedremo quali saranno le sue esigenze"
La società conta comunque di poterlo avere a disposizione, magari anche solo per il fine settimana, tanto che fino a questo momento non ha previsto alcuna soluzione alternativa in caso di partenza del lanciatore veronese. Orta e D'amico, per esempio, non rientrerebbero nei piani della società. Ma è ovvio che in questa situazione nulla vada escluso a priori.
Per quanto riguarda i giocatori stranieri, come dichiarato dal tecnico Gilberto Gerali nell'intervista apparsa sull'edizione odierna della Gazzetta di Parma, la società starebbe pensando all'ingaggio di un ricevitore venezuelano, in aggiunta ai già previsti lanciatore e interbase. Questo in seguito alla rinuncia ad Alberto Varin, accasatosi a Bologna. Stretto riserbo sui nomi, ma al di là delle dichiarazioni ufficiali, ci risulta che manchino solo i dettagli all'ingaggio di un catcher con esperienza di AA, che si alternerà con Riccardo Bertagnon e potrà ricoprire i ruoli di battitore designato e, all'occorrenza anche di prima e terza base. Più lunga sarà invece l'attesa per il giocatore che sostituirà Marco Yepez in diamante. Lo staff ducale,d'accordo con Orlando Munoz, avrebbe individuato una rosa di tre quattro "candidati", ma preferisce aspettare eventuali occasioni migliori al termine della temporada venezuelana, prevista per fine mese. Nessuna anticipazione invece per quanto riguarda il pitcher, che dovrà garantire sei, sette riprese di qualità nel primo incontro settimanale.
Novità sono attese per le prossime settimane, intanto la squadra ha iniziato l'avventura, con tanto entusiasmo e voglia di smentire chi le pronostica una stagione mediocre. Come ha giustamente affermato il tecnico nell'intervista al quotidiano ducale "l'obiettivo è sempre quello di vincere". Un modo per spostare il più in alto possibile l'asticella del risultato. Per stimolare il gruppo a dare il massimo per superarsi. Ancora una volta.
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