Tra una battuta e un lancio, tra una rubata e uno strike-out, i giocatori dei Godo Knights da sempre credono fermamente che il proprio impegno nello sport del baseball possa essere anche d'aiuto a chi è meno fortunato. Infatti, da diversi anni la società sostiene diverse campagne, enti, associazioni e iniziative di solidarietà (pluriennale è per esempio la collaborazione con l'Istituto Oncologico Romagnolo) cercando di aumentare il proprio aiuto alla comunità.
Una delegazione del Baseball Godo ha visitato domenica scorsa i bambini ricoverati in Pediatria all'Ospedale Santa Maria delle Croci dell'AUSL di Ravenna, portando loro cappellini e palline firmate dai campioni rossoblù, strappando sorrisi e speranze ai piccoli degenti. "E' un piccolo gesto" spiega Carlo Naldoni, dirigente del club. "Ma è una cosa che volevamo fare da molto tempo e speriamo possa essere una tradizione che si mantenga nel tempo. I nostri ragazzi sono sempre disponibili ed entusiasti per queste iniziative. Ringraziamo sinceramente il Direttore Generale Tiziano Carradori, la Direzione Sanitaria e la Direttrice del Reparto di Pediatria dell'AUSL di Ravenna per averci consentito di svolgere questa visita a cui tenevamo particolarmente".
Così il manager Daniele Fuzzi: "Molti dei giocatori della nostra squadra da diversi anni collaborano alla diffusione del baseball nelle scuole e sono contenti di aiutare i bambini meno fortunati. Per noi è un onore".
Oltre all'allenatore ed al dirigente del Godo, accompagnati da una volontaria dell'AGEBO, Associazione Genitori e Bambini Ospedalizzati, hanno partecipato alla visita il capitano Matteo Galeotti, i giocatori Stefano Naldoni e Francesco Fuzzi.
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