Ancora prima dell'atteso debutto nelle sale italiane, previsto per oggi, il film "L'arte di vincere" di Bennett Miller (tratto dal fortunato libro di Michael Lewis, "Moneyball", e che vanta sei nomination all'Oscar) ha già raccolto nelle pagine Spettacolo dei quotidiani nazionali ampi elogi e commenti positivi dai critici cinematografici. Sperando che anche ai botteghini possa ottenere simili riscontri.
Ieri, ad esempio, Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera ha dedicato l'apertura degli Spettacoli alla pellicola che vede Brad Pitt nei panni di Billy Beane, General Manager degli Oakland Athletics. "Idee e coraggio, il manager Pitt costruisce la squadra perfetta" titola il quotidiano milanese sottolineando il ruolo del "divo in una storia che parla del baseball senza farlo vedere". Mereghetti attribuisce 3 stelle (da non perdere) su 4 a quello che sostiene non essere un film sul baseball. "E' un film sullo scontro tra passato e presente, fra tradizione e innovazione. È un film sul mito americano, sulla vita come sfida ma anche come attaccamento alle proprie radici. È un film sulla forza delle proprie idee, sul coraggio delle proprie convinzioni. È un film sull'individualismo, la testardaggine, l'ostinazione. Solo a questo punto si può anche dire che sia un film sullo sport. Ma diverso da tutti gli altri, perché lo sport come azione finisce fuori campo, fuori fotogramma: si vede pochissimo e non è certo il cuore della narrazione".
Anche il quotidiano torinese La Stampa nell'edizione odierna dedica mezza pagina a "L'arte di vincere". Nella sua recensione a pag. 38, Alessandra Levantesi Kezich assegna ben 5 stelle (il massimo) al film che rappresenta un "elegia sulla solitudine di chi sfida le regole", al baseball delle statistiche e alla "storia di Billy Beane e di come fece risorgere gli A's con la sabermetrica".
"L'arte di vincere? Imparatela dai brocchi" è il titolo del pezzo firmato da Fabio Ferzetti a pagina 24 de Il Messaggero. Tre stelle su quattro per il giornale romano che definisce la pellicola "due volte irresistibile". E poi in chiusura lancia un'idea: "Qualcuno potrebbe comprare i diritti per un remake e rifarlo in Italia ambientando tutto in zona Montecitorio".
Nella rubrica Spettacoli&TV, Roberto Nepoti a pagina 56 del quotidiano La Repubblica titola "Il manager Brad Pitt ha successo in campo anche senza un soldo" dandogli tre pallini su sei disponibili.
"Il baseball prende a mazzate il calcio" è invece il titolo del pezzo apparso sull'edizione odierna del quotidiano ligure Il Secolo XIX a firma Natalino Bruzzone. Mentre su Il Gazzettino nell'articolo "L'arte di vincere: Billy Beane, l'uomo che cambiò il potere del denaro nel baseball", Adriano De Grandis assegna un voto di 3 e mezzo al film di Bennett Miller. Infine sul sito internet del Quotidiano Nazionale c'è un'intervista al giornalista Massimo Caputi che dà la sua chiave interpretativa su L'arte di vincere: "Nello sport, la testa è tutto. Calcio e baseball pianeti diversi".
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