MLB, tante buone nuove per la West Division

Si conclude il nostro report analitico sui tre gironi. La American League offre diverse novità: l'esterno Cespedes ed il partente Darvish stelle esordienti. Ultimo anno a quattro franchigie. Nella NL restano invariati i rapporti di forza

Dopo East e Central Division, chiudiamo la nostra panoramica con la West Division. Quest'anno la mente viaggia immediatamente verso la sponda della AMERICAN LEAGUE. Vuoi perché quella di quest'anno sarà l'ultima volta che vedremo la West composta da sole quattro franchigie (l'anno prossimo si insedierà Houston), vuoi perché nel 2012 tra le protagoniste indiscusse del mercato ci sono state due società, Rangers ed Angels, candidate principali ad un ruolo da protagoniste per la stagione. Mai come quest'anno infatti, alla voce "wild card", tra le pretendenti non figura solo la solita seconda della East, ma chiunque vorrà arrivare all'anello dovrà vedersela con la perdente del duello tra Texas ed Anaheim. I californiani arrivano al nastro di partenza con un certo Albert Pujols in prima base e C.J. Wilson (peraltro strappato proprio alla franchigia della "stella solitaria") nella rotazione dei partenti nella quale è stato sacrificato Joel Piniero. I Texas Rangers si aggiudicano Yu Darvish, il partente nipponico più ambito di questa off-season, ed il rilievo Joe Nathan. Cosa altro aggiungere? Le fue franchigie faranno probabilmente campionato a parte con Seattle ed Oakland, che danno il via mercoledì 28 marzo alla regular season 2012 a Tokio, a tentare azioni di disturbo. Per i Mariners, con Alex Liddi inserito nel roster dei 25 per l'Opening Day, non si sta preparando una stagione altisonante. Il partente Hishashi Iwakuma, in arrivo dai Tohoku Rakuten Golden Eagles, potrebbe essere la scommessa vincente che controbilancerebbe l'addio a Michael Pineda. Pesa anche l'assenza di Adam Kennedy. Sembra abbiano fatto qualcosa in più gli Athletics che con gli arrivi di Bartolo Colon nella rotazione dei partenti e, soprattutto con l'arrivo dell'altro pezzo pregiato di queste off-season, l'esterno cubano Yoenis Cespedes, potrebbero ritagliarsi quantomeno il ruolo di terzo incomodo. Dubbi, e tanti, sul rendimento dell'ex-golden boy di Boston, Manny Ramirez, che va a rilevare nel ruolo di battitore designato, Hideki Matsui.
Nella NATIONAL LEAGUE, la West è sulla carta la Division meno potente, seppur con un gran numero di lanciatori di primo livello. Così come detto per la Central, difficilmente da qui potrà uscire la prossima vincitrice della wild card anche se questo non toglierà spettacolo visto che, delle cinque franchigie componenti il girone, almeno tre sono in grado di poter avanzare pretese per la vittoria del pennant. Con San Diego e Los Angeles virtualmente fuori gioco, sembra che la lotta per la stagione 2012 vedrà ancora protagonista Arizona, in qualità di leader 2011, con San Francisco e Colorado pronte a dar battaglia. Ma andiamo con ordine: i Padres continuano a perdere pezzi importanti, vedi i partenti Mat Latos e Aaron Harang ed il closer Bell, ed a sostituirli vengono chiamati giocatori non costanti come Edinson Volquez e Houston Street. L'ancora di salvezza potrebbe essere lanciata dall'eventuale esplosione di Yonder Alonso, giovane prima base proveniente dai Reds, e dell'esterno sinistro Carlos Quentin, che dopo 4 anni passati ai White Sox, torna nella lega e nella division nella quale ha esordito da pro (con i D-Backs dal 2006 al 2007). Peggio di loro gli storici Dodgers che, in attesa di conoscere i nuovi proprietari (quello attuale, Frank McCourt, ha da poco dichiarato bancarotta), non vanno oltre la ricoferma dei due "pezzi pregiati", Kemp e Kershaw. Sul monte di lancio restano dubbi che la perdita di Kuroda, Garland e Broxton possa essere bilanciata dagli arrivi di Harang, Capuano e Coffey. Con il recupero di Buster Posey, che dopo l'infortunio tornerà protagonista con i suoi Giants, San Francisco tenta di potenziare il reparto offensivo. L'addio di Cody Ross e l'arrivo di Melkey Cabrera è una mossa controversa che divide i fans della franchigia della Baia che, dall'addio di Bonds in poi, sono tra le più importanti sul monte di lancio (che quest'anno deve fare i conti con l'addio di Jonathan Sanchez, può però contare su atleti di primissimo livello), ma che soffrono molto in fase di attacco. Se i giovani partenti, che quest'anno avranno senza dubbio più esperienza, esploderanno definitivamente, se il nuovo acquisto Guthrie si dimostrerà azzeccato e se Betancourt non farà rimpiangere Street come closer, i Rockies potranno essere qualcosa in più dei terzi incomodi. Fermo restando Tulowitzki e Gonzalez, si aspettano importanti prestazioni dei neo-acquisti Marco Scutaro, Micheal Cuddyer, Casey Blake e Ramon Hernandez per dare la giusta profondità offensiva e concedere a questa squadra di conquistare il pennant. Su tutti, almeno ai blocchi, resta Arizona, che comunque, dopo essere stata considerata a ragione la vera sorpresa del 2011, adesso è chiamata alla riconferma. Cosa non facile anche se la struttura resta la stessa della scorsa stagione meno il partente Marquis, non sostituibile e in più il giovane promettente Trevor Cahill. I rilievi Craig Breslow e Takashi Saito danno spessore al bullpen, mentre l'esterno sinistro Jason Kubel garantisce punti e toglie spazio, forse, a Parra.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.