Se qualche sognatore romantico avesse cullato l'ipotesi o la speranza di assistere ad un avvicendamento in vetta al campionato di baseball per ciechi, ebbene quanto testimoniato domenica al Gurian Field di Malnate ha di fatto fugato ogni dubbio su quale sia la squadra da battere nella stagione appena cominciata. I campioni d'Italia dei Thunder's Five Milano non hanno incontrato il benché minimo problema contro i Patrini, matricola entusiasta appena sbarcata nel nostro campionato che, dopo essersi concessa il lusso di strappare ai Lampi Milano uno storico pareggio all'esordio ufficiale, ha dovuto inchinarsi ai Tuoni tricolori.
Dopo un minuto di silenzio, osservato per commemorare l'ennesima vittima italiana in Afganistan, i Thunder's Five sono partiti a spron battuto in attacco, mitragliando a più riprese il terreno veloce del Gurian, dando l'idea di un collettivo rodato e che ha girato a pieno regime dal primo all'ultimo inning. I Tuoni realizzavano subito in avvio quel gruzzolo di punti che di fatto spegnevano qualsiasi velleità dei Patrini, apparsi in diamante quasi condizionati dagli avversari e mai entrati in partita. Thunder's a valanga dunque in entrambe le gare (15-0 e 12-1 i finali) grazie ad un attacco scintillante, guidato da un Sarwar "Gigante Buono" Ghulam già in grande spolvero e più che mai in versione "Homerun King" (7 valide di cui 5 fuoricampo) a cui fanno eco le 8 valide di Fabio Scali e i fuoricampo dell'inossidabile Loredana Ruisi, Cristiano Tedoldi e del giovane prospetto Fabio "Baseball & Blues" Dragotto, al primo homerun in carriera. Difesa Thunder's impenetrabile come di consueto, puntellata dal guanto sicuro di un Mario Tempesta, allenatore vedente, in versione "Snake Plissken", più scaltro che mai nel trasformare in agevoli eliminazioni le numerose assistenze di Cusati, Ghulam, Scali, Tedoldi e Dragotto. Campioni d'Italia che hanno potuto approfittare dell'andamento a senso unico della doppia sfida per ruotare in diamante l'intera rosa a disposizione del neomanager Brivio, esordio perfetto il suo: un mosaico arricchito dal completo recupero fisico di Jose Tralli e Arjola Dedaj che si lasciano finalmente alle spalle un paio d'anni di infortuni fastidiosi.
Se i Tuoni rispettano un pronostico quasi scontato e balzano autoritariamente in vetta al Girone Ovest, la sorprendente Fiorentina allunga il passo con piglio altrettanto risoluto in testa al raggruppamento Est. I toscani allenati da manager Ranieri hanno infatti archiviato rapidamente la doppia sfida che li vedeva opposti all'Empoli Red Sox, imponendosi per 10-1 e 9-2 senza eccessivi patemi d'animo, all'interno di un ruolino di marcia che dopo tre giornate recita 6 vittorie, 12 punti in classifica, perfetta media 1.000. Nonostante le assenze di due tra i suoi giocatori più rappresentativi (Vanessa Cascio e Massimo Diana), i gigliati si sono imposti in assoluta scioltezza su un Empoli che ha mostrato qualche timido progresso rispetto alla prima uscita stagionale ma che tuttavia dovrà ancora svolgere parecchio lavoro. Fiorentina che ha impressionato una volta di più per l'impenetrabile baluardo difensivo eretto da un Giuseppe Comuniello in versione MVP in quest'avvio di stagione, supportato da un attacco spumeggiante guidato dalle mazze bollenti dello stesso Comuniello, Oliveri e Abate (25 valide complessive) a cui vanno aggiunti i progressi di Gualdo e Trefolello. Tra gli empolesi, segnaliamo la buona prestazione di Bottarelli, Di Flaviano e Vasquez.
La giornata si è chiusa degnamente con il doppio confronto tra la Roma All Blinds e la CVINTA Ravenna. Sfida tra i due fanalini di coda del Girone Est assai vivace e frizzante, in cui i ravennati, privi del bomber Ferrigno, hanno potuto raccogliere i primi frutti di quell'operazione "restyling" che negli auspici di manager Natalini dovrebbe garantire la sopravvivenza di un'ossatura più robusta e competitiva nei prossimi anni. Dopo un pareggio salomonico (7-7) in gara1, la CVINTA ha imposto il proprio maggior bagaglio tecnico nel secondo match imponendosi per 11-6 grazie alle ottime prestazioni al piatto dei veterani Vito La Pietra (7 su 12), Alessandro Mancinone (7 su 13, 1 homerun), Fabrizio Merli (7 su 12, 1 fuoricampo) e capitan Daniela Pierri (4 su 12), a cui va affiancata la prestazione maiuscola e sorprendente del giovanissimo Andrea Lazzarini, capace di "bagnare" il suo diciottesimo compleanno con uno splendido 4 su 13 nel box. Roma, priva di una pedina fondamentale come Checchi, esce comunque a testa alta dal "Leoni" di Casteldebole, sorretta dalla consueta generosità di un immenso Alfonso Somma (8 su 14, 2 fuoricampo) e da uno strepitoso Federico Bassani, in attacco come in difesa (11 su 16 in battuta più 14 assistenze). Capitolini a segno anche con i giovani prospetti Famiglietti e Nardin.
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