"Independence Day" esplosivo per David Ortiz

Lo slugger domincano dei Boston Red Sox batte fuori casa contro gli Oakland A's il suo fuoricampo numero 400 in carriera, nessun designato come lui. Pittsburgh Pirates primi nella Central Division della NL, non accadeva da 15 anni

Quattro luglio con il botto per David Ortiz. Nel giorno in cui l'America ha festeggiato a suon di fuochi d'artificio il giorno dell'Indipendenza, "Big Papi" ha battuto il 400esimo fuoricampo in carriera (49esimo giocatore in MLB). Teatro dell'impresa il "Country Coliseum" di Oakland dove gli Athletics, squadra di casa, hanno ospitato i Red Sox e il fortissimo slugger dominicano. Nato nel 1975, Ortiz esordisce in Major League nel 1997 con la casacca dei Minnesota Twins, con i quali resterà fino al 2002. L'anno successivo si trasferisce a Boston dove verrà consacrato come uno dei più forti giocatori nella storia del baseball pro USA. Oltre alle due World Series vinte (2004 e 2008), vanta 8 All Star Game (inclusa quella che si svolgerà martedì prossimo), ha conquistato per 5 volte il "Silver Slugger Award" (dal 2004 al 2007 e nel 2011), un "Hank Aaron Award" (2004), 6 "Edgar Martinez Award" (dal 2003 al 2007 e nel 2011) ed un "Roberto Clemente Award" (2011). E' stato leader della American League nei fuoricampo nel 2006, dei punti battuti a casa della lega nel 2005 e nel 2006, detiene il record di fuoricampo battuti da un designato in carriera in MLB (352) e dei punti battuti a casa (1.144). Senza dimenticare che ha vinto l'Homerun Derby del 2010. Prossimo obiettivo di "Big Papi" è quello di superare nella classifica dei fuoricampo in carriera l'Hall of Famer Duke Snider, stella dei Brooklyn Dodgers dal '47 al '62, che smise di giocare nel 1964 con i Giants con un totale di 604 homerun. Il record di Ortiz è una delle poche soddisfazioni per i tifosi dei Red Sox in questa stagione che, seppur non compromessa, non vive certo un periodo felice. Boston resta confinata al penultimo posto della East Division della AL con 42 vittorie e 40 sconfitte a 7.5 partite di distanza dai rivali storici di New York che continuano a guidare il girone con 5.5 di vantaggio si Baltimore e 7 su Tampa.
Saldamente al comando della West Division con 50 vittorie e 33 sconfitte sono i Texas Rangers, prima franchigia in Major ad aver raggiunto quota 50 nella casella delle vittorie. I Rangers continuano a tenere a debita distanza gli Angels che fanno fatica a colmare il meno 4 in classifica. Nella Central Division, i Chicago White Sox con 7 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 10 gare si portano a più 2 dai Cleveland Indians che, nello stesso periodo, hanno raccolto un record di 6-4. Dietro c'è Detroit che arranca a -4.5 mentre Kansas City è a -7.5. Chiude il girone Minnesota che, seppur con molta sofferenza, cerca di tener botta ma deve recuperare 10 vittorie.
Dopo essere stati per 19 anni consecutivi i peggiori della MLB (record assoluto per una squadra professionistica nord-americana in tutti gli sport), i Pittsburgh Pirates sono oggi al comando della Central Division della National League. La storica franchigia ha cambiato pelle da quando, nel 2011, è stata affidata alle sapienti mani di Clint Hurdle. Lo scorso anno i "Bucs" sono riusciti ad ottenere un record sopra i .500 (più vittorie che sconfitte), al break di metà stagione dell'All Star Game. Non accadeva dal 1992. Adesso questo insperato primo posto con 46 vittorie e 36 sconfitte, seguiti da Cincinnati a -2 e St. Louis a -2.5. I Pirates non erano primi nel girone dal 1997, l'anno delle prime gare di Interleague, quando a fine stagione chiusero al secondo posto con 79-83 dietro gli Astros. Molto più staccati i Brewers (-8), gli Astros (-14.5, all'ottava sconfitta consecutiva) ed i Cubs (-15).
Nella East Division continua la corsa dei Washington Nationals che tengono i Mets a -4.5 ed Atlanta a -6. E'ancora notte fonda per le due superfavorite nei pronostici invernali. I Miami Marlins sono a 9 lunghezze con 40-42, mentre i Philadelphia Phillies, con 37-47, chiudono il girone a -13. Unica notizia positiva per i "Phightin'" è la prima vittoria in stagione per Cliff Lee. Nella West Division continua il dualismo tra Dodgers e Giants con la franchigia di Los Angeles che con tre vittorie consecutive ha scavalcato San Francisco, reduce da tre sconfitte consecutive. La distanza è comunque ridottissima. Arizona, terza del girone con 7 gare da recuperare, è alla sesta sconfitta consecutiva mentre per San Diego e Colorado (rispettivamente a -13 e -15), sembra oramai notte fonda nonostante i californiani vengano da una serie di 6 vittorie consecutive.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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