Il Cariparma ha superato due volte il Novara nel primo turno di Coppa Italia, rispettando le previsioni della vigilia. Palcoscenico riservato, come da regolamento, ai giocatori italiani, con i due giovani ricevitori, Lori e Maestri, osservati speciali. Buoni spunti ci sono stati, pur sottolineando che la difficoltà delle due sfide non era certo elevata nonostante le importanti assenze di Bertagnon e Sambucci. Al termine di gara-2 abbiamo avvicinato il manager Gilberto Gerali, che gentilmente ha risposto alle nostre domande, riguardanti recente passato, presente e futuro, suo, della squadra e della società.
"Ho visto buona attitudine da parte di tutti – spiega il tecnico – giusta attenzione senza prendere l'impegno sotto gamba. Forse nella seconda non abbiamo concretizzato come dovevamo, ma nel complesso sono contento. Abbiamo visto i due ricevitori giovani che hanno saputo gestire bene la partita. Tutti gli altri si sono alternati tranquillamente, senza risentire della mancanza di giocatori importanti come Sambucci e Bertagnon. Segnali importanti per il futuro di questa squadra."
Si parla poi di motivazioni, del temuto calo di concentrazione che non c'è stato: "La delusione per il mancato accesso ai play-off c'è stata e ne abbiamo risentito – riprende – Però questo è l'ultimo obiettivo che ci è rimasto e dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo. Poi ci sono appunto dei ragazzi che vogliono provare a far parte del gruppo azzurro per gli europei e questa è un occasione per dimostrare che possono riuscirci. Infine si può dare uno sguardo al futuro. In questa squadra ci sono giocatori che potrebbero ancora far parte del progetto, altri che invece si devono conquistare questo posto. Per loro questa è una vetrina importante."
Sulle motivazioni che hanno portato il mancato accesso ai play-off, lo skipper ducale la pensa così:" E' chiaro che le motivazioni che hanno portato a questo risultato che io ritengo negativo, senza attenuanti, sono state tante. Saranno da analizzare con molta serenità e da li la dirigenza dovrà ripartire."
Si poteva forse mettere in preventivo un insuccesso con la situazione di inizio stagione, ma il manager non è completamente d'accordo:"E' il discorso che fanno tutti. Chiaramente sicurezze di ingresso ai play-off ad inizio anno non ne può avere nessuno, perché le concorrenti sono 6 e due rimangono fuori. Però io dico sempre che per Parma l'obiettivo minimo deve essere quello di entrare nei play-off. Secondo me lo era anche quest'anno, purtroppo si sono verificate diverse situazioni che hanno contribuito al mancato raggiungimento del risultato. Ci sono molti rimpianti. E quando li hai significa che non tutto è stato fatto come doveva. Sicuramente abbiamo diversi spunti per discutere di questo insuccesso. Che secondo me si, poteva essere messo in preventivo, ma rimane una sconfitta!"
Alla luce di questa stagione, qual è la posizione di Gerali in vista della prossima, al di là di quelle che potranno essere le idee della società? "Mi sono già incontrato con il presidente e come sempre mi rimetto alla volontà della società. Sono aperto a qualsiasi proposta, anche se è chiaro che il lavoro sul campo mi da ancora grosse soddisfazioni e divertimento, quindi è la mia priorità. Però ad essere sincero sono aperto a qualsiasi soluzione. Tutto è comunque stato rimandato a fine stagione".
Dalle sue parole si intuisce che la possibilità di vederlo con un incarico dirigenziale, come già era stato paventato lo scorso anno, è tornata di attualità: "Lo scorso anno c'era stato questo approccio, poi il discorso non è andato a buon fine. E' un compito che ho già svolto in passato, anche se con diverse possibilità economiche. Dipenderà comunque dalle esigenze che avrà la società e soprattutto dalle idee e dalle risorse economiche a disposizione, perché sarebbe un ruolo in più e quindi una spesa maggiore. E' tutto da valutare, potrebbero anche esserci sviluppi diversi. Dipenderà dallo sponsor se resterà, da come termineremo la stagione. Ci sono tante variabili che andranno valutate".
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