Semifinali, sfide incerte e sul doppio binario

Chi si aggiudica la serie tra Danesi Nettuno e T&A San Marino ha un piede nelle Italian Baseball Series, chi perde quella tra Unipol Bologna e Rimini è praticamente fuori. Intanto…

Chi vince la serie tra Danesi Nettuno e T&A San Marino sa di poter ipotecare la finale, chi prevale in quella tra Unipol Bologna e Rimini riaccende le speranze di giocare le Italian baseball series. Chi perde nel primo caso può provare ancora a dire la sua, chi lo fa nel secondo saluta praticamente qui la stagione. A poche ore dall'avvio della seconda giornata del round robin di semifinale dell'Italian baseball league si può riassumere come abbiamo fatto in avvio il quadro della situazione. Poi, come sempre, è il campo a decidere ma quelle che ci attendono tra stasera e il fine settimana sono certamente sfide avvincenti.

La Danesi di fronte al suo pubblico si affida a Figueroa – con Santo Hernandez pronto a entrare come rilievo – prova a vendicare la finale dello scorso anno e cerca di recuperare tutti gli effettivi a cominciare da Retrosi. Non è stata una stagione particolarmente fortunata tra "fughe" e infortuni ma nelle difficoltà la squadra di Ruggero Bagialemani si esalta. San Marino dal canto suo ancora si lecca le ferite per come ha perso in maniera rocambolesca il terzo incontro con Rimini, dopo aver avuto diverse occasioni per chiudere la gara. Ironia della sorte – ma le statistiche parlano chiaro – la Danesi è la squadra con la miglior media battuta delle semifinaliste dopo 3 gare (291, Bergolla scatenato a 545, Leo Mazzanti a 444) e dato il line up "leggero" nessuno l'avrebbe detto. San Marino, invece, ha il miglior monte di lancio con una media pgl di 3,48. Nel box i "titani" si fermano a 265, mentre sul monte – l'arma in più finora della Danesi – i tirrenici, pagando sì lo scotto di gara 2 a Bologna, hanno ben 4,85. Finora 4 errori per Nettuno e 3 per San Marino.

Altra storia a Rimini (diretta tv su Raisport due) con i padroni di casa che un po' per fortuna e un po' perché all'ultima spiaggia (uno sweep avrebbe di fatto significato eliminazione) sono riusciti a vincere al dodicesimo inning e provano a ripartire da quel punto di svolta. Catanoso parla di "un nuovo inizio", affida la palla a Tabata ma sa benissimo che in questa serie è vietato sbagliare. Le due sconfitte con il Nettuno non demoralizzano, siamo all'Unipol, il manager Marco Nanni ma anche lui conosce l'importanza di questo trittico per rimanere agganciati all'ipotesi di giocare la finale.  Palla del partente affidata, ovviamente, a Matos. I numeri dicono che i felsinei hanno fatto meglio nel box (.277 di media) mentre gli adriatici sul monte con 3,9 di pgl. Il line up di Rimini ha battuto – peggior media delle semifinaliste – 219, mentre sul monte l'Unipol ha la maglia nera delle quattro sfidanti con 4,29. Tre errori dei bolognesi, addirittura sei quelli del Rimini.

Sfide tutte incerte, quelle che ci aspettano, finora salvo qualche svarione è stato buon baseball e ci auguriamo che continui così.

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