
Garadue comincia di fatto così come era finita garauno. Un fuoricampo da 2 punti di Jairo Ramos al 1° inning (con 2 out) consegna alla T&A il doppio vantaggio nella serie scudetto ed è un doppio vantaggio che pesa. Così come ha pesato il finale thrilling della partita iniziale: uno shock per i Pirati mentre San Marino ha ricominciato sulle ali dell'entusiasmo. La sbracciata del veterano venezuelano è bastata ai Titani per vincere perché Cooper ha sfoderato una prestazione di livello, Granados lo ha ben rilevato e Bindi si è pure permesso il lusso di risparmiare Da Silva lasciando all'italo-brasiliano l'onore di chiudere l'ultima ripresa. Ma è bastata anche perché Rimini ha sprecato ancora una volta, anche in maniera clamorosa, le occasioni per riaprire la sfida. Un raro gioco d'appello chiamato dall'arbitro Leone al 4° sulla presunta partenza anticipata di Maza dalla seconda (da uomini agli angoli con un out a corridore in prima con due out) ma soprattutto al 6° la corsa indisciplinata dello stesso Maza verso la terza e l'altrettanto incomprensibile stop chiamato a Santora sulla classica valida-punto di Persichina (vanificata una possibilissima situazione di 2-1 con uomini agli angoli e un solo out). Non è bastata ai Pirati l'eccellente prestazione in pedana di Marquez, mancino che ha sofferto i mancini della T&A (di Duran, Ramos con l'homer decisivo e Avagnina doppio le prime tre valide sammarinesi) finendo però per collezionare un'altra partitona come quella di gara3 nel round-robin. Un bilancio parziale della due giorni a Serravalle dice che c'è stato equilibrio con partite sempre in bilico fino alla fine. Ma alla fine San Marino è 2-0 e non può essere per caso. E' per la sicurezza che dà l'esperienza di un gruppo abituato alle finali e la consapevolezza di riuscire sempre a raddrizzare la baracca. Dall'altra parte Rimini ha bisogno di spezzare l'incantesimo. Il conto delle sfide stagionali dice 3-8 e i giocatori neroarancioni devono scrollarsi di dosso quella che comincia a somigliare sempre più a una sindrome sammarinese. Ma il tempo è finito. Giovedì si gioca gara3 a Rimini e per i Pirati è di nuovo tempo di "do or die".
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