Il nome è nuovo, ma il vincitore è sempre lo stesso. La squadra di baseball di Barcellona si è laureata Campione di Spagna per la seconda volta consecutiva, la prima come club indipendente. L'anno scorso, la società concluse trionfalmente la stagione con la consapevolezza che il FC Barcellona avrebbe chiuso la sezione baseball al termine del campionato. Quest'anno, ripartendo dalle basi gettate nel periodo in cui il club faceva parte dell'FC Barcellona e con un budget sensibilmente inferiore, il nuovo "Club Baseball Barcellona" è riuscito restare al top della Division de Honor grazie ad un mix di esperienza, fornito dai "grandi" che hanno deciso di restare, e di voglia di emergere dei giovani del vivaio, che hanno avuto maggiori possibilità rispetto al passato di mettersi in gioco. A margine di questa straordinaria impresa, Josep Juaneda, Presidente del club catalano, ha concesso a Baseball.it un'intervista esclusiva dove parla del suo Barcellona e più in generale del baseball iberico ed europeo.
Presidente, che significato ha la recente vittoria del Barcellona nella Division de Honor?
Una grande soddisfazione. È la dimostrazione che abbiamo fatto le cose come si deve, nonostante il club fosse appena stato rifondato con un budget molto limitato.
Come'è cambiata la gestione del club prima e dopo la decisione dell'F.C. Barcellona di chiudere la sezione baseball?
È totalmente cambiata. Prima la gestione era portata avanti interamente dal FC Barcellona: l'assegnazione del budget annuale, l'acquisto del materiale, le trasferte, ecc. Da quest'anno il consiglio di amministrazione del Club Baseball Barcellona si occupa di tutti gli aspetti della gestione sportiva ed economica.
Quali obiettivi avete per il futuro?
Sono due i nostri obiettivi principali: da un lato far crescere il settore giovanile, dall'altro mantenere la prima squadra tra i top club della Division de Honor.
Secondo lei, cosa manca al baseball in Spagna per raggiungere il livello di altri sport "secondari" come basket, pallamano o hockey su pista?
Manca l'appoggio dei mezzi di comunicazione e il supporto delle istituzioni per promuovere e diffondere il baseball tra la popolazione spagnola.
E cosa si potrebbe fare concretamente per trasformare il baseball in uno sport più popolare e professionale? Ha in mente qualche iniziativa o azione in particolare?
Trasformare il baseball in uno sport professionistico in Spagna non è un'impresa facile, soprattutto con i tempi che corrono. A breve termine è un obiettivo molto difficile da raggiungere. Per farlo diventare uno sport popolare è fondamentale promuovere il baseball presso la popolazione in generale. Noi e altri Club stiamo visitando le scuole per cercare di trasmettere la nostra passione e la bellezza di questo sport ai giovani.
Nelle competizione europee svettano sempre le squadre italiane e olandesi: le squadre spagnole sono pronte per sfidarle?
Per quanto ci riguarda, quando facevamo ancora parte del FC Barcellona eravamo riusciti ad ottenere risultati eccellenti a livello europeo, vincendo la coppa CEB e qualificandoci per la Final Four di Coppa Campioni. Comunque è evidente che c'è una differenza notevole a livello di club a favore di olandesi e italiani.
Cosa manca in particolare per arrivare a competere adeguatamente?
Sostanzialmente investitori, infrastrutture e attività promozionali.
Un suo parere sulla diffusione e la crescita del baseball a livello europeo: qual è il suo punto di vista sulla situazione e cosa si potrebbe fare per migliorarla.
Credo che Olanda, Italia e Germania si stiano iniziando a muovere nella direzione giusta. In Spagna purtroppo c'è ancora molto da lavorare. Una politica di appoggio ai club da parte della Federazione Spagnola sicuramente darebbe i suoi frutti a medio termine. Ci sono molte altre cose che si potrebbero fare, ad esempio cercare allenatori esperti all'estero per tutte le categorie, oppure creare un dipartimento di comunicazione a livello di federazione che si dedichi a diffondere il baseball presso i giovani e gli sportivi di tutte le età.
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