Tanto entusiasmo per il nuovo incarico, ma anche tanti problemi da risolvere per Gilberto Gerali, da un mese e mezzo nuovo General Manager del Cariparma. Difficoltà economiche, giocatori di primo piano che sembrano sul piede di partenza, ma anche la questione stadio e il rapporto con il Comune non fanno dormire sonni tranquilli alla società ducale. Dalle parole di Gerali si evince comunque un certo ottimismo e fiducia di poter cambiare la situazione. Di sicuro il lavoro da compiere è tanto e duro. Ma lui non si è lasciato prendere dalla disperazione ed ha già mosso i primi passi:
"Innanzitutto ho cercato di capire il funzionamento della società dal punto di vista economico, amministrativo, organizzativo e come fare per poter migliorare e creare una struttura più solida. Sono però ben consapevole che sarà un processo lungo, che richiederà tempo sia a causa dell'attuale situazione economica che, parlando dal punto di vista strettamente agonistico, dell'incertezza sulla formula e sulle regole del prossimo campionato".
Nelle ultime settimane, intanto, si è sbloccata la situazione tra la società e il Comune di Parma che ha già provveduto a saldare la prima tranche dei pagamenti arretrati per la gestione dell'impianto Nino Cavalli. Il Parma baseball così ha potuto iniziare a sua volta a saldare i conti con i propri tesserati: "Questo accordo – riprende Gibo – ci da sicuramente un po' di serenità, anche se è chiaro che la situazione dello sport, del baseball e di Parma nello specifico crea comunque grossi problemi. Soprattutto perché non c'è, a differenza di altre piazze come ad esempio Rimini, un padre-padrone con disponibilità economica illimitata."
Recentemente ci sono stati incontri tra società e giocatori, sia di gruppo che individuali: "I giocatori hanno chiesto garanzie future che la società non è al momento in grado di dare, né sul piano economico che sul piano tecnico, almeno fino a quando non conosceremo la formula del campionato e quindi che tipo di roster avremo la necessità di allestire. Inoltre siamo ancora in attesa di risposte da alcuni sponsor, quindi dobbiamo mantenere i piedi per terra e non vogliamo fare promesse che poi rischiamo di non poter mantenere. Credo comunque che ci siano ancora i margini per allestire una squadra competitiva, certamente però non potremo muoverci ancora almeno per una decina di giorni, quando dovremo ormai conoscere composizione di eventuali gironi e regole del campionato".
Alcuni giocatori sembrano ormai con la valigia in mano. Chiaramente la situazione di incertezza ha spinto diversi esponenti di primo piano della squadra a guardarsi intorno. In particolare, i casi più eclatanti sono al momento quelli di Bertagnon, Zileri e Desimoni, i tre senatori, se così si può dire, del gruppo.
"Riccardo – spiega l'ex tecnico- ha espresso alla società la volontà di trasferirsi a Rimini per motivazioni personali e affettive, ha fatto una scelta di vita. Chiaramente la volontà della società è quella di accontentarlo perché se lo merita e credo che con il Rimini l'accordo si possa trovare facilmente."
Diverso il discorso per i due "parmigiani": "Entrambi, stante la situazione, hanno dichiarato di voler sondare eventuali offerte da altre società che però per il momento non sono arrivate. Il cartellino di Leonardo non è del Parma ma del Sala Baganza, ma sono convinto che in caso di un'offerta importante ce lo farebbe sapere subito. Per entrambi la mia speranza è che a fronte di un'eventuale offerta, ci possa poi essere una contro-offerta del Parma, che magari non sarà in grado di pareggiarla economicamente, ma mi auguro possa fornire ad entrambi le motivazioni giuste per restare a far parte del gruppo. E' chiaro che questa situazione di incertezza e precarietà in cui versa la società può far nascere più di un dubbio. Loro devono capire che qui c'è la volontà di cambiare pagina, di ricostruire con un progetto serio, senza fare il passo più lungo della gamba. Se invece pensano di voler ambire da subito ad altri traguardi più importanti, la volontà della società sarà quella di assecondarli. Noi non tratteniamo nessuno controvoglia."
Per il movimento di Parma un eventuale partenza di due dei migliori prodotti del vivaio locale negli ultimi dieci anni non sarebbe comunque un segnale positivo, anche se, d'altra parte, potrebbe permettere alla società di tirare il fiato economicamente e allo stesso tempo mantenere unito il resto del gruppo:
"E' sempre brutto veder andare via due ragazzi promettenti cresciuti a Parma, ma è molto importante essere in grado di gestire la situazione economica e non fare promesse che poi non si è in grado di mantenere. A fronte di una loro partenza Parma sarebbe comunque più fortunata rispetto ad altre piazze, perché potrebbe pescare dalle società della Franchigia altri giovani interessanti e avrebbe così l'opportunità di ripartire con un nuovo ciclo per ambire a traguardi importanti nel giro di quattro-cinque anni". Al di là dei timori del dirigente ducale, va sottolineato che comunque nel mercato di quest'anno sono poche le società ad avere importanti risorse da spendere e che per portar via da Parma questi due giocatori di soldi ne servono veramente tanti. Difficile quindi, se non impossibile, che sia Zileri che Desimoni alla fine lascino il Cariparma.
La società di Parma vuole insistere sui giovani, sui quali con la Franchigia svolge da anni ormai un lavoro serio e capillare: "Paolo Zbogar, con sua moglie Angela Cavalli e Giulio Montanini hanno lavorato tanto in questi anni, allargando la rete di società affiliate– spiega il General Manager del Cariparma-Addirittura nemmeno io ero al corrente di tutto ciò che veniva fatto. Adesso abbiamo un buon giro di ragazzi di valore che vorremmo seguire da vicino. Perciò il nostro obiettivo è quello di portare a Parma almeno due volte al mese una ventina di questi ragazzi (insieme ad altri di Parma) per degli stage, degli allenamenti di gruppo e individuali con i nostri tecnici. Allo stesso tempo pensiamo che la squadra di IBL2 che sarà ancora gestita dal Collecchio, debba riunire i migliori prospetti della franchigia, perché mandare in campo giocatori di 30-40 anni non serve a nulla. Quindi già quest'anno inseriremo diversi giovani di 16-17-18 anni delle diverse squadre associate alla Franchigia. Dispiace che la Crocetta sia fuori, ma spero che in un futuro prossimo possa tornare a farne parte. E' fondamentale che tra tutte le società ci sia condivisione degli obiettivi e credo che un accordo tra tutti si possa trovare."
Lavorando molto con i giovani è fondamentale disporre di uno staff tecnico competente e professionale. Gerali non fa quindi mistero di voler rinnovare anche il gruppo di collaboratori della prima squadra: "Certo, con molti giovani abbiamo la necessità di allestire uno staff molto qualificato, perciò stiamo sentendo diverse persone. Sicuramente Poma farà ancora parte dei collaboratori che affiancheranno Munoz. Spero anche Cavazzini, compatibilmente con i suoi impegni. Per il resto stiamo valutando."
Impossibile, almeno per ora, fare previsioni per quanto riguarda i giocatori stranieri, NON ASI e comunitari. "Sicuramente avremo bisogno di un lanciatore e un ricevitore stranieri, per il resto dipenderà dalla formula e dal budget a disposizione. E' noto che giocatori come Grifantini e Cicatello sono tra quelli che incidono di più economicamente e allo steso tempo possono rappresentare una risorsa economica importante per la società che ne è proprietaria dei cartellini."
Si muove qualcosa invece relativamente alla questione stadio: "E' in via di definizione un accordo pluriennale di gestione con il Comune e questo permetterà di affrontare lavori di manutenzione straordinaria che prima non erano possibili. Siamo fiduciosi."
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