A scanso d'equivoci, sabato alla doppia seduta di allenamento che la Danesi Nettuno ha osservato non erano presenti. Ennio Retrosi e Mirko Caradonna al momento attuale non fanno parte della rosa della formazione tirrenica, e questo a meno di due mesi dall'inizio del campionato.
Una situazione perlomeno spinosa, che richiama direttamente i problemi interni alla franchigia del Nettuno e al quale lo scorso anno, quando venne tirato in ballo anche il sindaco Alessio Chiavetta a dicembre, si era cercato di trovare soluzione. Prima l'affidamento della gestione del settore giovanile alla società Junior Nettuno , quindi successivamente grazie anche all'intermediazione del primo cittadino, ad un accordo allargato che consentisse a tutte le realtà giovanili del territorio di contribuire al vivaio. Ma qualcosa evidentemente è andato storto, come peraltro si poteva prevedere visto che non si trattò, per dirla tutta, di una soluzione concertata ma molto più di una sorta di “pace armata”.
Uno dei punti dell'accordo indica come i giocatori che sono nel giro della prima squadra debbano passare in via definitiva al Nettuno, e questo doveva avvenire sin dalla stagione 2012. Ma per Retrosi e Caradonna, il cui cartellino è proprietà dei Lions Nettuno, ciò non è avvenuto. Vuoi per le tempistiche, vuoi anche per la concitazione di un accordo firmato di fatto in extremis in quel frangente, per loro due era stata decisa una sorta di deroga, a patto che poi nel 2013 venisse seguita la prassi indicata. Ciò però non è avvenuto.
“Abbiamo deciso di porre un freno a questa situazione che si ripresentava anno dopo anno, abbiamo di fatto deciso di non accordarci più su dei prestiti con i giocatori di Nettuno – ha detto Franco Piras, dirigente del Nettuno, proprio sabato pomeriggio – e questo era comunque un punto dell'accordo che non è stato rispettato, e per il quale siamo stati di fatto due giorni chiusi dentro l'ufficio del sindaco. Non possiamo permetterci di anno in anno di rischiare il paradosso, ovvero di non avere a disposizione giocatori che abbiamo contribuito a valorizzare facendoli giocare in prima squadra”.
Mirco Caradonna, che ha esordito in prima squadra nel 2009, lo scorso anno ha collezionato 195 di media battuta. Ennio Retrosi invece ha iniziato col Nettuno un anno prima, nel 2008, e lo scorso anno dal box ha prodotto una media di 252. La situazione attuale al momento è questa, da qui a qualche settimana potrebbero anche esserci ripensamenti, o passi indietro che dir si voglia da parte di una delle parti in causa (Nettuno e Lions). Ma voci di mercato li danno ormai prossimi all'accordo con il Godo Knights per il campionato che inizierà ad aprile.
“Per noi è una decisione di certo sofferta, anche perché sono ragazzi di Nettuno e la nostra intenzione era tenerli nel roster – ha aggiunto sempre sabato Alberto De Carolis, direttore sportivo – ma abbiamo anche deciso di tenere fede alla linea societaria che abbiamo intrapreso. E dire che lo scorso anno rinunciammo a ingaggiare Vaglio del Grosseto, proprio per tenere Caradonna. Dunque da parte nostra c'è sempre stata la volontà di far giocare i giovani del nostro vivaio”.
Il manager Bagialemani dovrà dunque fronteggiare due assenze in squadra, anche se il campionato a due partite per fine settimana sicuramente fa risentire meno gli effetti di una rosa per certi versi ridotta. L'innesto di Sgnaolin in seconda copre di fatto il ruolo che poteva essere di Caradonna prima e di Mattia Mercuri poi, quest'ultimo negli States con gli Atlanta Braves. Per Retrosi, difensivamente uno dei migliori (se non il miglior esterno) esterni dell'Ibl, il rimedio sarà probabilmente quello di spostare Ambrosino all'esterno centro, a sinistra un innesto straniero e a destra a scelta tra Grimaudo, Sparagna o altri elementi del roster.
Questa la situazione attuale in casa Danesi Nettuno. Mentre a breve saranno rese note delle piccole modifiche alle strutture dirigenziali della franchigia verdazzurra.
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