Nei giorni scorsi il Nettuno ha posto il veto sulla cessione al Godo di Alessandro Grimaudo, in queste ore impegnato in Arizona con la nazionale di Marco Mazzieri. Con un comunicato stampa la società romagnola ha espresso tutta la sua delusione per una trattativa che considerava già conclusa, tanto che l'aveva prontamente comunicata alla stampa. Ma nel giro di 48 ore lo staff dirigenziale ha piazzato una di quelle doppiette in grado non solo di far dimenticare l'amarezza dei giorni scorsi, ma anche di alimentare sogni insperati fino a poco tempo fa per la piccola realtà della provincia di Ravenna.
Con un altro comunicato stampa, ha infatti annunciato gli ingaggi di Mirco Caradonna e Ennio Retrosi, ritratti, a scanso di equivoci, con già la casacca del Godo. Ennio Retrosi, classe, 1988, prodotto del Lions Nettuno di Alfonso Gualtieri, dopo aver vestito la casacca di tutte le rappresentative nazionali giovanili, è entrato in pianta stabile nella prima squadra del Nettuno diventandone presto un pilastro insostituibile, piazzato all'esterno centro dello Steno Borghese. Già lo scorso anno sembrava sul punto di cambiare aria, ma poi rimase nel Lazio. Quest'anno il grande passo. Lui può aiutare il Godo a diventare grande, il Godo può aiutare lui a fare il definitivo salto di qualità.
Stesso discorso si può fare per Mirco Caradonna, interno, classe 1992, premio Enzo Masci come miglior giovane della stagione IBL 2011, ha avuto diversi problemi nel passato campionato, ora cerca il definitivo riscatto in romagna. Lontani dalle pressioni di una piazza come quella nettunese e inseriti in un abiente genuino, dove si punta alla valorizzazione dei giovani, all'aria mitigata della Romagna i due talenti potrebbero trovare realmente il loro lido ideale. Con questi due acquisti Godo si propone ancor di più come outsider per la stagione 2013, nella quale darà parecchio filo da torcere alle grandi, facendo perchè no anche un pensierino ai play-off.
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