Marco Costantini torna al Nettuno

Il pitcher, classe '83, dopo la stagione trascorsa all'Urbe Roma si unirà al bullpen della formazione di Bagialemani. Potrebbe già esordire nelle amichevoli contro il Regensburg

L'ultima apparizione, al termine di due stagioni perlomeno tribolate, risale al 2011. Tra infortuni e incomprensioni varie, Marco Costantini si congedò quell'anno dalla Danesi Nettuno con una sola presenza sul monte, che faceva il paio all'altra singola collezionata nel 2009. Sembrava un addio inglorioso per uno dei grandi figli d'arte del baseball italiano, visto che il padre Giorgio è stata una delle colonne del Nettuno tra il 1967 e il 1984.

Invece, dopo qualche allenamento, c'è l'ufficialità che Marco Costantini tornerà a far parte della Danesi Nettuno. Un rientro gradito soprattutto ai tifosi, che hanno sempre visto in lui un giocatore di grande carisma, soprattutto nella stagione 2006 che rappresenta, come pitcher, il punto più alto della sua carriera. Il positivo 2012 trascorso all'Urbe Roma, in A Federale, gli ha fatto capire che poteva rientrare nel grande giro.

I primi contatti con allenatore e dirigenza già a dicembre si sono aggiunti alla consapevolezza che l'infortunio alla schiena (che ha rischiato di porre addirittura fine alla carriera) può essere gestito anche se con attenzione. La voglia di tornare allo Steno Borghese ha fatto il resto. Ci sono tutti gli elementi per iniziare una seconda carriera con la maglia della sua città, anche considerato che da poco è diventato papà della bellissima Emma e che alla soglia dei trent'anni (li compirà a settembre) ha ancora molto da dare.

Non ci sono scadenze fisse, ma insieme al pitching coach Claudio Scerrato è stato stabilito un programma di rientro che lo potrebbe vedere già in campo per qualche sprazzo nelle amichevoli contro il Regensburg. Anche per capire quanto spazio ci sarà per Costantini in un campionato con sole due partite settimanali.

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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