Chissà quale azzurro stamattina avrà pronunciato la famosa frase motivazionale al momento della colazione. E chissà quali saranno state le sue parole. Sicuramente quando la squadra sarà schierata lungo la linea di foul, ad ascoltare l'inno di Mameli (lo suoneranno?) con lo sguardo rivolto verso il tricolore, l'adrenalina sarà già al massimo. Ma la carica di questo gruppo è altissima fin dal primo giorno di Spring Training a Camel Back Ranch, dove in una stanza riunioni, gli azzurri hanno coperto tre quarti di una lavagna con le foto dell'esultanza per la vittoria all'Europeo di Rotterdam. L'ultima parte della lavagna è stata lasciata vuota. Tutte le mattine i nostri ragazzi se la trovavano di fronte, la fissavano e si convincevano che anche quella parte dovrà essere coperta. Con altre foto, altre immagini di festa. Cercheranno di riempirla già da stasera.
"Vogliamo scioccare il mondo" ha detto Colabello, per far capire qual è lo spirito che regna in queste ore all'interno del gruppo. C'è una carica, uno spirito di squadra, una voglia di vincere che chi scrive ha raramente riscontrato in trent'anni di baseball. Ma gli azzurri hanno vissuto queste ore che li separavano dall'esordio con grande serenità. E hanno trovato pure lo spazio per un siparietto divertente che già aveva portato fortuna nel corso dell'Europeo di settembre. Luca Panerati si è cimentato nelle ormai famose imitazioni di Ale Maestri e Alex Liddi, ma questa volta con l'ausilio dei diretti interessati: guardatelo qui.
In un Salt River Fields probabilmente preso d'assalto da migliaia di messicani (in più di seimila hanno assistito all'ultima vittoriosa amichevole dei nostri avversari), ci sarà una numerosa e combattiva pattuglia di supporters italiani. Amici, genitori, parenti dei giocatori o semplici simpatizzanti hanno in questi giorni socializzato a lungo e capitanati da Mamma Flavia (Liddi) hanno costantemente fatto sentire ai nostri giocatori tutto il loro sostegno già nel corso delle ultime due amichevoli. Addirittura per far sentire gli azzurri come allo Steno Borghese o all'Europeo di Parma, al Mondiale di Rimini, al Gianni Falchi o allo Jannella, hanno assegnato ad una parte della banda il compito di urlare di tutto dagli spalti. Un modo per temprarli, per fargli assaggiare l'atmosfera che troveranno oggi pomeriggio, ma anche per farli sentire proprio come a casa.
Una pattuglia decisamente numerosa, che ha già catturato la simpatia degli americani che, incontrati per le vie di Phoenix, hanno assicurato il loro tifo agli azzurri, almeno per il momento. Poi si vedrà. E' tutto un "Buonafortuna", "Let's go Italy", "Forza Italia". E la t-shirt azzurra commemorativa del World Classic è già gettonatissima. Molti americani fermano i nostri supporters per chiedere dove poterla comprare. Comunque vada, insomma, per l'Italia è già un successo. Anche se giocatori e staff tecnico non la pensano ovviamente così. E lo stanno capendo anche i giornali USA che nell'edizione odierna hanno dato ampio risalto, a differenza di quelli di casa nostra, all'esordio di Chiarini, Liddi, Colabello e compagnia. USA Today ha titolato: "Italians hope for miracle on ice moments". Superfluo tradurre. Siamo "Underdogs", ma nei miracoli bisogna crederci. E da quando Marco Mazzieri è alla guida della nazionale sembrano un po' meno miracoli: Coraggio azzurri, scioccate il Mondo!
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