Premessa fondamentale: ben lungi dal voler emettere qualsivoglia sentenza dopo due partite due. Il primo week-end dell'IBL 2013 ha già però dato a qualcuno buoni motivi per sorridere e ad altri per cominciare a preoccuparsi. Tra questi ultimi non c'è di certo la T&A San Marino, anche se i campioni d'Italia in carica si sono resi protagonisti, loro malgrado, della prima vera sorpresa della stagione. Per i Titani di Bindi è arrivato il ko nella gara d'esordio a Reggio Emilia, cose che possono capitare di questi tempi soprattutto se, con il motore ancora non ben oliato, si affronta una "neopromossa" carica a palla e soprattutto valida tecnicamente. Da Silva, che ben poco ha da invidiare ai pitcher stranieri del nostro campionato, è stato schierato in gara1 e ha fatto la sua partita ma il potente line-up sammarinese ha faticato contro la coppia Bastardo-Acosta, pareggiando solo al 9° e finendo poi per cedere al tie-break quando sul monte c'era il "rookie" Meschini. E i Campioni hanno dovuto sudare pure in gara2, battendo pure di meno ma trovando la vittoria del riscatto contro la sorprendente coppia Asi di Reggio. Non sfolgorante l'esordio di Magrane, ma qui torniamo al preambolo, mentre Cubillan è già in forma smagliante.
In tre hanno portato a casa la doppietta. Rimini ce l'ha fatta contro i Godo Knights (in prospettiva formazione che potrà rompere le uova nel paniere a parecchie avversarie) ribaltando il pronostico delle due partite: ben più agevole del previsto piegare Pinango (mentre Mejias è salito sul mound solo per onor di firma), ben più sofferto di quanto non dica il risultato il bis in gara2 contro la pattuglia italiana dei Goti. I Pirati hanno messo in mostra un line-up in palla (25 valide con 9 doppi) il cuore promette di pulsare forte: Chiarini, Romero e Castro saranno brutte bestie per tutti. Sul monte bene Marquez e Corradini, rivedibile Baldwin. Dal punto di vista del blasone, la doppietta più pesante è quella firmata dal Parma di "Pepita" Munoz. Le mazze ducali hanno maramaldeggiato contro il monte di Nettuno, un po' lo specchio della situazione complicata in cui è precipitata la storica formazione tirrenica. Alla Bagialemani-band non è bastato l'orgoglio di Martone: Parma si gode un Sanchez già in forma e un attacco italiano che batte con continuità. L'ultimo pieno, anche in ordine di tempo visto che al "Falchi" si è giocato solo nel pomeriggio di domenica, era invece forse il più prevedibile. Troppo debole la resistenza del mound novarese per tenere a freno il line-up della Fortitudo: ne sono uscite due vittorie per manifesta.
Esordio con un sorriso a testa infine per il nuovo Grosseto e per la matricola Ronchi. Due gare equilibrate e molte promesse da mantenere nelle prossime gare su entrambi i fronti. Ma già avere le luci accese allo "Jannella" è un bel risultato per il batti e corri di casa nostra.
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