Primi fotogrammi "inzuppati" sul XVIII° campionato italiano di baseball per ciechi. Lo schiaffo inferto a questo anticipo di primavera dal vortice ciclonico Artemide ha influenzato pesantemente anche il programma delle gare in calendario lo scorso fine settimana. La domenica agonistica si è aperta infatti sotto il cielo plumbeo di Malnate, grondante di pioggia, accompagnata da forti raffiche di vento e una temperatura intorno ai 5 gradi: uno scenario tipicamente invernale che ha costretto i Patrini Malnate e i Thunder's Five Milano a rinviare la doppia sfida in programma al "Gurian Field" e ripiegare sullo splendido bar nei pressi dell'impianto varesino, impreziosito da mazze, guantoni e fotografie ingiallite di leggende del baseball "made in USA". Profondo rammarico per la cancellazione degli incontri se consideriamo che le gesta dei nostri atleti avrebbero potuto contare domenica su due importanti iniziative sul piano promozionale come la presenza delle telecamere di Sky Sport 24 e di quelle della Televisione Svizzera Italiana (RSI 2). Le condizioni meteo davvero avverse non hanno concesso tuttavia spiragli agli organizzatori, costretti a fissare una data per il recupero (probabile ballottaggio tra 25 aprile e Primo Maggio).
L'unico fugace spiraglio concesso domenica dalla perturbazione veniva riservato al "Leoni" di Casteldebole, teatro del doppio confronto tra Bologna White Sox e CVINTA Ravenna, formazioni inserite nel Girone Est insieme a Roma ALL BLINDS e Fiorentina BXC. Tempi davvero ristretti concessi da Giove Pluvio agli atleti in diamante prima dell'apertura ufficiale dei "rubinetti dal cielo": le due squadre, all'esordio in campionato, si sono date battaglia senza esclusioni di colpi in un braccio di ferro entusiasmante, più incerto del previsto, che ha visto il doppio successo dei Bologna White Sox per 8-5 e 15-3, trionfo che proietta i felsinei in testa al Girone in coabitazione con la Fiorentina BXC.
Chi tuttavia si sarebbe aspettato una passeggiata di salute da parte dei più blasonati ed esperti felsinei su una CVINTA infarcita da qualche "vecchietto demotivato" e dipendente da una linea verde ancora acerba, è stato subito smentito dal piglio autoritario con cui Ravenna ha affrontato il primo match. Ottimo infatti il lavoro tecnico e motivazionale in preseason di Riccardo Matteucci, neoallenatore di questa CVINTA che non ti aspetti, geniale nel puntellare una difesa che sino a qualche tempo fa mostrava pesanti lacune e riequilibrare un line-up offensivo spesso in preda ad empasse nel box.
Scarica da pressioni supplementari e determinata a ben figurare, Ravenna approccia bene gara-1 sotto il profilo mentale: trascinata al piatto dal carisma del veterano Marco Ferrigno (4 su 6 complessivo, 2 fuoricampo e ben 5 punti battuti a casa), sostenuto dalla grinta del giovane talento Andrea Lazzarini (6 su 7 nel box), la CVINTA è subito avanti 2-1 dopo due riprese e si trova sorprendentemente a condurre 5-4 dopo 4 inning, ancorata ad una difesa attenta guidata da Ferrigno, Lazzarini, Mancinone e Zmeev. Atmosfera improvvisamente elettrica attorno al Leoni che assapora per un attimo il gusto inebriante del risultato clamoroso.
Il manager dei White Sox, Giovanni Natalini (ex Ravenna), decide a questo punto di "frustare" psicologicamente i suoi atleti, facendo appello all'orgoglio prima che all'esperienza ed al peso dei propri veterani nel box. Scossa motivazionale immediatamente recepita dai "senatori" felsinei che si scatenano letteralmente in attacco in chiusura di match.
Giancarlo Berganti (5 su 8 complessivo, 1 fuoricampo, 2 punti battuti a casa), Pippo Tagliaferri (4 su 7, 3 punti battuti a casa), Giovanni Lo Monaco (5 su 7) e Driss Sahli (2 su 7, 1 fuoricampo, 1 punto battuto a casa) propiziano il riaggancio White Sox sul 5 pari nella parte alta del sesto prima di firmare l'allungo definitivo che fissano il punteggio finale sull'8-5 per gli emiliani al termine di una gara davvero sudata per merito di una CVINTA coriacea, competitiva e indomita sino all'ultimo out.
Ravenna tuttavia deve aver profuso tutta l'energia mentale, psicologica ed atletica a disposizione in gara-1, visto che resta annichilita dallo strapotere muscolare delle Calzette Bianche nel secondo incontro, miracolosamente portato a termine dagli organizzatori sul Leoni prima del diluvio universale. Bologna straripante sin dal play-ball, decisa a chiudere definitivamente la pratica già dopo due riprese. L'eloquente 15-3 finale non lascia troppe recriminazioni alla linea verde ravennate, surclassata in diamante dalle bordate robuste di un line-up rossoblu in giornata di grazia. Prestazione stellare per il bomber felsineo Driss Sahli, protagonista al piatto, exploit balistico che probabilmente ha permesso al forte atleta marocchino in forza ai Sox di frantumare parecchi record AIBXC: 6 su 6 al piatto, 5 fuoricampo e ben 12 punti battuti a casa sui 15 segnati dai White Sox. Alla festa emiliana partecipa anche un Berganti in grande spolvero (4 su 6 nel box, 3 punti battuti a casa), spalleggiato da Filmon Yemane (3 su 6). Tra i giallorossi ravennati gli ultimi a gettare la spugna sono sempre capitan Ferrigno (2 su 5, 1 fuoricampo, 2 punti battuti a casa), parzialmente spalleggiato da Gennaro Iorio (2 su 5, 1 punto battuto a casa) e Zmeev (1 su 5). Calze Bianche uscite comunque alla distanza grazie ad una muscolosità ed uno strapotere offensivo che onestamente conosce pochi rivali in AIBXC. Sox che tuttavia ricalcano fedelmente il canovaccio già interpretato nelle ultime stagioni: avvio a razzo, obiettivi e aspettative di prim'ordine, disattese però a fine campionato da vistosi cali atletici e di concentrazione. L'auspicio sotto le Due Torri è che la musica possa cambiare drasticamente quest'anno.
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