Garatre del derby di "semifinale" prende la strada del Titano (1-5). Un'altra partita decisiva giocata allo Stadio dei Pirati e vinta dalla formazione di Bindi, quando si dice la forza dell'abitudine. E forse è proprio così, perché sul diamante di Rimini oggi c'era in palio una enorme fetta di finale scudetto e la storia recente ha dimostrato che quando c'è da vincere una partita decisiva, San Marino c'è, Rimini molto meno.
Vista dalla parte sammarinese, Valerio Simone tira una partita quasi eroica. Vista dalla sponda neroarancione, il box di battuta si esprime su livelli quasi imbarazzanti. Dove sta la verità? Probabilmente nel mezzo, come sempre. Sta di fatto che alla fine il tabellone dice 15 valide per la T&A, appena 4 per Rimini, che batte 218 di media nei playoff. E con un bilancio del genere, è già tanto che i Pirati siano rimasti teoricamente in partita quasi fino alla fine. Si gioca a mezzogiorno e sono proprio i padroni di casa a scattare meglio dai blocchi, dopo che un doppio gioco su Ramos salva Cherubini da un inizio contratto. Parte male anche Simone: valida di Zileri, bunt di Santora e dopo l'out di un Romero insolitamente spento, ecco che resuscita Salazar con il singolo del vantaggio (1-0). Il mancino della T&A accusa il colpo e riempie le basi a suon di ball, il treno passa per la mazza di Gomez che invece spara a salve e Simone se la cava con un solo punticino sul groppone. Ma chi potrebbe dire che la partita offensiva dei Pirati finisce qui?
Al cambio di campo cambia anche il padrone della partita: Mazzuca la butta di là di una spanna (1-1), Imperiali (doppio) e Albanese (singolo) fanno il sorpasso (1-2). E qui entra in gioco la differenza di mentalità. San Marino continua a toccare ma anche a sciupare, Rimini invece si scava la fossa e manda in orbita Simone, capace di confezionare 20 eliminazioni su 23 battitori affrontati tra Gomez e fine 7°. Ramos colpisce al 3° il solo-homer dell'1-3, un poker di valide vale l'1-4 al 4° (con tanto di contestato out a casa base di Imperiali che protesta e viene espulso) e il doppio del "padrino" porta San Marino sull'1-5 al 6°, quando in pedana per Rimini c'è un Patrone comunque efficace (1 pgl in 4 inning). L'ultima occasione per i Pirati capita all'8° quando Simone, ormai affaticato, manda in base con un out. Bindi procede al cambio ma D'Amico viene toccato da Salazar e lancia 4 ball a Mazzanti. Con le basi piene arrivano il "k" su Spinelli e l'innocua volata di Gomez (6 rimasti in base per l'interno italo-colombiano) a suggellare l'ennesimo colpo di San Marino in riva al Marecchia.
E adesso? Rimini resta avanti di una partita e affronterà l'UnipolSai Bologna nell'ultimo week-end mentre la T&A se la vedrà con il Lino's Coffee Parma, tre volte al "Nino Cavalli". Per qualificarsi alla finale, i neroarancioni dovranno vincere tante partite quante il San Marino, in caso di arrivo alla pari la finale è Bologna-T&A.
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