Stavolta la "remuntada" è Fortitudo

Bologna recupera da 0-6 e si aggiudica una fondamentale gara4 dopo aver visto il baratro. Riscatto di Rivero, decisivi Vaglio (homer da 3) e Rodriguez (5 pbc). Duro colpo per Rimini che paga la coperta corta del monte di lancio

La UnipolSai Bologna vede aprirsi il baratro sotto di sè ma riesce a risalire con la forza della grande squadra, piazzare una clamorosa rimonta in gara4 e pareggiare nuovamente la serie (7-12). Dopo il colpo di coda piazzato dai Pirati in gara3, sono proprio i padroni di casa a sfruttare l'inerzia demolendo Baez e volando sul 6-0 a fine 2°. Ma con Gonzalez squalificato, Escalona gravato di oltre 80 lanci 24 ore prima e Ekstrom inutilizzabile (la prova del campo lo ha testimoniato), si sapeva che una vittoria di Rimini sarebbe per forza dovuta passare attraverso una super-prestazione (per quantità e qualità) sul monte da parte di Enorbel Marquez, peraltro indigesto alle mazze felsinee nei tre precedenti confronti stagionali, giocati però tutti al "Falchi". Così non è stato, il pur bravo mancino cubano ha resistito in pedana per 5.1 riprese ma soprattutto con 7 pgl a carico, troppi per vincere nonostante l'iniziale esplosione del box di battuta, trascinato da un Beppe Mazzanti in formato extralusso (3/4 con un homer e 4 pbc).

Se dall'altra parte un potenziale Mvp è Guillermo Rodriguez (5 pbc tra cui i 3 del sorpasso nell'interminabile 6° inning), non si può nascondere che la chiave di volta per la Fortitudo è ancora una volta Alessandro Vaglio. Il suo giro di mazza al 3°, con due out e il conto pieno, dimezza in un amen lo svantaggio (6-3), riapre una partita che avrebbe potuto davvero mandare Bologna all'inferno e ridà entusiasmo a squadra e tifosi biancoblù. Da quel momento infatti l'inerzia cambia fatalmente e quando Marquez non ne ha più, a nulla valgono i disperati tentativi del dug-out riminese di tappare la falla, finendo per impiegare sul monte ben 6 lanciatori. Altro episodio saliente, l'espulsione di Marinez (subentrato già al 2° a un disastroso Baez) che dà in escandescenza dopo il solo-homer di Mazzanti che sembra ridare ossigeno a Rimini al 5° (7-4). Così sul monte Fortitudo sale nuovamente Rivero e cabala a parte (impossibile per lui perdere addirittura 3 partite di fila), il rilievo venezuelano abbassa la serranda permettendo ai suoi di completare la clamorosa rimonta.

Si diceva dell'inning fatale, il 6°. Comincia con un out (Sabbatani) ma la valida di un Grimaudo "on fire" (4/5) e la base strappata da Malengo a Marquez sono i segnali che qualcosa starà per cambiare. Il singolo di Infante fa scendere Marquez (7-5), praticamente forzata la soluzione Escalona che però, dopo aver fatto fuori Fuzzi, incappa nella base a Liverziani che riempie i cuscini, e soprattutto nel doppio lungolinea a sinistra di Rodriguez (partito con 2 strike) che li svuota (7-8). Tocca a Torres che farebbe il suo dovere ma l'errore di Gomez sulla grounder di Vaglio tiene aperto il nefasto inning difensivo neroarancione, completato dal singolo di Sabbatani a basi piene (7-10). La disperazione spedisce in pedana anche Ekstrom ma quello che sale sul monte è lontano parente dell'asso ammirato fino a un mese fa e la parte finale della partita è più che dignitosamente gestita dai lanci di Del Bianco, prima che un altro doppio di Rodriguez fissi il punteggio sul 7-12 sui lanci di Alessandro Biondi. Rivero chiude in punta di piedi con 8 "k" a referto e si riscatta conquistando una vittoria che a questo punto sposta l'inerzia dalla parte della UnipolSai. Stasera gara5 con gli Asi sul monte, partita che Bologna si era aggiudicata abbastanza agevolmente al "Falchi".

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Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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