Finisce con l'Olanda in mezzo al campo a far festa con la coppa in mano l'europeo azzurro. Ma l'Italia esce a testa alta, convinta di aver dato tutto e di aver posto le basi per un nuovo ciclo, con tanti giovani. E' andata male contro una squadra palesemente, se non più forte, quantomeno più potente, formata da veri professionisti, capaci di colpire cinque fuoricampo. Gli azzurri hanno avuto il merito, come ha sottolineato Mazzieri a fine gara, di crederci fino in fondo, andando ad un soffio dal rimettere in carreggiata la partita al settimo, con le basi piene, quando purtroppo non è arrivata la valida che avrebbe regalato il pareggio e forse anche un finale diverso. Però è stato un europeo positivo, con l'innesto di giocatori di valore come Mineo e Crepaldi, con la conferma di Desimoni e Sambucci. Liddi è purtroppo mancato nel box nella sfida decisiva, ma non possiamo fargliene una colpa. Arrivato di corsa in Germania, a poche ore dal volo è sceso in campo. Ha colpito quattro fuoricampo. Si è infortunato ieri sera e oggi ha voluto esserci a tutti i costi. Va solo ringraziato.
Per la cronaca la partita è semplice: primo attacco azzurro dominato da Cordermars, primo uomo del line-up olandese, Odubar e subito fuoricampo contro Colla, che subisce identica sorte al secondo da Sams, poi ancora al quarto da Boekhoudt e dallo stesso Sams, che gli costa la sostituzione con Escalona. L'Italia crea le basi al quarto con Infante in terza e Desimoni in seconda per riaprire l'incontro ma non ci riesce. Al sesto l'allungo olandese sul 5-0, ma al settimo la reazione azzurra, con due doppi di Chiarini e Avagnina, tre basi ball e un colpito. Ma a basi piene Ermini e Liddi non trovano la valida. La tomba del match è all'ottavo, quando Curt Smith la spara fuori contro Venditte, sostituto di Da Silva. Finisce 6-3 per gli orange. La festa olandese, le lacrime italiane. Ma va bene anche così, siamo orgogliosi di questi ragazzi.
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